Torna al Festival di Cannes, 50 anni dopo, la versione restaurata di Signore & Signori, del regista italiano Pietro Germi, realizzata dal laboratorio "L’Immagine Ritrovata". E' stata presentata dalla Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà e DEAR International, sabato 14 maggio nell’ambito della sezione "Cannes Classics".
Nel 1966, al Festival di Cannes, trionfa la commedia corrosiva di Pietro Germi, Signore & Signori.
Ambientato in una riconoscibile, ma mai citata, Treviso, il film non risparmia una critica pungente alla nascente borghesia di provincia, agiata e annoiata con un ritratto dei vizi e delle virtù di un’Italia perbenista e piccolo borghese.
Virna Lisi è tra i protagonisti della graffiante commedia di Pietro Germi, Signore & signori.
Un affresco collettivo che, in tre episodi, racconta i molti vizi e le poche virtù di un’Italia perbenista e piccolo borghese.
Signore & Signori condivide il podio con il romantico dramma Un homme et une femme di Claude Lelouch.
Un anno d’oro per il cinema italiano presente alla grande festa francese anche con L’armata Brancaleone di Mario Monicelli e Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini, che farà avere al grande Totò una "Menzione speciale".
Tra le pellicole in concorso, la 19ª edizione del 1966 vede proiettate Il dottor Živago di David Lean, il Falstaff di Orson Welles e Operazione diabolica di John Frankenheimer, ma a conquistare il Grand Prix è la satira piccante di Signore & Signori, una finestra sulle ipocrisie di una certa borghesia provinciale italiana agiata e ipocrita.
A dar vita alla giostra di personaggi premiata a Cannes da Sophia Loren, presidentessa della giuria, Germi chiama l'affascinante Virna Lisi, Gastone Moschin, Moira Orfei, Alberto Lionello, Franco Fabrizi, oltre ad affidare la sceneggiatura a Luciano Vincenzoni, Age & Scarpelli ed Ennio Flaiano.
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