«Omegle, talk to strangers»: ovvero «Omegle parla agli sconosciuti», senza bisogno di presentazioni o iscrizioni, senza necessità di rendere note le proprie generalità prima di iniziare una chiacchierata, senza bisogno di premettere i propri hobby, il proprio vissuto.
Omegle è il servizio fatto per chi ha voglia di parlare, punto e basta. Magari fingendo un’identità immaginaria o magari, proprio perché sconosciuti, lasciandosi andare alle confidenze più estreme e alle domande più sincere.
Ti connetti, schiacci un pulsante e ti trovi a chiacchierare (per fare un esempio reale) con un argentino sui 35 anni (sempre che sia vero) che, a conferma del fatto che l’anonimato aiuta a sfrondare i convenevoli, chiede come prima cosa: «maschio o femmina?».
«Il bello di Internet è che nessuno sa che sono un cane»: questo era il testo di una celebre vignetta che circolava agli inizi di Internet, in cui era raffigurato un cagnolino seduto al computer e intento a chattare liberamente con gli esseri umani, senza dover svelare la sua vera natura. Erano bei tempi, quando l’anonimato in rete era ancora possibile. Poi le cose iniziarono a cambiare e alla fine venne Facebook, dove chiunque può mettersi sulle tracce di chiunque abbia conosciuto nella propria vita, che a sua volta, accettata l’eventuale amicizia, vedrà scorrere sulla propria pagina altri nomi noti, amici di nomi noti, in quanto «persone che si potrebbero conoscere», senza alcun rispetto per la riservatezza e un leggero senso di invadenza.
L’ANTI FACEBOOK -
Insomma, chi è stanco di comunicare sempre e solo con le solite vecchie conoscenze che affollano le pagine di Facebook&co, oppure di parlare solamente con gente che condivide i suoi stessi interessi, può passare a Omegle, un social network creato da Leif K-Brooks, un programmatore diciottenne del Vermont, secondo il quale l'interazione online sta diventando stagnante.
Omegle in un certo senso è l’anti-Facebook e mette in contatto gli estranei in modo anonimo, consentendo di chattare in tempo reale e in modo casuale. Un social network per «allargare i propri orizzonti», che avvicina le persone più differenti, bypassando insegne, età, differenze di genere e di nazionalità, e che in meno di un mese di attività vanta 150 mila pagine visitate al giorno.
Il passaparola è ciò che gli consente di crescere, nient’altro. Non occorrono registrazioni, né nickname.
Basta andare sul sito di Omegle e, semplicemente cliccando sul bottone Start Chat, si può iniziare a comunicare con dei perfetti estranei provenienti da tutte le parti del mondo.
In totale libertà. E se la conversazione annoia o prende una piega non gradita basta schiacciare Disconnect.
A dirla tutta sembra una chat dei vecchi tempi.
Solo che le chat non vanno più di moda e allora Omegle viene presentato da alcuni come social network.
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