mercoledì 7 agosto 2013

Benvenuti a bordo del Titanic, 100 anni dopo, alla Porte de Versailles








E' passato più di un secolo dal naufragio del mitico transatlantico Titanic.
Ed ecco che si torna a parlare di questa tragedia con una grande mostra, unica al mondo, alla Porte de Versailles a Parigi. 
Fino al 15 settembre saranno esposti 280 oggetti molto ben conservati, ricuperati sul fondo marino : lavabo, specchi, valige, monete, dentifrici eccetera.
Gli organizzatori, per deontologia, hanno voluto evitare l' esposizione di reperti trovati all’interno delle cabine.
Uno spaccato di un ponte e una cabina di prima classe sono stati ricostituiti in base ai racconti di passaggeri che furono a bordo.


Appena entrati ci si sente trasportati nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, momento tragico in cui il Titanic, la più grande nave mai costruita al mondo, vero hotel di lusso galleggiante e prodezza tecnologica, naufraga in seguito alla collisione con un iceberg : più di 1500 persone perdono la vita.





Nelle bacheche si possono ammirare diversi oggetti appartenuti ai passeggeri di quel tragico viaggio: 
la boccetta di profumo di un creatore in profumeria che si recava a New York per vendere i suoi profumi, della porcellana di Cina con il marchio del fiorone della White Star Line, il cappello di un cuoco o ancora una borsa da viaggio. 






Muniti di una copia fedele della carta d’imbarco dell’epoca si inizia un viaggio nel tempo alla scoperta della storia del Titanic, dalla sua costruzione alla vita a bordo, dal terribile naufragio alle ricerche e campagne di recupero in fondo all’oceano. 



25 milioni di visitatori hanno visitato durante 18 anni questa grande esposizione nei più grandi musei del mondo, da Los Angeles a Londra. 
RMS Titanic è la sola società legalmente autorizzata a recuperare gli oggetti nella zona del naufragio del transatlantico.







I superstiti, tra cui Dorothy Gibson, attrice di cinema muto che recitó un mese dopo la catastrofe nel film “Saved from the Titanic”, indossando l’abito che portava la notte del naufragio e le vittime del naufragio sono evocati nei racconti d’eroismo e di umanità illustrati nei giornalidell'epoca, nei numerosi oggetti originali e nele ricostituzioni sorprendenti dell’arredamento interno.




TITANIC L’EXPOSITION
PARIS EXPO PORTE DE VERSAILLES

DAL 1 GIUGNO AL 15 SETTEMBRE 2013
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19  
Metro linea 12 stazione Porte de Versailles

TARIFFA:  da 12,90 a 15,90 €  con audio guida inclusa.

 per saperne di più :
Il Titanic terminò il suo primo e ultimo viaggio la sera del 14 aprile 1912. 
 Alle 23.40 (sugli orologi di bordo) urtò l’iceberg. 
Due ore e 40 minuti dopo, alle 2.20 del 15 aprile, sprofondò negli abissi. A bordo c’erano 2.223 passeggeri, ma le scialuppe bastavano per la metà. Alla fine, secondo il dossier del Senato degli Stati Uniti, morirono 1.517 persone (sul loro numero tuttavia è ancora aperta la discussione). Centinaia di passeggeri hanno prenotato, con due anni e mezzo di anticipo, un passaggio sul “Titanic Memorial Cruise”, viaggio organizzato per commemorare la sciagura del Titanic nel centenario dell’affondamento. Le cabine più care e quelle più economiche, i cui prezzi sono compresi tra i 7.858 e i 3.929 euro, sono già esaurite (per assicurarsi un posto, si può andare sul sito www.titanicmemorialcruise.co.uk). Prezzi dei biglietti sul Titanic. Terza classe (quella degli emigranti che venivano da Europa e Medio Oriente): 32 dollari (circa 620 di oggi). Una delle due suite del ponte B: 4mila dollari (quasi 80mila di oggi). l “Titanic Memorial Cruise” sarà un viaggio fotocopia dell’originale. I passeggeri saranno 1309, mentre quelli di allora erano 2.223, ma l’itinerario sarà preciso: partenza l’8 aprile 2012 da Southampton (il Titanic salpò però il 10), rotta verso Cherbourg, dove l’Inaffondabile sostò con tutte le luci accese, e tappa a Cobh, in Irlanda, che all’epoca si chiamava Queenstown. Poi la traversata sino al punto contraddistinto dalle coordinate del relitto. La nave vi arriverà la sera del 14 aprile e qui fermerà i motori. A bordo si terranno letture, approfondimenti sulla sciagura, sino alle 2.20 del mattino: in quel preciso istante scatterà l’ora del silenzio, per commemorare le vittime del Titanic. Il viaggio proseguirà poi per Halifax, in Nuova Scozia, Canada, dove i passeggeri potranno visitare il cimitero di Fairview Lawn, dove riposano i corpi di 121 di quei naufraghi. Quindi ripartiranno per New York, con arrivo il 20 aprile. In tutto, 12 giorni alla velocità di 20 nodi, praticamente la stessa dell’Inaffondabile (21 nodi). Il relitto del Titanic, che venne individuato per la prima volta nel 1985 grazie a una spedizione di Robert D. Ballard , si trova ad una profondità di circa 4125 metri. Dal 2005 - grazie all’iniziativa di una compagnia americana che si occupa principalmente di “gite nello spazio”, la “Space Adventures Ltd” - è possibile visitarlo: si parte da St. John’s, porto dell’isola di Terranova, a bordo di una sofisticata nave oceanografica russa e in due giorni si raggiunge il punto in cui naufragò il Titanic. 
Quindi, a bordo di un minisommergibile, si scende negli abissi per due ore e mezzo. 
La durata totale dell’immersione – a cui possono partecipare due persone più l’accompagnatore - va dalle otto alle dieci ore. Prezzo: 36.000 dollari.
La nave del “Titanic Memorial Cruise” è la Balmoral, unità da crociera costruita nel 1988 e ristrutturata nel 2008, che ha cambiato nome e proprietari cinque volte. 
Oggi è della Olsen Cruise Lines, compagnia che fa parte dell’omonimo Gruppo norvegese che ha interessi in vari settori.
Il Titanic, lungo 269,68 metri, largo 28, pesava 46.328 tonnellate. Slogan con cui la nave veniva pubblicizzata: «Progettata in modo da risultare inaffondabile». «Si costruisce un albergo di 45 mila tonnellate, fatto di sottili lamine d’acciaio, per assicurarsi il patrocinio di un paio di migliaia di nababbi, lo si decora in stile faraonico o Luigi XV, e per compiacere il suddetto fatuo manipolo di individui che hanno più denaro che idee su come spenderlo, e con il plauso di due continenti si lancia sul mare quella massa, con duemila persone a bordo, a 21 nodi di velocità - perfetta esibizione di moderna fede cieca nelle apparecchiature e nei materiali. E poi accade questo! Tumulto generale! La fede cieca nelle apparecchiature e nei materiali riceve una mazzata... Da parte mia sarei più pronto a credere in una nave inaffondabile di tremila tonnellate che in una di quarantamila... Non si può aumentare lo spessore di lamine e travi all’infinito» ( Joseph Conrad , English Review, 1912). La Balmoral, lunga 217 metri, larga 28, pesa 43 mila tonnellate, ha 738 cabine e un equipaggio di 500 persone. Nel gennaio 2009, partita da Dover e diretta a Tangeri, fu costretta ad attraccare a La Coruna (nel nord della Spagna) dopo essere stata strapazzata da venti fortissimi e una tempesta con onde alte decine di metri (alcuni passeggeri vennero trasportati in elicottero negli ospedali spagnoli a causa dei traumi riportati). Due mesi dopo, a bordo 1300 passeggeri, fu attaccata dai pirati somali nel Golfo di Aden ma riuscì a sfuggirli compiendo alcune violente variazioni di rotta (i pirati furono anche spaventati dall’accorrere delle forze marine inglesi e americane, chiamate dalla stessa Balmoral).  
Miles Morgan, managing director dell’agenzia di viaggio inglese che ha noleggiato la Balmoral e organizzato la “Titanic Memorial Cruise”: «A bordo faremo rivivere l’atmosfera di allora, con menù e musiche d’epoca».  
Il menù del Titanic la sera in cui affondò: 
ostriche; consommé Olga, crema di orzo; salmone affogato alla salsa Mousseline con cetrioli; filet mignon alla Lili, sautée di pollo con salsa lyonnaise; agnello con salsa alla menta, anatra arrosto in salsa di mele, controfiletto di manzo, piselli con crema di carote; pâté de foie gras; eclairs di cioccolato e vaniglia, gelato francese 
(una copia di quel menu venne venduta all’asta a Londra, nel ’99, per 30 mila euro).
Miles Morgan a chi gli chiede se non teme di risultare irrispettoso verso i morti del Titanic (il cartellone della Balmoral prevede infatti balli, musiche, giochi di bordo): «La nostra non è una celebrazione, è una commemorazione. Abbiamo suscitato l’interesse in discendenti delle vittime, appassionati della storia del Titanic e semplici croceristi che vogliono fare un viaggio diverso». Tra gli oltre duecento reperti del "Titanic" esposti a Parigi nel 2003: valigie, occhiali, una scarpa, una pipa, la lampada che illuminava il ponte superiore, i rubinetti dei lavandini, il biglietto di un deposito valori, carte da gioco, un oblò ossidato e storto, una cioccolatiera, un orologio da taschino.  
Nel 2001 una sedia a sdraio che si trovava a bordo del Titanic fu battuta all’asta dalla Henry Aldridge & Son per 30 mila sterline.  
La rotta seguita dal Titanic ancor oggi viene disertata dal traffico commerciale e passeggeri perché ritenuta «maledetta». 
Molti marinai affermano che certe notti, laggiù a sud-est di Terranova, si possano udire i gemiti dei morti nella tragedia, le cui ossa giacciono insepolte sul fondo dell’Atlantico a oltre 4 mila metri di profondità. Miles Morgan a proposito della sicurezza dei passeggeri durante la “Titanic Memorial Cruise”: «Sarà attivo un sistema di allerta iceberg. Va bene ripercorrere il viaggio originale, ma a tutto c’è un limite». L’iceberg che affondò il Titanic, secondo Djana e Michel Pascal, autori di Titanic. 
Oltre la liberazione (Corbaccio) si levò dalla Groenlandia, da Illulisat, baia di Disko. «Un luogo maledetto per gli Inuit, perché qui le donne più vecchie in tempi di carestia si uccidevano, gettandosi dalle falesie. 
E la montagna ghiacciata si staccò cinque anni prima della sciagura, lo stesso anno in cui fu deciso di costruire il Titanic: avrebbe navigato cinque anni alla deriva, per incontrarlo. Leggende, forse» (Fabio Pozzo su La Stampa). Tra gli errori rimasti alla storia del giornalismo, quello del Baltimore-Evening Sun, che il 15 aprile 1912 intitolò l’apertura: “Tutti salvi i passeggeri del Titanic”. Il padre di Peggy Guggenheim , in viaggio sul Titanic, che in smoking, mentre la nave affondava, beveva champagne insieme al suo segretario egiziano.


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