domenica 11 ottobre 2020

Miracolo a Venezia. Il MOSE funziona!

Miracolo a Venezia. Il MOSE funziona !

Venezia, sabato 3 ottobre 2020 : Marea a 1 metro e 30.

Alle 8.35 le 78 paratoie mobili del Modulo sperimentale elettromeccanico MOSE si sono sollevate in un’ora e 17 minuti, separando le tre bocche di porto, Lido, Chioggia e Malamocco della laguna dal mare, proteggendo cosi per la prima volta, dopo 40 anni, la città dall’acqua alta.

« La Basilica di San Marco è asciutta. È la prima volta ed è un dato importantissimo» ha dichiarato il Primo Procuratore di San Marco a Venezia, Carlo Alberto Tesserin.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha felicitato il sindaco di Venezia Luigi Brunaro per l’esito positivo del test.

La provveditrice alle opere pubbliche: « In mare siamo arrivati a 129 centimetri e in città a 73 ».

Nel momento del picco massimo della marea, prevista a 135 centimetri alle 12.05 dal Centro maree del Comune, a Punta della Salute il livello è rimasto intorno ai 70 centimetri.

Una differenza di quasi mezzo metro che ha permesso a Piazza San Marco di rimanere asciutta, nonostante fossero in tanti i turisti muniti di stivali nel timore che il “salotto buono” della città potesse essere inondato ancora una volta.

“E’ stato emozionante e impressionante veder salire le paratoie del Mose” è la testimonianza di Elisa Fornari, una giornalista che abita al Lido di Venezia, nella zona degli Alberoni, e che ha visto le operazioni in diretta a poche decine di metri di distanza.

Per arrivare a questo risultato si sono dovuti aspettare quasi 40 anni: i primi progetti furono presentati negli anni Ottanta, il via libera fu dato nel 2001 e i cantieri aperti nel 2003.

Tra alti e bassi, comprese le inchieste per corruzione, ad oggi il Mose è costato quasi 6 miliardi di euro.

Il Modulo sperimentale elettromeccanico (da cui la sigla MOSE) è un sistema di dighe mobili formato da quattro barriere poste alle tre bocche di porto della laguna di Venezia

 Le barriere sono composte complessivamente da 78 paratoie indipendenti tra di loro e incernierate al fondale su un lato e azionate attraverso l'immissione e l'espulsione di acqua e aria.

 Il MOSE è stato progettato per difendere la laguna di Venezia da maree alte fino a m e durante la fase sperimentale la sua entrata in funzione è prevista solo per maree superiori a 130 cm.

 L'esecuzione dei lavori è affidata al Consorzio Venezia Nuova che lavora per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Magistrato alle acque di Venezia.

 

Iniziato il 14 maggio 2003, il progetto per la difesa della città di Venezia  fa parte di in un progetto più vasto che prevede il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e più in generale la riqualificazione della laguna.

 

Tra il 2013 e il 2014 un'inchiesta anticorruzione da parte della magistratura italiana, indaga politici, imprenditori e funzionari pubblici per reati di creazione di fondi neritangenti e false fatturazioni.

 In seguito alle vicende giudiziarie tra il 2013 e il 2014, che hanno visto coinvolti una parte del Consorzio Venezia Nuova e delle sue imprese, lo Stato è intervenuto al fine di assicurare il proseguimento dei lavori e la conclusione dell'opera: nel dicembre 2014 l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha proposto gestione straordinaria del consorzio, cui seguì la nomina di tre amministratori straordinari.

Il MOSE è stato testato per la prima volta in condizioni marine di effettiva operatività il 3 ottobre 2020, dando risultati positivi. La consegna dell'opera finita, testata e collaudata, è prevista per il 31 dicembre 2021.

 

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