venerdì 18 gennaio 2019

La guida della milanese imbellita

"La milanese imbellita" è la guida quasi seria, un po' ironica ma realista alla vita della donna milanese, la "sciura".

La donna milanese è celebre per il passo svelto e il look sbadatamente impeccabile.

Un proverbio inventato dai social dice "Chi va piano non è di Milano", ed è verisimo.
Essendo milanese confermo : non riesco a camminare lentamente.

Il maquillage della "milanese tipo" è  nude e impeccabile.


La milanese  è sopratutto la regina del savoir faire e si sente perfettamente a suo agio in ogni angolo della città: dal sushi bar all'ultimo grido al vernissage nella microscopica galleria avant-garde.

Questo stile di vita risponde a codici precisi ora  pubblicati da HOP! nel libro illustrato "La milanese imbellita" di Alice Abbiadati e Alice Rosati, illustrato da Sara Ciprandi (144 pp, 18 euro).





Se non sei una "indigena" e (oltre ai luoghi imprescindibili per lo shopping) vuoi apprendere le tante sfumature di questa sottile arte di vivere, ecco il libro che fa per te!
La milanese imbellita di Alice Abbiadati e Alice Rosati, illustrato da Sara Ciprandi.

Il detox a Milano è una cosa seria
Saperne a pacchi di questo argomento, qui, è un vero salvavita in ogni situazione. Basta nominarlo e come per magia ottieni l'interesse immediato di tutti i presenti .


La fashion Week di Milano è una cosa serissima
Capita due  volte l'anno. Di solito rigorosa e ai limiti del monacale, la milanese in questo periodo si concede un look più osè. Ovviamente "alla milanese" :Armani e Prada.


La beauty routine della milanese è essenziale.
Tra i suoi anti-age preferiti ci sono i prodotti naturali, che compra in farmacia o nell'erboristeria di fiducia. 
Se decide di andare dal medico estetico, non va certo da quello che appare sui giornali o in televisione, ma sceglie quello conosciuto nel giro delle signore bene e il cui ritocco risulta impercettibile.

La serata tipo della milanese imbellita è sobria e perfetta.
Little black dress e via ad assaggiare il cocktail dell'ultimo place to be a base di gin e spezie. 
Sempre con l'inseparabile migliore amica, chiaro. 
Vestita rigorosamente in pendant con lei.






lunedì 14 gennaio 2019

I mitici Soprano e i loro mitici ziti al forno !





Il successo della serie I Soprano è dovuto anche alle gustose ricette della  cucina italiana, molto presenti in ogni episodio.

La serie TV de I Soprano è dedicata alla vita del boss della mafia italoamericana Tony Soprano (James Gandolfini).

La famiglia Soprano vive nel New Jersey ma gli avi italiani sono originari di Avellino (Campania).





La famiglia ha importanti contatti con la malavita di New York e ha affari mafiosi con la Camorra napoletana.




Stressato dai suoi affari sporchi e dal ricordo di un’infanzia difficile, il boss inizia a soffrire di attacchi di panico.

Si reca, quindi, in segreto dalla psicanalista dottoressa Melfi (Lorraine Bracco).

La dottoressa cercherà di aiutare l’uomo a risolvere i suoi problemi con la moglie Carmela (Edie Falco) e i suoi figli Meadow e Aj. 




Oltre ai problemi familiari, Tony Soprano deve fare i conti anche con quelli del lavoro cioè con l’FBI, con i traditori della sua stessa famiglia e con i boss in ascesa di famiglie rivali.

Molte scene de "I Soprano" hanno per protagonisti il cibo e le tavole imbandite, piene di spaghetti, mozzarelle, cannoli e sfogliatelle.



Veri italoamericani, I Soprano, infatti, consumano sempre pasti molto abbondanti. 




Molte scene della serie si svolgono nel ristorante Nuovo Vesuvio di Artie Bucco, l’amico d’infanzia di Tony Soprano.
Anche la fine della serie è ambientata proprio in un ristorante.



Uno dei piatti immancabili sulla tavola della famiglia Soprano sono gli ziti al forno, tipo di pasta molto diffusa in Puglia.










Ecco, dunque la gustosa ricetta, non consigliata dai dietologhi !

Gli ziti al forno dei Soprano


INGREDIENTI


300 g di ziti
200 g di polpa di manzo tritata
200 g di salsiccia
100 g di pecorino grattugiato
2 uova fresche
2 uova sode
30 g di pane grattugiato
700 g di polpa di pomodoro fresco
uno spicchio di aglio
una mozzarella di bufala
basilico e origano
prezzemolo
mezzo bicchiere di vino bianco
olio extravergine d’oliva
sale e pepe


PROCEDIMENTO


Fare rosolare l’aglio con 2 cucchiai di olio, unire la salsiccia sbriciolata, mescolare, sfumare con il vino e farlo in parte evaporare. 
Aggiungere la polpa di pomodoro, un pizzico di origano, sale e pepe e cuocere a fuoco basso per 30 minuti.

Mescolare la carne con 50 g di pecorino, il pane grattugiato, le uova fresche, il prezzemolo tritato, sale e pepe.

Formare tante polpettine grandi. 
Scaldare 4 o 5 cucchiai di olio in una padella e far dorare le polpettine.

Dopo la cottura mettere le polpette su carta da cucina. 

Spezzare in due parti gli ziti e cuocere in abbondante acqua salata.

Scolare al dente e posare su un telo da cucina bagnato.

Unire alla salsa di pomodoro qualche foglia di basilico tagliuzzato e versare alcuni cucchiai di basilicosul fondo di una teglia,

Fare uno strato di pasta e distribuire una parte delle polpettine, alcuni spicchi di uovo sodo, qualche fettina di mozzarella, pecorino e ancora salsa; fare un altro strato di pasta e continuare cosi fino a inserire tutti gli ingredienti.

Terminare con una spolverata di pecorino e passare la teglia in forno a 200°C per 20 minuti. 
Servire i vostri ziti caldi o tiepidi.







domenica 13 gennaio 2019

A Carate Brianza, Lombardia, c'è la dimora più cara del mondo?

 

E' favolosa, immersa nel verde. La vende Santandrea Luxury Homes per circa 155 milioni di dollari, 135 milioni di euro.

Sarebbe la villa più cara del mondo e si trova nel comune di Carate Brianza, provincia di Monza, Lombardia, a qualche chilometro dalla mia cara Seregno

Ma è vero? 

 

Una cifra a otto zeri per Villa Beldosso che aveva fatto girare la testa a mezzo mondo, facendo di Carate Brianza  la capolista della località con immobili di lusso disponibili sul mercato mondiale. 

Purtroppo la notizia pubblicata dal “Daily mail” e poi girata su numerosi siti online è frutto di un banale errore.

Uno zero in più, così da ottenere la  cifra di 135 milioni di euro al posto della reale cifra :13.500.000 euro con cui la “Santandrea Luxury Houses” avrebbe valutato l’antica dimora Cinquecentesca.
 

L’agenzia immobiliare legata alla Gabetti, dopo aver firmato un contratto di riservatezza con la proprietà, si limita a smentire la cifra segnalando quella corretta.


L’immobile di via Beldosso (località Simonte) ha una superficie di 3.500 metri quadrati , ha 20 stanze, 18 camere da letto e 7 bagni.
Lungo il percorso che risale la Valle del Lambro da Agliate verso Briosco, si raggiunge la lussuosa dimora dopo aver attraversato un viale alberato a doppio filare. 



La villa padronale, dotata di una monumentale facciata e sviluppata su 3 piani, è anche dotata di una cappella privata ed è passata nel corso dei secoli nelle mani di nobili e marchesi.

Negli ultimi decenni è stata acquistata da Luigi Galli, antiquario di fama europea, e oggi è proprietà della famiglia Lamperti, attualmente è sede della Luigi Galli Sas di Guido Lamperti e C. Antiquario Sas. 
La proprietà è circondata da un favoloso parco di 103mila metri quadri.