lunedì 15 agosto 2022

La festa di Ferragosto, fra antichi riti pagani e tradizioni religiose e fasciste. Falo' in spiaggia, gite e pranzi al sacco . E divieti!




In Italia, il giorno di Ferragosto, cioè il 15 del mese d'agosto, è un giorno di festa apprezzato da tutti. 

Al mare la festa comincia di solito già  dalla notte del 14, quando si accende il tradizionale Falò

Si fà il classico bagno di mezzanotte, si gustano cibi cotti sulla fiamma viva, si cantano canzoni suonate con la chitarra. 

Bisogna sapere che questa usanza  ha origini molto antiche. 

Il nome deriva dal latino “feriae Augusti” (il riposo di Augusto), in onore del primo imperatore romano che diede al mese anche il suo nome.

Si trattava di un periodo di festeggiamenti e riposo introdotto nel 18 a.C. proprio dall’imperatore, Cesare Augusto, secondo la tradizione dei Consualia


Erano feste che celebravano la fine dei lavori agricoli. 

Erano dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio dei granai e protettore del raccolto.

Il ferragosto pagano si celebrava nel primo giorno di agosto. 

In realtà però i festeggiamenti duravano molto di più, anche fino al 13, giorno dedicato alla dea Diana.

L’antico Ferragosto, infatti, oltre ai fini di propaganda politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane

Si aggiungeva infatti ad altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Nemoralia

Questo per fornire un lungo periodo di riposo (divenuto poi il periodo degli Augustalia) dopo le grandi fatiche dell’estate nei campi.

Intorno al VII secolo, la ricorrenza fu ripresa dalla Chiesa cattolica che fissò la nuova e attuale data. 

La Chiesa volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria, fissata al 15 agosto. 

Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata accolta in cielo sia con l’anima sia con il corpo.

Anche la tradizione di accendere il falò deriva da un’usanza pagana.

I pagani erano soliti accendere il fuoco per rendere grazie agli dei per il raccolto e per allontanare gli spiriti maligni affinché non rovinassero i campi con l’arrivo dell’inverno.

L’acqua, invece, rappresentava nel rituale un mezzo di purificazione dello spirito e del corpo. È inoltre da sempre un elemento percepito come fonte di fecondità e benessere.



Accendere il falò sulla spiaggia è la testimonianza viva di un antico rito propiziatorio e di purificazione. E naturalmente anche un modo divertente per salutare l’estate.

La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce invece durante il ventennio fascista

Nel periodo ferragostano il regime fascista, attraverso le associazioni dopolavoristiche, organizzava centinaia di gite popolari a prezzi fortemente scontati. 

L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane e le località marine o montane. Inoltre, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.




È vero che nei festeggiamenti odierni non c’è più nulla di rituale o di religioso, ma è sempre interessante scoprire il passato storico delle nostre tradizioni.

A Ischia, Agropoli, Nettuno, Gaeta e tante altre località sul mare quest'anno sono state emanate dai Sindaci ordinanze che regolano i divieti di effettuare assembramenti, bivacchi, campeggio, accensione falò, detenzione, trasporto di legna, carbone, carbonella e qualsiasi altro materiale che possa servire all’accensione di fuochi sulla spiaggia, consumo di bevande alcoliche ed alimenti sulle spiagge, ascoltare musica ad alto volume sugli arenili liberi in occasione di Ferragosto.

Garantire la sicurezza pubblica, evitare emergenze sanitarie e tutelare l'ambiente: per questo quest'anno in alcune località del litorale laziale il divertimento diventa "responsabile". Ferragosto è alle porte e i comuni del litorale laziali si stanno attrezzando per garantire la massima sicurezza nella serata di Ferragosto e dei giorni immediatamente precedenti lungo le spiagge, solitamente prese d'assalto. 

Fra i primi comuni ad emanare ordinanze per Ferragosto, ci sono Nettuno e Gaeta, rispettivamente in provincia di Roma e Latina

Nel primo caso, le disposizioni riguardano soltanto la serata fra il 14 e il 15 agosto, mentre nel caso di Gaeta sono previste limitazioni già da oggi, venerdì 12 agosto.

Nettuno e il "divertimento responsabile"  viene sintetizzata così in una nota pubblicata su Facebook l'ordinanza di Ferragosto firmata dal Commissario Straordinario Bruno Strati. Le disposizioni, misure per la prevenzione e la sicurezza della cittadinanza, come anticipato, riguardano la notte fra il 14 e il 15. Per la serata di Ferragosto, il Commissario Strati ha vietato su tutte le spiagge del comune di Nettuno l'accensione di falò e fuochi di ogni genere, compresi gli spettacoli pirotecnici non autorizzati. A partire dalle ore 19 del 14 agosto, fino alle 9 della mattina del giorno successivo, è vietata anche la balneazione, mentre dalle 21.30 sono chiusi gli arenili. Resta libero da restrizione soltanto l'esercizio delle attività commerciali che si trovano sul demanio marittimo. Su tutto il territorio comunale, resta consentito, invece, lo svolgimento di eventi d'intrattenimento e musicali fino alle ore 2 del mattino nei giorni del 14, 15 e 16 agosto.

Gaeta: limitazioni alle spiagge già dal 12 agosto Disposizioni diverse, invece, quelle pensate dal sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, dove i primi provvedimenti sono attivi già stasera, a partire dalle ore 19 del 12 agosto 2022, complice forse il weekend. "Non abbassiamo la guardia, in particolar modo nei giorni che precedono la notte di ferragosto", ha dichiarato il sindaco che ha firmato questa ordinanza, come si legge nel sito del comune, per garantire la sicurezza pubblica, prevenire le emergenze sanitarie e tutelare l'ambiente.

Così ogni sera e ogni notte, a partire dalla serata del 12 e fino alla prima mattina del 16 agosto, dalle ore 19 alle ore 6 del giorno successivo, sono vietati balneazione, bivacco, pesca con qualsiasi attrezzo e, infine, accensione di fuochi e falò. Divieto anche per le manifestazioni autonome di qualsiasi tipo, se non autorizzate dalle autorità competenti, su tutti gli arenili liberi del litorale di Gaeta.

"Vogliamo evitare l’accesso incontrollato sugli arenili liberi e scongiurare eventuali potenziali situazioni di pericolo. Siamo consapevoli che in questi giorni l’affluenza turistica in città aumenta notevolmente ma possiamo divertirci in maniera sana, corretta e consapevole – ha spiegato il primo cittadino – Sappiamo bene che l’enorme afflusso di persone anche nella fascia notturna in passato ha provocato seri pericoli per l’incolumità pubblica, arrecando anche notevoli danni agli arenili liberi e all'ambiente. In passato si sono registrati anche casi di malori mentre i soccorsi risultavano difficili per l’impossibilità di intervento tempestivo dei mezzi a causa del traffico caotico e parcheggio selvaggio, mentre il buio più totale impediva, inoltre, la pronta visione della criticità sugli arenili stessi. Niente falò né bagno di mezzanotte". E, per concludere, aggiunge: "Saranno presidiati i varchi di accesso alle spiagge libere. Possiamo sicuramente divertirci adottando però un atteggiamento responsabile”.



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