"Les rencontres D'Arles" sono alla trentanovesima edizione e il curatore é nientemeno che Christian Lacroix, creatore stilista e anche fotografo.
Primo amore, prisma col quale osservare la vita, Lacroix vive da sempre la fotografia come alleato, collegamento con il mondo esterno, sentiero per osservare, capire e creare.
La fotografia quindi come percorso che, non a caso, lo riporta dove è cresciuto: Arles, sfondo e protagonista di queste 60 e più esposizioni fotografiche disseminate per la città.
Lacroix in questa manifestazione decide di raccontare il profondo legame (e collaborazione, in alcuni casi) con i fotografi da lui selezionati e la grande influenza che hanno avuto nella sua vita.
E lo fa senza esibizionismo, senza mostrare la fotografia "da passerella", molto spesso abusata.
E' una prospettiva diversa quella da lui presentata, è il suo sguardo attraverso quello di altri, altri uomini e donne che ha incontrato o scoperto, oggi o in passato, e che lo hanno segnato grazie alle loro immagini.
Altri che, come lui, raccolgono emozioni, assorbono atmosfere, mettono in scena i colori, giocano con la luce e le forme, e attraversano tempo e spazio, semplicemente "guardando".
Samuel Fosso (camerunese), Charles Fréger (francese), Guido Mocafico e Paolo Roversi (italiani), Vanessa Winship (inglese), Joachim Shmid (tedesco), ma anche pilastri come Richard Avedon e Peter Lindbergh, insieme a molti altri da tutto il mondo.
Il trait d'union delle loro opere è l'analisi dell'uomo, della sua identità.
Perchè non è difficile comprendere che si va ben oltre la moda quando si guarda, ad esempio, alle donne sfruttate e violate di Achinto Bhadra (indiano).
La fotografia qui è un'istantanea della speranza, è sogno, diventa una scusa per vestirsi di felicità per un attimo.
Una carrellata di momenti di vita, colti da grandi e grandissimi della fotografia, scattati senza fretta e senza pretese (per una volta!) di perfezione, in una mostra dal messaggio forte, quello della volontà di interpretare, interrogare e custodire l'identità dell'uomo di ieri, di oggi, e di domani, servendosi spesso di colori vivi e bellissimi, gli stessi che adora e usa Monsieur Lacroix, gli stessi che appartengono da sempre ad Arles.
Les Rencontres d'Arles 2008 (Arles - Camargue - Francia)
Dall'8 luglio al 14 settembre 2008
Orari: Dalle 10 alle 19.00, tutti i giorni, week-end compresi
Come arrivare:
Nîmes - Arles - Aeroporto della Camargue
Biglietti: Ingresso Libero / 5 € / 7 € / 11 €
Date: dall' 8 luglio al 14 settembre 2008, dalle 10 alle 19.
Renseignements : http://www.rencontres-arles.com/
Nella foto : Un cliché del fotografo tedesco Peter Lindberg presa sulla spiaggia di Beauduc, vicino a Arles, per la rivista Vogue.
Primo amore, prisma col quale osservare la vita, Lacroix vive da sempre la fotografia come alleato, collegamento con il mondo esterno, sentiero per osservare, capire e creare.
La fotografia quindi come percorso che, non a caso, lo riporta dove è cresciuto: Arles, sfondo e protagonista di queste 60 e più esposizioni fotografiche disseminate per la città.
Lacroix in questa manifestazione decide di raccontare il profondo legame (e collaborazione, in alcuni casi) con i fotografi da lui selezionati e la grande influenza che hanno avuto nella sua vita.
E lo fa senza esibizionismo, senza mostrare la fotografia "da passerella", molto spesso abusata.
E' una prospettiva diversa quella da lui presentata, è il suo sguardo attraverso quello di altri, altri uomini e donne che ha incontrato o scoperto, oggi o in passato, e che lo hanno segnato grazie alle loro immagini.
Altri che, come lui, raccolgono emozioni, assorbono atmosfere, mettono in scena i colori, giocano con la luce e le forme, e attraversano tempo e spazio, semplicemente "guardando".
Samuel Fosso (camerunese), Charles Fréger (francese), Guido Mocafico e Paolo Roversi (italiani), Vanessa Winship (inglese), Joachim Shmid (tedesco), ma anche pilastri come Richard Avedon e Peter Lindbergh, insieme a molti altri da tutto il mondo.
Il trait d'union delle loro opere è l'analisi dell'uomo, della sua identità.
Perchè non è difficile comprendere che si va ben oltre la moda quando si guarda, ad esempio, alle donne sfruttate e violate di Achinto Bhadra (indiano).
La fotografia qui è un'istantanea della speranza, è sogno, diventa una scusa per vestirsi di felicità per un attimo.
Una carrellata di momenti di vita, colti da grandi e grandissimi della fotografia, scattati senza fretta e senza pretese (per una volta!) di perfezione, in una mostra dal messaggio forte, quello della volontà di interpretare, interrogare e custodire l'identità dell'uomo di ieri, di oggi, e di domani, servendosi spesso di colori vivi e bellissimi, gli stessi che adora e usa Monsieur Lacroix, gli stessi che appartengono da sempre ad Arles.
Les Rencontres d'Arles 2008 (Arles - Camargue - Francia)
Dall'8 luglio al 14 settembre 2008
Orari: Dalle 10 alle 19.00, tutti i giorni, week-end compresi
Come arrivare:
Nîmes - Arles - Aeroporto della Camargue
Biglietti: Ingresso Libero / 5 € / 7 € / 11 €
Date: dall' 8 luglio al 14 settembre 2008, dalle 10 alle 19.
Renseignements : http://www.rencontres-arles.com/
Nella foto : Un cliché del fotografo tedesco Peter Lindberg presa sulla spiaggia di Beauduc, vicino a Arles, per la rivista Vogue.
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