venerdì 1 febbraio 2019

Il Museo Collezione Branca di Milano







Il Museo Collezione Branca è un museo di impresa che narra la storia di una delle più importanti e note aziende milanesi, le cui origini risalgono al 1845, quando Bernardino Branca crea l’amaro diventato famoso in tutto il mondo, il Fernet Branca, e fonda la società Fratelli Branca


Nasce il primo stabilimento in Corso di Porta Nuova a Milano con la collaborazione dei tre figli, Giuseppe, Luigi, Stefano.


Stefano Branca entra in società nel 1862 e lancia sul mercato nuovi prodotti presentandoli alle grandi esposizioni internazionali di fine secolo: sono un successo immediato.




La società Branca sarà protagonista, alla fine del secolo, delle principali esposizioni universali.


Il Museo Collezione Branca è ospitato nel complesso industriale della Fratelli Branca Distillerie di Milano.


Il complesso produttivo di Via Resegone e la Collezione Branca nascondono alcune meraviglie che meritano di essere scoperte, come le oltre 500 botti destinate alla maturazione di Fernet-Banca e del brandy Stravecchio, inaspettatamente custodite sotto una delle circonvallazioni più trafficate d’Italia, e il patrimonio storico e di comunicazione della Collezione Branca che riserva oggetti, immagini, pubblicità dei più celebri cartellonisti e grafici del Novecento.



Nella collezione, arte e industria si fondono. 
I ritratti dei fondatori aprono il percorso che illustra i diversi ambiti del ciclo produttivo grazie alla suggestiva "area erboristeria", al laboratorio chimico e alla falegnameria.


L'attenzione da sempre riservata da Branca all'immagine di impresa e alla comunicazione è testimoniata da un'ampia raccolta di bottiglie storiche, da calendari, realizzati dal 1886 al 1913,e da manifesti pubblicitari firmati dai più importanti cartellonisti italiani come il triestino  Leopoldo Metlicovitz, autore del famoso logo del "Mondo" Branca.   
L’autore, nato a Trieste nel 1868, inizia la sua carriera presso le Officine Grafiche Ricordi. 
Si afferma come uno degli artisti più rappresentativi del periodo. 



Tra la sua vastissima produzione si ricorda la serie di manifesti, pietra miliare della comunicazione italiana, eseguiti per le opere liriche di Giacomo Puccini.




La visita al Museo Collezione Branca è un'occasione per riscoprire la tradizione industriale di Milano e la sua  capacità di associare  alla sua storia il mondo dell'arte e della comunicazione.




Il Museo Collezione Branca si trova presso lo stabilimento della Fratelli Branca Distillerie.

via Resegone, 2
20159 – Milano

Tel. 02-8513970
email: collezione@branca.it



Per raggiungere il Museo : Uscita autostradale Milano Fiera – Viale Certosa


Mezzi pubblici : Metropolitana linea 3, fermata Maciachini.

Passante ferroviario, fermata Lancetti

Linee di superficie: 2, 4, 82, 90, 91, 92 

Orari di apertura
Il museo è aperto solo per visite guidate su prenotazione o invito, a gruppi di massimo 25 persone nei seguenti giorni:

  • Lunedì alle 10 ed alle 15
  • Mercoledì alle 10 ed alle 15
  • Venerdì alle 10 ed alle 15



 




martedì 29 gennaio 2019

La pizza alla bomba di Gino Sorbillo


 
Napoli : bomba devasta la Pizzeria Sorbillo.  

La Camorra napoletana lancia una sfida agli imprenditori partenopei.
 

E' stata una notte da incubo al centro storico, una forte esplosione, provocata da un ordigno, ha devastato la Pizzeria Sorbillo in via dei Tribunali 32 a Napoli.

All'interno del locale, chiuso al pubblico, c'era un dipendente della pizzeria, scampato alla furia devastatrice della bomba, che ha provocato notevoli danni soprattutto alla parte esterna del locale.



Il proprietario, Gino Sorbillo è corso sul posto per constatare i danni e per poi commentare amaramente: « Dopo l’incendio di 5 anni fa adesso arrivano anche le bombe... Mi scuso con tutta la Napoli “buona”, l’Italia “buona” e con tutte le persone che vivono onestamente perché certi avvenimenti così forti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società. Sono stato nell’Arma dei Carabinieri ed ho scelto di fare il pizzaiolo perché amo troppo la mia città e la amerò per sempre. La Napoli “sana” è sempre nel mio cuore. »




Gino Sorbillo, classe 1974, è titolare della mitica Pizzeria Sorbillo di Napoli nonché uno dei pizzaioli più famosi in Italia e nel mondo. 


La sua famiglia è composta da generazioni di pizzaioli: era il 1935 quando il nonno Luigi aprì la storica sede in Via dei Tribunali 32 a Napoli. Ed è proprio da zia Esterina, la primogenita di nonno Luigi, che Gino Sorbillo fin da piccolo impara i segreti dell'arte della pizza.



Realizza la sua prima pizza destinata a un cliente a 9 anni e a 20 decide di aprire un locale tutto suo sempre in via dei Tribunali. portando avanti la tradizione e il nome dei Sorbillo a Napoli.

Gino Sorbillo, oggi sposato con Loredana, non ha mai abbandonato Napoli pur viaggiando in tutto il mondo per portare avanti la tradizione di famiglia.

Ambasciatore della Pizza Italiana nel Mondo, Segretario dell’Associazione Pizzaioli Napoletani, è stato premiato anche dal presidente Mattarella, ha fondato la Casa della Pizza, collaborato con i più grandi chef e partecipato a diverse trasmissioni televisive.

Gino Sorbillo appartiene ad una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli. I suoi nonni, Luigi Sorbillo e Carolina Esposito, fondarono la prima pizzeria nel 1935 in via dei Tribunali, definita da molti la “Via della Pizza Napoletana” nel centro antico della città.

I coniugi Sorbillo misero al mondo 21 figli, diventati poi, tutti pizzaioli.





Il papà di Gino, Salvatore, è il diciannovesimo dei 21 figli.
Gino cresce nella pizzeria di famiglia e ben presto impara i segreti della vera pizza napoletana che lui ama precisare “quella dei vicoli poveri della città” cioè più grande, generosa e accessibile a tutti.


Ben presto Gino manifesta il suo stile e la sua impronta; il mestiere di famiglia abbinato ad una sua spiccata e naturale vena artistica gli consentono di comunicare attraverso le sue creazioni. 

La centenaria tradizione viene così proposta in modo contemporaneo contribuendo ad uno dei più grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della pizza negli ultimi decenni.


Numerosi sono i servizi giornalistici e televisivi nazionali ed internazionali che si sono occupati di Gino e della sua Pizza.


Frequenti sono le sue partecipazioni nel mondo della televisione, pizzaiolo di Masterchef per 3 edizioni, giudice per la gara di pizza tra i giudici di Masterchef Israele, Menù di Benedetta, Alice TV, e da 5 anni alla rubrica “Pizza” de La Prova del Cuoco su Rai 1 e sul suo magazine mensile.



Inoltre è stato protagonista di molti documentari e docufiction su Napoli e sulla Pizza prodotti e mandati in onda in tutto il mondo da Discovery, National Geographic e Arkè.




Con Gino Sorbillo la Pizza Napoletana arriva per la prima volta allo Chef Congress Identità Golose nel gennaio 2011. Anche a Festa a Vico, Le Strade della Mozzarella, Taste, Witaly, Gusto in Scena .




Assieme a suo fratello minore Toto, Gino ha aperto altre 6 sedi: Lievito Madre al Mare, Lievito Madre al Duomo, Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo (quest’ultima in 3  luoghi della città e a Milano).




Oggi Gino Sorbillo è anche il fondatore della Casa della Pizza, luogo che nasce nel centro storico di Napoli, a pochi passi dalla pizzeria, in quella che fu l’abitazione della zia Esterina, donna simbolo della Pizza Fritta Napoletana, la prima dei 21 figli della famiglia Sorbillo.


La Casa della Pizza, aperta non solo ai pizzaioli, ma a tutti gli amanti della pizza, si propone come luogo di confronto, di scambio, di incontri e dibattiti sul piatto napoletano più famoso e amato al mondo. Questo luogo, già sede dell’Accademia della Pizza, accoglie, come la pizzeria, anche numerose opere di artisti ed artigiani napoletani, al fine di promuovere le varie arti partenopee.



Nel giugno del 2016 è stato insignito dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA Maestro di Arte e Mestieri, unico della categoria dei Piazzaioli, alla presenza del ministero dei beni culturali e del Presidente della Repubblica Mattarella.



Innovante sempre, Gino Sorbillo utilizza farine di agricoltura biologica e aggiorna i suoi menù seguendo la costante ricerca delle migliori eccellenze gastronomiche italiane.