Il fascino del passato riscoperto dalla contemporaneità del design e dell'architettura: Corso Vittorio Emanuele torna a vivere il glamour anni '30.
Corso Vittorio Emanuele riscopre l'allure degli anni 30' con il nuovo flagshipstore Furla che reinventa il tema della boutique tipica di quegli anni, integrandola con i codici della contemporaneità.
Corso Vittorio Emanuele riscopre l'allure degli anni 30' con il nuovo flagshipstore Furla che reinventa il tema della boutique tipica di quegli anni, integrandola con i codici della contemporaneità.
Per un nuovo lusso, che riscopre il fascino del tempo, proiettandolo nel futuro del marchio Furla, sempre più catalizzatore delle energie progettuali internazionali, nello stile, nell'arte ed ora anche nell'architettura e nel desig
Un negozio che diventa un racconto molto femminile, dove il rigore progettuale sposa soluzioni calde e sinuose, senza mai perdere in pulizia e freschezza.
Il negozio diventa così una somma di esperienze sui due livelli nei quali si snoda per offrire ad una consumatrice internazionale e sempre updated, una ricchezza progettuale che la sorprenda per visione e creatività.
Tante petites boutique nella boutique che seguendo lo srotolarsi di tipologie merceologiche diverse - dalle borse ai gioielli, dagli occhiali al cachemire provocano momenti di seduzione da scoprire quasi come se fosse un'installazione.
Il pavimento diventa un foglio di resina nera, lucida, che specchia le grandi arcate completamente riaperte nella loro altezza, che proteggono, a loro volta, la reception - cassa pensata come la hall di un grande albergo storico.
Il pavimento diventa un foglio di resina nera, lucida, che specchia le grandi arcate completamente riaperte nella loro altezza, che proteggono, a loro volta, la reception - cassa pensata come la hall di un grande albergo storico.
Il cliente-visitatore comincia la sua passeggiata accompagnato da una grande scultura di ferro, laccato nero, di 15 metri: una serie di leggerissimi nastri diventano mobili espositori che come fogli, entrano l'una nell'altro, creando un elemento sinusoide, battezzato "la curva".
La discesa nel piano interrato comprime l'altezza e rilascia uno spazio intimo ma illuminato da una luce naturale con consolle di alluminio curvato che si esaltano su una libreria ripensata sui canoni di Nelson, che diventa uno storage che si fa pattern decorativo ...si apre la capsula in legno dedicata al Talent hub, il progetto di ricerca con i designer internazionali più interessanti.
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