lunedì 30 maggio 2016
Trieste e la flotta civile al tempo dell'impero Austro-Ungarico
La bella Trieste !
Una città che amo moltissimo, una città in cui ho radici sentimentali e culturali.
Una città che ha un fascino particolare, un'atmosfera sveviana, un aspetto mitteleuropeo con le sue facciate neoclassiche, le cupole insolite e certi caffé "asburgici"...
Cercando delle informazioni su questa città dal passato ricco e tormentato ho scoperto un sito veramente interessante www.nuovolitorale.org.
Ed ecco il risultato
L’Austro–Americana era una grande e famosa Società di navigazione con sede a Trieste, quando questa era il principale porto dell’Impero Austro-Ungarico.
Venne fondata nel 1895 da Gottfried Schenker, August Schenker-Angerer e William Burell, spedizionieri e fondatori della Schenker Spedition (Spedizioni Schenker) con lo scopo di realizzare un collegamento marittimo per il trasporto delle merci tra l’Austria-Ungheria ed il Nord America.
Le prime 4 navi della Società furono acquistate in Inghilterra.
I primi viaggi collegarono Trieste a Mobile, Brunswick, Charleston, Wilmington e Neuport News e, a seconda delle necessità, verso altri porti della costa orientale nordamericana.
Nel 1902 William Burell si ritirò dalla Società e la sua parte venne ceduta ai Fratelli Cosulich.
La famiglia Cosulich era originaria di Lussino, isola pertinente all'Istria.
Uno dei suoi componenti, il capitano Antonio F. Cosulich fondò nel 1857 una Società di navigazione che nel 1889 si trasferì a Trieste.
Qui Callisto Cosulich assunse la direzione della Società Cosulich.
Vennero acquisite 14 navi della Società Cosulich e nel 1903 la Società assunse la denominazione di „Vereinigte Österreichische Schiffahrtsgesellschaften der Austro-Americana und der Gebrüder Cosulich“ (Unione Austriaca di Navigazione dell’Austro Americana e dei Fratelli Cosulich - Società Anonima).
Nel 1904 la flotta dell’Austro-Americana era costituita da 19 navi.
In questo stesso anno, per la prima volta, vennero organizzati dei viaggi per il trasporto dei passeggeri (si trattava per lo più di emigranti che decidevano di partire per gli Stati Uniti d’America.
L’attivazione di queste linee marittime per il trasporto di passeggeri mise l’Austro-Americana in competizione con due formidabili concorrenti, il Norddeutscher Lloyd e la Hamburg-America-Linie che sino a quel momento avevano gestito il trasporto degli emigranti dai territori della Monarchia asburgica.
In questo periodo il traffico commerciale ebbe un’espansione mai vista in Austria.
Dal 1906 l’Austro-Americana ottenne il diritto di trasportare anche gli emigranti, cittadini del Regno d’Italia, che partivano da Napoli e Palermo.
Nel 1907 venne attivato il servizio marittimo verso il Sudamerica.
Nel 1908 a causa della difficile congiuntura economica, dovettero essere restituite 3 navi noleggiate dal Lloyd Austriaco e molte navi mercantili vennero poste in disarmo.
Nel 1910 la Società ottenne l’incarico per il trasporto della corrispondenza sulle rotte del nord e sud dell’Atlantico.
Nave Kaiser Franz Josef 1°
Nello stesso periodo venne inaugurata, e sostenuta finanziariamente dallo Stato, la linea Trieste-Rio de Janeiro-Santos-Buenos Aires.
Il 9 settembre 1912 venne varata la nave Kaiser Franz Josef I dal Cantiere Navale Triestino con sede a Monfalcone.
Erano presento l’Arciduchessa Maria Josepha, il Comandante della Marina da Guerra Ammiraglio Graf Rudolf Montecuccoli, numerosi alti dignitari, industriali, commercianti e lavoratori.
Questa nave, di 12,567 t, una lunghezza di 152 m, una larghezza di 18,9 m., un pescaggio di 7,9 m. e una potenza di 12.800 CV era la più grande tra tutte le navi commerciali austriache e diventò la nave ammiraglia della Marina Mercantile Austro-Ungarica.
La nave Kaiserin Elisabeth di 15.500 t. di stazza sarebbe stata ancora più grande ma la costruzione fu interrotta nel 1917 a causa della guerra.
Nel 1913, ultimo anno di pace, l’Austro-Americana importò merci per un ammontare di 939.912 quintali ed esportò 854.642 quintali di merce.
Questo quantitativo era pari al 95 percento del traffico commerciale complessivo tra l’Austria-Ungheria e il Sudamerica.
All’inizio del 1914 le banche dell’impero austro ungarico acquistarono le quote di capitale in mano a Società di navigazione tedesche e così l’Austro-Americana rimase completamente in mani austriache.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale non fu più possibile percorrere le rotte internazionali.
L’Austro-Americana andò incontro ad un destino simile a quello del Lloyd Austriaco.
Le navi che si trovavano nei porti stranieri o in navigazione al di fuori delle acque territoriali vennero catturate o affondate dagli Stati nemici.
Un certo numero di navi venne requisito e destinato ad essere utilizzato come navi ospedale.
Delle 31 navi a vapore in possesso dell’Austro-Americana prima della guerra, ne rimasero soltanto dieci.
L’Austro-Americana (nota anche come Unione Austriaca di Navigazione) venne rinominata Unione di navigazione S.A.
La famiglia Cosulich, che ne faceva parte, acquisì la Società e dal marzo 1919 questa venne denominata Cosulich Società Triestina di Navigazione.
Dal 1932 al 1936 la Società prese il nome di Italia Flotte Riunite (Cosulich, Lloyd Sabaudo, Navigazione Generale Italiana).
In questo periodo erano attive delle linee passeggeri che univano Trieste con New York e il Sudamerica.
Le merci venivano nuovamente trasportate verso il Nord Centro e Sudamerica, similmente a quanto espletato dall’Austro-Americana.
Nuove difficoltà finanziarie portarono ad un ulteriore cambio di denominazione, infatti, nel 1937 venne assorbita dalla Società Italia.
BIBLIOGRAFIA
- Horst Friedrich Mayer, Dieter Winkler: „In allen Häfen war Österreich – Die Österreichisch-Ungarische Handelsmarine.“ Edition S, Verlag der Österreichischen Staatsdruckerei, Wien.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento