domenica 27 febbraio 2011

Gli impressionisti della Collezione Clark a Milano






I capolavori dei piu' grandi impressionisti, da Monet a Degas, da Manet a Pissarro accanto alle 21 tele luminose e leggere di Renoir, arriveranno a Milano, il 1 marzo, a Palazzo Reale.

Settantatré opere firmate da ventisei maestri francesi dell’Ottocento che nei prossimi mesi viaggerando in Francia e in Spagna per spostarsi nel 2012 nel resto del mondo.

Presenti anche i capolavori dei precursori Corot, Millet e Rousseau, dei pittori accademici dell’epoca Bouguereau, Gérôme, Stevens; e quelle dei post-impressionisti, Bonnard, Gauguin, Toulouse-Lautrec.

Un percorso diviso per temi che accosta i bijoux raccolti duranti decenni da Sterling e Francine Clark che ci fa capire in bellezza la nascita della pittura moderna.

La mostra si apre con la sezione «Impressione», ispirata a quel «Levar del sole» firmato da Monet nel 1872 che due anni dopo avrebbe dato il nome all’intero movimento, qui la varietà dei soggetti mette bene in evidenza l’uniformità di stile che caratterizza i paesaggi di Sisley e Monet, i fiori di Manet, i ritratti di Renoir.

Altro elemento comune è la «Luce», materia da osservare, catturare e fermare sulla tela, protagonista della seconda sezione fatta di paesaggi en plein air e nature morte.

Si passa quindi al cuore del percorso che si snoda tra «Natura», «Mare» e «Città e campagna». Tre temi cari agli impressionisti ma anche ai loro precursori e seguaci. Le tele di Corot e Rousseau affiancate a quelle di Monet ne mettono in luce echi e ispirazioni, e lo stesso accade per le marine di Boudin e le scene di città e campagna firmate da Boldini e Millet.

Seppure basati a Parigi gli impressionisti amavano viaggiare, tra le mete preferite l’Italia, nella sezione «Viaggi» spiccano le tele di Renoir dedicate a Venezia e a Napoli.

Pastorelle, viaggiatrici, dame e prostitute, uomini al lavoro e tranquilli salottieri rappresentano le mille facce di una «Società» variegata a cui gli impressionisti guardano con occhi affettuosi, mai giudicanti.

Come leggero e neutrale è lo sguardo che si posa sui «Corpi» e sui «Volti» delle persone: i nudi morbidi e sensuali di Bouguereau e Renoir, i ritratti impalpabili sempre di Renoir («Ragazza che lavora all’uncinetto») e quelli già moderni di Toulouse-Lautrec («Carmen»).

L’ultima sezione unisce nel nome dei «Piaceri» capolavori come le «Ballerine nella classe di danza» di Degas, la «Ragazza con il ventaglio» e «Il palco a teatro» di Renoir, le «Donne con cane» di Bonnard, «L’incantatore di serpenti» di Gérôme.

In un crescendo di storie che si dipanano di fronte ai nostri occhi, allegre e tristi, semplici e leggere, come soltanto le favole sanno essere.

Palazzo Reale. Piazza Duomo 12 Milano.
Tel. 199.500.200.
Orari: 9.30-19.30; lun. 14.30-19.30; giov. e sab. 9.30-22.30.
Euro 9.
Dal 1° marzo (ore 18.30, a inviti) al 19 giugno.

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