Tamara Baroni ci ha lasciato il 28 dicembre 2022.
Le parole sono inutili..
qui e là cerco news nei campi che mi piacciono e che spero vi interessino.. un blog ou il est question de mode, de théâtre, d'actualité en France et en Italie
La sinossi ufficiale del romanzo di Ermanno Rea:
Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo
quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa.
La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con
tardiva ma amorosa pazienza.
Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata
compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e
resta.
Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell’ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia.
"Ha diciassette anni, fiero della sua Gilera e della sua amicizia con Oreste Spasiano, detto Malommo, compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita".
Ora, dopo tanto tempo, Felice
si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al
formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo
operare di don Rega. Come da copione, però, Oreste attende Felice perché in
realtà alla Sanità il Male lavora anche contro la Storia. E non c’è riscatto veramente possibile.
Felice Lasco torna a Napoli dopo aver vissuto molti anni in Egitto per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo.
Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua.
L’uomo sembra rapito da una strana malìa e irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia con il quale condivide un segreto.
Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia.
Il film è diretto da Mario Martone
che con “Nostalgia” segna il suo quarto film presentato al Festival di Cannes
dopo L’amore molesto (1995) presentato in Concorso, Teatro di guerra (1998) nella sezione Un
Certain Regard e L’odore del sangue (2004)
nella sezione Quinzaine des Realisateurs.
La sceneggiatura del film, basata
sul romanzo “Nostalgia” di Ermanno Rea, è di Mario Martone Ippolita Di Majo che
con Martone ha scritto anche Il giovane favoloso, Capri-Revolution, Il sindaco del rione sanità e Qui rido io.
Fotografia di Paola Carnera (Favolacce) Costumi di Ursula Patzak.
La colonna sonora del film è composta principalmente da brani del gruppo tedesco dei Tangerine Dream, considerati pionieri della musica elettronica e nell’utilizzo dei primio avveniristici sintetizzatori e sequencer. Una produzione Picomedia e Mad Entertainment in associazione con Medusa Film e in coproduzione con Rosebud Entetainment Pitures realizzata da Mad Entertainment.
Una coproduzione italo francese con Arte Confinova in collaborazione con Prime Video. Regione Campania Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo Avviso pubblico Cofinanziato dall’Unione Europea.
Prodotto da Luciano Stella, Roberto Sessa, Maria Carolina Terzi, Carlo Stella Coprodotto da Angelo Laudisa una distribuzione Medusa Film. Mario Martone è regista in teatro, al cinema, all’opera.
Ha creato negli anni 80 il gruppo Falso Movimento e poi, con Toni Servillo, la compagnia Teatri Uniti, con cui ha realizzato i suoi primi film da indipendente.
Successivamente è stato direttore dei teatri di Roma e di Torino.
Ha realizzato 2 film ambientati nell’Ottocento che hanno attratto milioni di spettatori, messo in scena opere liriche nei maggiori teatri del mondo e continuato a incrociare i linguaggi e sperimentare senza sosta.
Ha creato nel 1999 il Teatro India a Roma.
Nel 2018 il museo Madre di Napoli gli ha dedicato una grande mostra personale.
In piena pandemia ha realizzato un Barbiere di Siviglia e una Traviata sotto forma di film per la televisione.
La messa in scena del Filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza lo ha riportato recentemente davanti a un pubblico dal vivo.
FILMOGRAFIA :
2021 | Qui rido io
2019 | Il Sindaco del rione Sanità
2018 | Capri-Revolution
2014 | Il giovane favoloso
2010 | Noi credevamo
2004 | L’odore del sangue
1998 | Teatro di guerra
1997 | La salita (episodio de I Vesuviani)
1995 | L’amore molesto
1992 | Morte di un matematico napoletano
Celebre soprattutto a Roma ma anche all’estero, la sua popolarità si deve soprattutto alla straordinaria attività di Garinei e Giovannini, colonne portanti della commedia musicale italiana.
Durante la loro lunga collaborazione, hanno regalato al teatro italiano e internazionale capolavori rappresentati in oltre 45 paesi in tutto il mondo e tradotti in 16 lingue.
Tra questi, si ricordano grandi classici comeAggiungi un posto a Tavola, Rugantino, Ciao Rudy, Il giorno della Tartaruga e Alleluja Brava Gente.
Sul suo palco si sono esibite star internazionali - da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody Allen, e sono andati in scena i più popolari spettacoli musicali, da West Side Story a Evita, da Vacanze Romane a Jesus Christ Superstar e Mamma Mia.
Tra i grandi protagonisti italiani che hanno calcato le sue scene si ricordano Delia Scala, Carlo Dapporto, Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Gino Bramieri, Johnny Dorelli,Catherine Spaak, Paolo Panelli, Bice Valori,Enrico Montesano, Gigi Proietti, Enrico Maria Salerno, Raffaella Carrà, Mariangela Melato, fino ai più recenti Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea e Massimo Ghini.
Nel corso degli anni, con la sua proposta sempre attenta alle tendenze dello spettacolo e alle novità italiane e internazionali, ha conquistato l’affetto del pubblico diventando il “Teatro dei romani“.
Da luglio 2013, lo storico teatro è guidato da Massimo Romeo Piparo, subentrato a Gianmario Longoni con cui ha già condiviso la gestione del Teatro Nazionale di Milano dal 2000 al 2005.
Il Sistina ha ottenuto il riconoscimento di Teatro stabile della Commedia Musicale Italiana nel marzo 2003 dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, oggi Ministero della Cultura.
Il totale dei dieci patrimoni più grandi del Vecchio Continente si è ridotto da aprile, il mese dell’ultima rilevazione di Forbes: se prima ammontava a 562,8 miliardi di dollari, adesso si è ridotto di 492,5 miliardi di dollari, facendo registrare un calo del 12,5%.
In serata sono previste anche delle presentazioni delle nuove collezioni sia per uomini che per donne.
Giovedì 22 settembre è invece la volta di Aspesi, Casadei, Santoni, Max Mara, Kiton, Fratelli Rossetti, Dsquared2, Prada, Emporio Armani, Furla, Moschino e Blumarine.
Venerdì 23 settembre a portare in passerella le loro creazioni saranno Tod's, Bulgari, Missoni, Loro Piana, Sergio Pollini, Balestra, Rossi, Etro, Gucci e Versace.
Per scoprire il calendario completo visitare il sito dedicato.
È stata scelta proprio per questa sua particolare sensibilità, come ha raccontato lei stessa ad Harper's Bazaar Italia, intervistata in occasione del Pitti Fragranze a Firenze per creare il profumo segreto, perfetto e su misura per la regina Elisabetta II.
Un challenge accettato con passione e orgoglio, un lungo viaggio per creare il profumo per la regina, fatto di due anni di tentativi e venti viaggi a Buckingham Palace, oltre un incontro privato con la regina in persona.
Simbolico e personale, doveva rappresentare l'eleganza, la vivacità, lo spirito di Elisabetta e nello stesso tempo essere unico, inimitabile e rappresentarla pienamente anche come sovrana.
Laura Bosetti Tonatto ha creato tre fragranze per stagione e dopo averne selezionata una per ciascuna, ha infine formulato quella definitiva, inviata nel settembre 2008 e da allora rimasta ovviamente segreta.
E tale resterà nonostante la morte della regina: la profumiera ha spiegato all' ANSA che, per rispetto, ha deciso di cancellare i codici che costituivano la formula, rispettando così la riservatezza di sua maestà.
Sono diversi i brand di profumeria insiginiti della Royal Warrant per i loro servizi alla casa reale.
Tra questi, Floris London in quanto fornitore ufficiale della casa reale si è ispirato direttamente ai giardini di Buckingham Palace e ha voluto imbottigliare il loro profumo in occasione dei 70 anni di regno creando la fragranza Platinum 22 ispirandosi ai giardini di Buckingham Palace.
"Durante l'allestimento di The Queen's Coronation Festival abbiamo avuto il privilegio di poter esplorare i sensazionali giardini di Buckingham Palace e odorare il magnifico assortimento di rigogliose rose, fresche magnolie, gerani, piselli odorosi, così come molte altre deliziose fioriture estive", ha detto Edward Bodenham, Perfume Director di Floris.
Il risultato è un mix di iris, avena, ribes, lime, rosa, violetta, salvia, pepe nero, legno di cedro, ambra, muschio e fava tonka che evoca una passeggiata nei giardini di Buckingham Palace.
All'interno del Palazzo, invece, si dice che ogni bagno profuma di arancia e bergamotto grazie ai saponi di Molton Brown, in particolare il sapone mani deluxe Orange & Bergamot Sapone Liquido, arricchito con arancia di Siviglia, mandarino, neroli, muschio e ylang-ylang.
Ma chi è Daisy Fellowes?
Daisy Fellowes, nata Marguerite Séverine Philippine Decazes de Glucksberg il nel 16e arrondissement di Paris e morta il nel 7e arrondissement, è un personaggio dell'alta società europea della prima metà del xxe secolo, celebre per la sua bellezza e la sua eleganza.
Fu anche autrice di opere letterarie e di romanzi e soprattutto giornalista in Francia per la famosa rivista di moda americana Harper's Bazaar.
Marguerite Decazes, detta« Daisy », è la figlia del duca Decazes, figura elegante della Belle Époque, yachtman di gran classe e amante della cultura inglese.
Sua madre,Isabelle Singer, è l'erede del fondatore della sociétà Singer e inventore della macchina da cucire, Isaac Merritt Singer, ricchissimo.
Daisy è dunque aristocratica dalla parte del padre e miliardaria da parte della madre.
Isabelle Singer si suicida nel 1896. Winnaretta Singer, sorella di Isabelle, e famosa mecene, si occupa allora dei suoi figli.
Donna decisamente eccentrica che influirà non poco sull’anticonformismo della nipote e apertamente lesbica, zia Winnaretta vuole comunque “sposarsi bene” per aggiungere alla propria fortuna un titolo nobiliare e quindi sposa il principe di Polignac, a sua volta apertamente omosessuale, dando vita a un matrimonio scoppiettante: celebri le liti tra i coniugi, in cui il marito apostrofa la moglie dicendole “Vieni qui, e battiti da vero uomo!”.
Daisy si sposa molto giovane, nel 1910, con l'elegante principe Jean Amédée Marie Anatole de Broglie da cui ha 3 figlie.
Hanno una figlia, Rosamund Daisy Fellowes (1921-1998).
La famiglia Fellowes vive fra Parigi e l'Inghilterra.
Nel 1930, l'architetto decoratore Louis Süe realizza il suo palazzo al 19 rue Saint-James à Neuilly-sur-Seine.
Cliente assidua di Van Cleef & Arpels e dei fratelli Cartier, si fa disegnare pezzi su misura – come il collier Tuttifrutti di Cartier - e li indossa in qualsiasi occasione, anche in spiaggia.
Fotografata da Cecil Beaton ( le foto sono alla National Portrait Gallery di Londra) fu una fedele cliente della creatrice di moda Elsa Schiaparelli e della gioielliera Suzanne Belperron.
Era la proprietaria della villa Les Zoraides a Cap Martin. Visse al 69 rue de Lille a Parigi, nel 7 arrondissement.
Definita da Karl Lagerfeld “la donna più chic su cui abbia posato gli occhi”, Daisy Fellowes è passata alla storia come musa di Coco Chanel e di Elsa Schiaparelli, che proprio per lei inventa il colore rosa shocking.