Lucrezia Borgia è una delle figure femminili più
affascinanti ed enigmatiche del Rinascimento italiano.
Figlia del
cardinale spagnolo Rodrigo Borgia,
arcivescovo di Valencia, diventato Papa nel 1492 con il nome di Alessandro VI e
di Vannozza Cattanei di origine mantovana, cresce in un mondo di intrighi e di
congiure.
Bella e intelligente, Lucrezia sopravvive ai suoi numerosi mariti e dimostra grande abilità nella
gestione del potere.
Nominata dal Papa governatrice di Spoleto e in seguito
duchessa di Ferrara, si guadagna rispetto e obbedienza.
La sua vita si
confonde spesso con il mito: quello di una donna desiderata da molti,
traditrice e tradita, simbolo di un’epoca attraversata da complesse trame per
la conquista o la conservazione del potere.
Fu davvero così bella Lucrezia Borgia, come asseriva Pietro Bembo tanto da conservare un suo ricciolo d'oro tra le proprie carte?
Non si hanno dati precisi sulla sua nascita, il più attendibile la farebbe risalire al 18 aprile 1480 a Subiaco (in provincia di Roma), terzogenita di Rodrigo Borgia e Vannozza Cattanei, ebbe tre fratelli: Juan, Cesare e Jofrè.
Lucrezia viene educata nel convento di San Sisto e in seguito affidata alla cure della cugina del Papa, Adriana Mila.
A dodici anni viene fatta fidanzare, per procura, con Don Gaspare da Procida, un nobile spagnolo.
Vincolo che sarà poi sciolto dal padre che la diede in moglie a Giovanni Sforza.
Il matrimonio, avvenuto nel 1493, non nasce sotto i migliori auspici.
Nella primavera del 1494 la coppia, che vive a Roma, si trasferisce a Pesaro, non si sa se a causa di un'epidemia di peste o per paura dei francesi.
Il Papa impone che la sua amante Giulia Farnese con la suocera si unisca alla coppia.
Tuttavia Giulia contravvenendo agli ordini papali raggiunge il marito Orsino e nonostante Alessandro VI la rimproveri aspramente, non si fa convincere a tornare da lui.
Successivamente, dopo la pace tra i due amanti, saranno proprio i francesi a catturare le donne mentre rientrano a Roma e solo grazie alla mediazione degli Sforza e ad un cospicuo riscatto, Alessandro VI potrà riavere le sue donne.
Al Papa le nozze della figlia non sono più tanto convenienti, questo lo intuisce anche Giovanni che torna a Roma per reclamare la moglie.
Tutto inutile. E capisce che non gli conviene mettersi contro i Borgia che potrebbero toglierlo di mezzo molto in fretta.
Cerca allora appoggio dallo zio Ludovico il Moro, a Milano, ma è tutto inutile ed iniziano gli scontri e le ingiurie.
I Borgia accusano Giovanni di essere un marito solo di nome, quest'ultimo accusa Lucrezia di essere l'amante del padre e del fratello.
I Borgia vogliono annullare il matrimonio, perché non consumato, Giovanni non cede.
A Roma, intanto, si decide di far visitare Lucrezia che viene dichiarata virgo intacta. Il matrimonio viene annullato il 20 dicembre 1497, Lucrezia aveva 17 anni.
Che motivo aveva il Papa per annullare il matrimonio, suscitando tanto clamore ed esponendo la figlia ai pettegolezzi ?
Lucrezia si rifugia in convento, ma voci insistenti dicono che c’è un'altra la ragione.
Lucrezia deve partorire.
Ma se il matrimonio non è stato consumato, se lei è stata dichiarata "virgo intacta" com'è possibile tutto ciò?
Si dice che che il bambino sia di suo padre o di suo fratello Cesare Borgia, altri fanno svariati nomi.
Non si ha nemmeno la prova che Lucrezia sia la vera madre, ma che il bambino sia figlio del Papa e della sua amante Giulia Farnese.
Il piccolo, battezzato Giovanni, passerà alla storia come "l'infante romano".
Il 15 giugno 1497 il duca di Gandia, Juan, fratello di Lucrezia, viene ripescato cadavere nel Tevere; subito i sospetti si addensano su Cesare Borgia che ha sempre ambito al posto di capitano delle truppe pontificie occupato da Juan.
Alcuni invece affermano che Cesare abbia ucciso Juan, perché quest'ultimo era l'amante di Lucrezia e padre dell'infante romano.
Il 21 luglio 1498 Lucrezia si sposa nuovamente.
Anche le nozze celebrate in Vaticano con Alfonso d'Aragona, duca di Risceglie, finiscono tragicamente.
Cesare Borgia, che era stato rifiutato da Carlotta d'Aragona, sposa Carlotta d'Albert di Navarra, re Luigi lo nomina duca di Valentinois in cambio dell'aiuto di Cesare a riconquistare il regno di Napoli.
Alfonso allarmato si rifugia dai suoi parenti, abbandonando Lucrezia che aspetta un bambino.
Sconvolgendo gli alti prelati, il Papa per risollevare il morale di Lucrezia, la nomina governatrice di Spoleto, dove svolgerà diligentemente il suo incarico.
Il 19 settembre 1489 Alfonso, dietro pressione del padre, raggiunge Lucrezia ed insieme tornano a Roma, dove nel mese di Novembre Lucrezia dà alla luce un maschietto che viene chiamato Rodrigo.
Il 15 luglio 1500 Alfonso viene ferito gravemente.
Il colpevole è Cesare Borgia, motivo la gelosia nei confronti della sorella.
Assistito dai migliori medici del Papa, nonostante le gravi ferite, con grande gioia di Lucrezia, Alfonso riuscirà a guarire.
Durante la degenza Lucrezia non ha mai abbandonato il suo sposo, tuttavia il 18 agosto dopo averla fatta allontanare con un pretesto, Michelotto da Corella, sicario di Cesare Borgia, uccide Alfonso proprio nelle stanze di Lucrezia.
Interviene nuovamente il Papa a consolare la vedova nominandola governatrice di Nepi.
Intanto, mentre Lucrezia è lontana, il Papa pensa ad un nuovo matrimonio per lei in cerca di nuove alleanze e incarica Cesare di raggiungerla a Nepi per comunicarglielo.
Il candidato è Alfonso d'Este di Ferrara. Lucrezia, a 21 anni, può sperare una nuova vita lontana dalla sua famiglia.
Tuttavia gli Este non la pensano così: troppe sono le maldicenze su Lucrezia.
Ma nonostante tutte le contrarietà il 30 dicembre 1501 le nozze vengono celebrate: Lucrezia riuscirà, se non proprio a farsi amare dal marito, almeno a farsi rispettare, anche se verrà tradita ripetutamente.
Gli darà sette figli, tre dei quali moriranno subito dopo la nascita.
A Ferrara Lucrezia è finalmente serena, per quanto le sarà possibile continuerà a proteggere il fratello. Lucrezia Borgia muore di setticemia a Ferrara, in seguito ad un parto, il 24 giugno 1519 a 39 anni.
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