Estremamente semplice la pianta: tre volumi di forma cubica e di altezza differente, posizionati in modo da ricavare un patio centrale per la vita all’aperto, secondo una disposizione che, oltre a costituire un’estensione degli spazi abitativi, permette di allargare apparentemente le dimensioni della costruzione che, per via delle normative locali, non poteva superare i 300 mq.
“Alzarsi la mattina, fare un tuffo in piscina e vedere il mare”: questo il desiderio espresso dal committente, a cui Raboni ha risposto con la scelta di posizionare la piscina sulla terrazza, ottenendo così un punto di vista privilegiato sul mare. Per accedervi, è stata costruita una rampa in legno e acciaio che sale verso l’alto abbracciando parte dell’abitazione: dal sapore navale come le passerelle che corrono tra un blocco e l’altro e ispirata alle architetture di Miralles.
Molto forte è il legame con il paesaggio, incorniciato dalle finestre profilate in marmo grigio. Da un lato le grosse vetrate si aprono verso il mare, dall’altro guardano allo stagno o ancora al patio, dove la continuità tra interno ed esterno è accentuata dalla scelta di utilizzare lo stesso materiale per il pavimento, il legno. Un certo gusto californiano si ritrova anche nell’arredo: tende leggere, cuscini bianchi e camino in pietra chiara per il soggiorno, mentre il letto di forma rotonda di Ivano Redaelli domina nella stanza da letto, anch’essa rivolta verso il mare.Link correlati:
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