L 'ho scoperta alla televisione. Parlava di Kaboul. L'ho trovata bella e elegante (tutta in bianco, i capelli corvini e un maquillage discreto);
Lucia Goracci, corrispondente responsabile della sede RAI di Istanbul, ha seguito le principali guerre mediorientali e più di recente i fronti contro l’ISIS.
Tra i pochi giornalisti internazionali a testimoniare, da dentro l’assedio, la resistenza della cittadina curda siriana di Kobane; nel 2016 è nella cittadella di Aleppo e a Palmira subito dopo la liberazione dal califfato; e segue tutta l’offensiva per liberare Mosul.
Quell’estate, all’indomani del golpe sventato in Turchia, realizza una delle poche interviste internazionali – ed esclusiva italiana – con il presidente turco Erdogan.
L’attività di inviato di guerra le vale diversi riconoscimenti, tra cui i premi Alpi, Barzini , Cutuli, Luchetta, Biagio Agnes e il Premiolino.
Dopo l’assunzione al Tg3 per il quale è stata una delle annunciatrici.
Ha sempre alternato la presenza in studio al lavoro di reporter all’estero, soprattutto in Medio Oriente o in America Latina.
È stata lei, tra i tanti, a raccontare il drammatico terremoto di Haiti del 2010 ma anche la guerra civile libica.Dal 2013 Lucia Goracci ha lavorato a «RaiNews24», con cui aveva già collaborato saltuariamente in passato.
Come inviata ha sempre seguito eventi internazionali di un certo rilievo, quali la visita del Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama a Berlino o le proteste in Brasile durante la FIFA Confederations Cup 2013.
Dal 2015 ha documentato l’evoluzione delle tensioni tra Siria e Iraq.
Nell’agosto del 2021 è stata scelta come inviata Rai a Kabul, durante le operazioni di fuga dei profughi afghani dopo la presa di potere dei talebani nel paese.
La donna è rientrata la sera del giorno 27 con l’ultimo volo di evacuazione attuato dal nostro governo.
Nei primi giorni di settembre Lucia Goracci è rientrata nella capitale afghana per raccontare il nuovo volto del Paese.
Fine 2021 ha anche subito violenze e un sequestro in Romania.
Armata di telecamera, la giornalista è riuscita anche a distinguersi come documentarista, realizzando il toccante “Le bambine non vanno a scuola”, per il quale si è aggiudicata l’ambito premio la Penna Rossa. Nel corso della sua carriera, Lucia Goracci ha collezionato vari riconoscimenti, tra cui il premio Ilaria Alpi e quello Luigi Barzini.
La passione per il giornalismo risale all' infanzia: grazie alla mamma ha avuto presto fra le mani i libri di Oriana Fallaci, diventata negli anni uno dei suoi punti di riferimento.
Grazie al suo lavoro, Lucia Goracci ha anche trovato l’amore: il suo compagno è Miki Stojicic, un cameraman serbo conosciuto mentre ambedue erano al fronte.
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