domenica 5 gennaio 2025

Andare a Saint Tropez e a Ramatuelle per il relax, il glamour e le bellissime spiagge


Qual è il segreto della fama della perla della Costa Azzurra, Saint Tropez?

Un perfetto equilibrio fra arte e glamour, fra il mito di Brigitte Bardot, i dipinti di Matisse e la luce speciale che avvolge il villaggio.


Chissà come questo borgo di pescatori è riuscito a diventare da decenni la meta prediletta dei VIP in vacanza, il luogo preferito per mostrarsi e per godere della bellezza in ogni sua declinazione: mare, yacht, ville, paesaggi, moda, gastronomia.


Tutto cio' sotto il segno del lusso, del glamour e molto di più.



Il nome di
Saint-Tropez è per lo più associato alle spiagge frequentate dai ricchi e famosi, ma gli abitanti del posto conoscono i luoghi migliori per trascorrere una giornata di relax in grande stile. 

Una città vicina, Ramatuelle, ospita molte delle più belle spiagge della zona.


La spiaggia di Pampelonne è una delle più belle e famose della regione di Saint Tropez. 

Ogni estate, star di Hollywood, artisti rinomati e ricchi industriali vengono qui a rilassarsi.


 

È anche un ambiente naturale e preservato, circondato da vigneti, bambù e pini.

Qui, più che altrove, si trovano lusso e champagne nel famoso stile di Saint-Tropez. 

Si tratta di un luogo unico dove stabilimenti come Le Club 55 o  Tahiti hanno reso questa spiaggia una vera e propria istituzione. 

Hotel, ristoranti, spiagge private, negozi, moto d' acqua, area naturista, docce, pontili, navette per barche e parcheggi rendono questa spiaggia una delle preferite.

La superba spiaggia Tahiti Beach deve il suo nome alle sue limpide acque azzurre. 

Situata sulla penisola di Saint-Tropez, offre una vista mozzafiato sul Cap du Pinet e sulla spiaggia di Pampelonne. 

La spiaggia di Escalet vicino a Saint Tropez è splendida: acqua turchese, piccole insenature rocciose, atmosfera vivace e paradisiaca come una spiaggia dei Caraibi.

Per quanto riguarda la nightlife ci sono tre indirizzi leggendari dove andare assolutamente: Les Caves du Roy, il club più prestigioso, all’interno del Byblos Hotel e frequentato da star come George Clooney e Beyoncé.



Il VIP Room, sofisticato e dallo stile un po’ decadente, era amatissimo dallo stilista Karl Lagerfeld e il Papagayo, che pare sia una seconda casa per Antonio Banderas.


Un' informazione importante per chi va a Saint Tropez, 
dietro i muri coperti di glicine, in fondo alla baia des Canoubiers, rivolta verso il mare di Saint-Tropezdal 1958, c’è la villa La Madrague, che non è una villa qualunque, è la casa rifugio di Brigitte Bardot, immersa tra erbe selvatiche, lavanda e pini marittimi. 




Brigitte Bardot vive a
la Madrague con il marito Bernard d’Omale insieme alla numerosa banda di animali composta da gatti, cani, galline e capre.


sabato 4 gennaio 2025

La villa Casuarina teatro del delitto Gianni Versace, il crimine più scandaloso del mondo della moda



Siamo a Miami Beach, nello stato della Florida, negli Stati Uniti.

La Villa  Casuarina, conosciuta anche come Villa Versace, era la sfarzosa villa di Gianni Versace a Miami, la stessa davanti alla quale fu ucciso nel 1997 da Andrew Cunanan. 



Fu il delitto più eclatante del mondo dei VIP della moda italiana.

La Villa Casuarina oggi è uno splendido Hotel Boutique con un ristorante intitolato allo stilista, il Gianni's.





La Casa Casuarina fu costruita
nel 1930 dall'architetto, autore e filantropo Alden Freeman, l'erede della fortuna Standard Oil. 

Ha modellato la villa dopo la casa più antica dell'emisfero occidentale, l '"Alcazar de Colon" a Santo Domingo. 

L'Alcazar de Colon fu costruito in 1510 da Diego Columbus, figlio dell'esploratore Cristoforo Colombo. 

Freeman usò il mattone di questa antica casa nella costruzione di Casa Casuarina.


Questa lussuosa villa è passata sotto molti nomi, tra cui Casa Casuarina, il Palazzo di Amsterdam e, più recentemente, La Villa di Barton G. 

Ma la maggior parte la penserà sempre al Versace Mansion, poiché è famosa come l'ex casa e l'omicidio sito dello stilista italiano Gianni Versace. 

Casa Casuarina fu costruita nel 1930 secondo lo stile revival mediterraneo, commissionata dall'architetto Alden Freeman. 


Si dice che durante la costruzione sia stata nascosta una capsula del tempo in una delle mura. 

Quando Freeman morì nel 1937 la casa fu comperata da Jacques Amsterdam che trasformò l'edificio in un appartamento, rinominadolo Palazzo Amsterdam.


Nel 1992 è stata acquistata da Gianni Versace che ne fece la sua residenza a South Beach




Lo stilista restaurò ed ampliò l'edificio aggiungendo l'ala sud e una piscina; inoltre rinnovò completamente gli arredi.









Il 15 luglio 1997 Versace fu ucciso proprio davanti alla residenza da Andrew Cunanan.


La villa fu riacquistata da Peter Loftin per 19 milioni di dollari nel 2000, il quale convertì la proprietà a boutique hotel, ristorante e spazio per eventi di lusso. 


Il ristorante era Il Sole at The Villa Casa Casuarina.

Il palazzo è stato acquistato da VM South Beach, LLC per $41,5 milioni nel 2013


La Villa Casa Casuarina è stato un hotel di lusso, con dieci suites e ospita il rinomato ristorante gourmet Gianni's dal 2015.



venerdì 3 gennaio 2025

Dopo aver sciato tutto il giorno sulle belle piste di Livigno, Bormio e altre località sciistiche..ci vuole il Bombardino!

 


Tra una discesa e l’altra sulle piste innevate, o semplicemente per ristorarsi al caldo di una baita montana, non basta una cioccolata calda, ci vuole il Bombardino, sia per l’apporto calorico che per il grado alcolico.


Il Bombardino può essere considerato l’Irish Coffee italiano, ormai diffuso in molte località sciistiche di tutta Italia, del Ticino e della Francia alpina.



Nasce a Livigno, nota località sciistica in provincia di Sondrio, in Lombardia, a una quarantina di chilometri da Bormio.



Negli anni Settanta il 
rifugio del Mottolino era gestito da un giovane genovese, non abituato al freddo dell’inverno delle montagne.


Nel 1972 Il giovane
gestore, per sopravvivere alle temperature del luogo, elabora una bevanda bollente a base di latte, di whisky e di zabaione.

Si dice che il primo assaggiatore dello squisito cocktail bollente abbia esclamato: «Accidenti! È una bombarda !», esclamazione da cui sarebbe nato il nome attuale.

Con il tempo la ricetta si è evoluta, mantenendo solo due punti cardine : la gradazione alcolica (può arrivare fino a 30% volumi) e lo zabaione caldo (liquore a base di tuorlo d’uovo, zucchero e Marsala)



Il latte è infatti stato sostituito dalla panna e il whisky dal brandy.

Esistono tre varianti sempre a base di zabaione caldo :

Calimero (zabaione e caffè espresso),

Pirata (zabaione e rum),

Scozzese (zabaione e whisky).

Ecco la ricetta :

Ingredienti :

2/3 zabaione, 

⅓ brandy, 

panna montata.

Procedimento :

In un pentolino scaldate lo zabaione senza portarlo a ebollizione e, tolto dal fuoco, aggiungete il brandy. 

Versate poi in un bicchiere e guarnite con panna montata, spolverata a piacere con cacao in polvere. Si puo usare la grappa e in estate si puo servire ghiacciato..




martedì 27 agosto 2024

Alé, facciamo una scappata a Milano!







Per chi ha poco tempo e vuole cogliere "il meglio" di Milano, suggeriamo questo itinerario che spazia dall’arte alla cultura, dalla natura allo shopping. 
Per coloro che preferiscono rimanere all’aria aperta e/o fare shopping, l’itinerario può essere modificato eliminando la visita ai musei, aumentando così il tempo a disposizione per gli acquisti e l’eventuale visita ai Giardini pubblici Indro Montanelli e al Parco Sempione. 


Pronti? Via!

 

Partite da Piazza Duomo, con visita del Duomo.
Proseguite quindi a piedi attraverso la Galleria Vittorio Emanuele per raggiungere Piazza della Scala. 

Sulla sinistra il Teatro Alla Scala, tempio milanese della lirica, con l’annesso Museo; sulla destra Palazzo Marino, sede del Comune di Milano
Al centro della Piazza: la statua di Leonardo Da Vinci e dei suoi discepoli più famosi. 
Dalla Piazza imboccate Via Manzoni.  

Al nr. 12 sorge il  Museo Poldi Pezzoli, casa del nobile collezionista Gian Giacomo Pezzoli (1822-79). 

Entrate in Via Manzoni: eccovi nel "quadrilatero della moda". 


Via Manzoni è un’ elegantissima via cittadina. Un particolare di rilievo: nella via, al nr. 29, sorge il Grand Hotel et de Milan, dove Giuseppe Verdi, il celeberrimo compositore, visse e morì.
Gli antiquari sono moltissimi. 

Percorrete Via Manzoni sino in fondo, giungete in Piazza Cavour, a destra il Palazzo dell’Informazione, davanti a voi i giardini pubblici Indro Montanelli. 
Attraversando la Piazza, alla vostra destra la Via Palestro, sulla quale si affaccia la neoclassica Villa Belgioioso Bonaparte, sede della Galleria d’Arte Moderna. 
Se volete rilassarvi potete entrare nell’antistante Parco e seguirne i sentieri…. 

Oppure proseguite lungo Via Palestro fino in fondo e imboccate corso Venezia a destra con in suoi eleganti Palazzi fino ad arrivare in Piazza San Babila, celebre negli Anni 80 perché luogo di ritrovo dei giovani della Milano bene; oggi la piazza ospita una suggestiva fontana. 
La chiesa di San Babila merita una visita.

Potrete finalmente entrare nel cuore della Milano della moda: via Montenapoleone, unica al mondo per la sua eleganza e per i nomi dei negozi che la costellano, da qui si può accedere alle adiacenti Via Borgospesso, Via del Gesù, Via Sant’Andrea: qui sono di casa soprattutto gli antiquari. 
In via Santo Spirito, al nr. 10, ecco la facciata neorinascimentale della casa-museo Bagatti Valsecchi, un gioiello del panorama museale milanese.
 
Da qui si raggiunge in pochi passi l’elegantissima Via della Spiga: perdetevi nella magia delle sue vetrine. 

Da Via della Spiga, si ritorna sulla via Manzoni e si torna a piedi verso la piazza della Scala, Galleria Vittorio Emanuele e piazza Duomo. 


Lasciandovi alle spalle la Galleria, attraversate la piazza sulla destra e arriverete nella bella Via Mercanti, attigua alla splendida Piazza Mercanti. 
Proseguite e arriverete prima in piazza Cordusio e quindi in Via Dante, elegante arteria pedonale che porta al Castello Sforzesco, sede dei Musei Civici dove il nostro itinerario termina.

Potete tornare alla Piazza Duomo anche a piedi in 10/15 minuti percorrendo a ritroso Via Dante e Via Orefici, che termina in Piazza del Duomo oppure, attraversando i cortili del Castello, avrete la possibilità di entrare nel rigoglioso Parco Sempione, polmone verde di Milano con i suoi deliziosi laghetti.

Il giallo del veliero Bayesian comincia..

 

Mike Linch

Agosto 2024.

Al largo di Palermo (Sicilia), nei pressi di Porticello, una tromba d'aria, o d'acqua, ha provocato il rapidissimo naufragio dello super-yacht di lusso Bayesian, ritenuto inaffondabile.

Un incidente incredibile che apre la porta a un giallo con zone d'ombra, strane coincidenze, vittime di spicco con un vissuto misterioso..




Esponenti dell'alta finanza, dell'informatica, della sicurezza nazionale e dei servizi segreti sono gli illustri ospiti e le vittime del destino tragico del lussuoso veliero Bayesian.

Il proprietario è Mike Lynch, 59 anni, definito come il Bill Gates inglese, originario di Ilford (Essex) membro dell' Ordine dell’Impero Britannico e della Royal Society. 

Fondo' nel 1996  l'Autonomy Corporation, azienda di informatica per la gestione software di dati sensibili, venduta nel 2011 a Hewlett Packard per oltre 11 miliardi di dollari. 

Il Tycoon britannico fu accusato da HP di frode e falso in bilancio un anno dopo la cessione.

Per 13 anni Mike Lynch visse un’odissea giudiziaria conclusa  pochi mesi fa, quando un tribunale americano lo ha assolto e prosciolto dalle accuse. 

 Le 7 vittime sulle 22 persone ospiti e personale della crociera sul Bayesian

Mike Linch 

Hannah Linch, figlia di Mike e Angela

Christopher Morvillo, avvocato dello studio Clifford Chance che ha brillantemente difeso il suo assistito di fronte alla corte statunitense, ottenendo una rarissima assoluzione nella giurisprudenza nordamericana per procedimenti di quel tipo. 

Neda, moglie di C.Morvillo

Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International e suo amico di lunga data, oltre che testimone a discarico nel processo per la presunta frode.

Anne Elizabeth Judith, moglie di J. Bloomer

Recaldo Thomas, cuoco di bordo, 



lunedì 26 agosto 2024

Il Bayesian come il Titanic

Sono bastati solo sedici minuti per far colare a picco il fiore all’occhiello della marineria italiana, il Bayesian.

140 metri di discesa rapida per un gioiello dell’artigianato velico dedicato ai miliardari amanti del mare e del lusso.

 


Il Bayesian è uscito dai cantieri di Perini Navi, a Viareggio, nel 2008. 

Magnifico, ha subito fatto parte dei più bei velieri di lusso al mondo con un albero di 76 metri, il più alto al mondo, all’epoca, un albero unico, con una sartia a collegarlo alla prua.

2900 metri quadrati di velatura.

Design interno curato da Remi Tessier Design, una famosa 

firma francese del design nautico. 

Architetto navale Ron Holland Design.




Capacità di transporto di 12 persone.

Premiato per l’eccellente qualità dei materiali.






Una meraviglia di 56 metri di lunghezza , 473 tonnellate di

alluminio, legni pregiati, tecnologia semi spaziale, con

9,7 metri di "deriva", cioè la specie di "pinna" che bilancia peso e altezza dello scafo, soprattutto  nelle difficili condizioni di navigazione con mare agitato.


Il Bayesian
, è stato definito inaffondabile, come il Titanic, l’Andrea Doria.. 

Bisognerebbe, per scaramanzia, non utilizzare più questa definizione.  

Al varo, ironia della sorte, è stato licenziato col nome di Salute.



sabato 20 aprile 2024

A proposito di pubblicitari italiani : Franco Mosca





Franco Mosca nasce a Biella nel 1901, e’ illustratore e cartellonista, crea un proprio studio pubblicitario dopo aver collaborato con noti illustratori contemporanei. 

Si dedica al cartellonismo realizzando opere per note aziende italiane e straniere come Piaggio, Fiat, Binaca, Simca..





Lavora per l'agenzia Acta di Milano il cui fondatore è il celebre cartellonista pubblicitario Gino Boccasile, pugliese d'origine e milanese d'adozione, fervente mussoliniano ( celebri i cartelloni di propaganda durante la Repubblica Sociale Italiana) ma soprattutto per la pubblicità delle marche Ramazzotti, Yomo, Bianchi..


I manifesti di
Franco Mosca sono semplici e di tipo narrativo, viene riconosciuto come maestro dell’iperrealismo.





 

Dal 1955 al 1977 fu nominato Presidente dell’Associazione Italiana Artisti Pubblicitari.

Nel frattempo è direttore e docente all'Accademia 3 A (Accademia delle Arti Applicate) di Milano San Babila, diventata in seguito l'IDIAC, che io ho frequentato anni fa. 

Muore a Milano nel 2003