martedì 20 maggio 2014
Marcello, l'icona del festival di Cannes !
Quando Marcello Mastroianni è apparso sul poster ufficiale di Cannes 67 era evidente che l'Italia e il cinema italiano erano all'onore.
Ma Mastroianni è un'icona che travalica i confini del nostro Paese per diventare simbolo del cinema a livello mondiale.
Cannes dunque onora l'icona Mastroianni, uno degli interpreti più celebri e celebrati della storia del cinema, una vera e propria star.
Con l'occasione, rivediamo cinque dei ruoli che, più di tutti, ne hanno cementato lo status di star internazionale.
Tutti conoscono il film del 1960 La dolce vita di Federico Fellini.
Si tratta senz'altro dell'interpretazione più famosa di Mastroianni, quella del giornalista di gossip Marcello Rubini (il termine “paparazzo” non era ancora entrato in voga e fu inventato proprio a partire da questo film e dal personaggio di Walter Santesso, Paparazzo) e della sua cinica odissea attraverso la Roma dello spettacolo. Incredibilmente celebre la scena nella Fontana di Trevi con Anita Ekberg che grida, quasi fuori dalla finzione, “Marcello, come here!”. Palma d'Oro a Cannes.
8 1/2 é uno dei capolavori di Fellini, un film onirico che racconta la crisi creativa molto personale vissuta dal regista stesso prima della realizzazione di questo film. Quello del regista Guido Anselmi è il ruolo che ha portato Mastroianni sul manifesto di Cannes.
8 1/2 vinse l'Oscar come miglior film straniero nel 1964 e cementò per sempre una delle collaborazioni regista/attore più celebri della storia del cinema.
Celebre e duraturo è stato il sodalizio tra Mastroianni e Sophia Loren, ma forse la scena più famosa di tutta la loro filmografia comune è quella dello spogliarello di Sophia Loren in Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica (premio Oscar per il miglior film straniero).
Sulle note di Abat-jour di Henry Wright, la bellissima squillo Mara si spoglia per il vicino di casa, il seminarista Augusto. Una sequenza mitica ripresa trent'anni dopo da Robert Altman in Pret-à-Porter: lì, però, Mastroianni si addormentava.
La “giornata particolare” del titolo è il 6 maggio 1938, in cui Hitler visitò Mussolini e l'Italia. In una Roma deserta per la parata, si consuma il sofferto rapporto tra Antonietta (Sophia Loren), madre di sei figli in cerca di una scappatoia dalla sua esistenza predeterminata, e Gabriele (Mastroianni), omosessuale licenziato dall'Eiar e in attesa di essere portato al confino.
Ettore Scola realizzò una delle più potenti parabole sulla tolleranza e sulla realtà di umiliazione e discriminazione che si nascondeva sotto la superficie dell'Italia fascista.
Due nomination all'Oscar: miglior film straniero e migliore attore a Mastroianni, già nominato per Divorzio all'italiana nel 1961.
Il ruolo in Oci ciornie di Nikita Mikhalkov fu per Mastroianni uno dei più importanti: non solo perché ottenne la sua terza nomination all'Oscar (dopo Divorzio all'italiana e Una giornata particolare), ma perché vinse il premio per l'interpretazione maschile a Cannes.
Fu per lui il secondo di due premi (il primo lo aveva vinto nel 1970 con Dramma della gelosia).
Insieme a Dean Stockwell e Jack Lemmon, Mastroianni è l'unico attore ad aver vinto due premi al festival.
lunedì 19 maggio 2014
Cannes 2014 : la settimana della critica.
Sono stati annunciati i titoli che andranno a comporre il calendario della Semaine de la Critique, la sezione parallela del Festival di Cannes che si svolgerà dal 15 al 23 maggio. Il programma, fatto di opere prime e seconde, è stato selezionato da un comitato guidato dal critico Charles Tesson.
L'Italia sarà rappresentata da un solo film, Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, storia di un quattordicenne che scappa di casa e trova rifugio nel parco di Villa Bellini a Catania, dove inizia a vivere ai margini della società. “Sono molto onorato che Più buio di mezzanotte rientri tra i film che saranno presentati alla Semaine de la critique, una sezione che durante il festival del cinema di Cannes si distingue per originalità e coraggio" ha dichiarato Riso.
"Più buio i mezzanotte è un film dedicato a tutti coloro che vivono coraggiosamente lottando per affermare la loro identità non conforme, vittime di una società che del diverso ha paura”.
Tra gli altri titoli di sicuro interesse c'è anche Respire, opera seconda dell'attrice e regista Melanie Laurent.
Una storia molto personale, ritratto di un'amicizia distruttiva tra due ragazze adolescenti, interpretate dalle giovani e promettenti Lou de Laage e Josephine Japy.
“Questo film colpisce perché è un'opera umile e semplice, guidata da performance davvero genuine”, ha commentato Tesson.
Ma quest'anno sarà anche il primo in cui in gara vedremo due film horror.
Da una parte il danese When Animals Dream di Jonas Alexander Arnby, e dall'altra It Follows, del regista americano David Robert Mitchell.
When Animals Dream racconta di una ragazza adolescente che vive in un piccolo villaggio di pescatori e scopre di essere un licantropo. Descritto come una via di mezzo tra Lasciami entrare e Carrie, il film è stato descritto da Tesson come un “horror protestante con un tocco femminista”. “La protagonista è un'eroina da film dei fratelli Dardenne che viene costantemente umiliata dai suoi colleghi macho.
Quando si trasforma in un licantropo, è finalmente libera di vendicare se stessa e la sua madre malata”, ha detto Tesson.
It Follows è invece incentrato su un gruppo di adolescenti che vivono nei sobborghi di una città americana e sono tormentati dagli zombie e dalle loro paure sulla sessualità. “È sottile e gioca con l'atmosfera – il commento di Tesson – Ci sono zombie ma non è un horror nella vena di John Carpenter o Wes Craven”. “È la prima volta che abbiamo due horror in gara – ha concluso Tesson – e la ragione è che questi autori emergenti sono capaci di mescolare sensibilità artistiche e mainstream. Non solo conoscono perfettamente la tecnica, ma hanno qualcosa di interessante da dire, hanno una cultura filmica molto ricca e sono in grado di manipolare i generi in maniera molto creativa”.
Infine, nel corso della Semaine vedremo Self Made, una commedia diretta dalla regista israeliana Shira Geffen che racconta la storia di una donna israeliana e di una palestinese che si scambiano le vite ai due lati della frontiera; The Tribe, del regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, storia di una ragazza sordomuta che viene ammessa in una scuola speciale e diventa parte di un'organizzazione folle; e Hope, del francese Boris Lojkine, che segue le avventure di un giovane del Cameroon che salva la vita a una donna nigeriana nel deserto del Sahara e se ne innamora.
Film d'apertura
Faire l'amour, di Djinn Carrénard (Francia)
Proiezioni speciali
Respire (Breath), di Mélanie Laurent (Francia)
L'institutrice (The Kindergarten Teacher), di Nadav Lapid (Israele)
Ecologico un supermercato senza imballaggi !
Comprare prodotti senza imballaggi’ è una delle regole basilari di chi vuole ridurre il proprio impatto ambientale: una di quelle formule semplici che, un giorno dopo l’altro, portano a ridurre incredibilmente la produzione pro capite di rifiuti.
WWF stima che ogni anno 8 tonnellate di rifiuti finiscono in mare, la maggior parte di plastica, per non parlare delle questioni di smaltimento che in Italia sono una spina nel fianco.
E proprio questo è l’obbiettivo di Original Unverpackt, supermercato che aprirà i battenti a Berlino quest’estate e che venderà esclusivamente prodotti sfusi.
Nato da un’idea di un gruppo di ragazze imprenditrici, il progetto Original Unverpackt ha chiesto l’aiuto finanziario degli utenti attraverso le piattaforme di crowdfunding, e nel giro di pochi giorni la somma necessaria per aprire è stata raggiunta: 35 mila euro di finanziamenti in neanche 50 ore, un segno tangibile di come le persone apprezzino e desiderino che queste realtà fioriscano.
Visto il responso positivo del pubblico, la raccolta fondi prosegue per incrementare il budget di lancio del supermercato.
Si potranno acquistare circa 600 prodotti, tutti sciolti o alla spina, dalla frutta al latte passando per riso e biscotti.
I clienti sono invitati a portare con sé contenitori, confezioni e bottiglie, e comunque una parte è presente anche nel negozio stesso (a patto che la volta successiva la si riutilizzi).
Niente flaconi, scatole di plastica, merendine confezionate una per una, buste e bustine.
Il riciclaggio è importantissimo, ma prima di arrivare ad esso dovremmo considerare che i rifiuti possono non esistere del tutto, almeno quando si parla di economia domestica.
Scegliere prodotti alla spina e sfusi, portando con sé borse di tela anziché mettendoli in sacchetti, evitare del tutto le confezioni multiple (pensate a sottilette, merendine, caramelle) è un modo incisivo di combattere l’inquinamento.
Non è facile cambiare le abitudini delle persone, ma l’entusiasmo con cui gli utenti hanno reagito alla campagna di finanziamento per Original Unverpackt fa ben sperare.
C’è inoltre un altro dato da considerare: se proprio la vena green è assopita, sarà di certo allettante sapere che eliminare gli imballaggi riduce notevolmente i costi della spesa.
In moltissimi casi infatti paghiamo la confezione con il marchio stampato fino al 10% del costo del prodotto stesso, e se si moltiplica questo surplus per ogni alimento
acquistato tutti i giorni, si arriva ad un risparmio annuo cospicuo.
Ecologia e risparmio sono un ottimo binomio per sostenere questo tipo di consumazione.
domenica 18 maggio 2014
Il Festival di Cannes rende omaggio alla grande Sophia Loren !
8
Dal 14 al 25 maggio 2014 il Festival di Cannes rende omaggio ai grandi film e ai grandi divi italiani.
Dopo la locandina ufficiale, dedicata a Marcello Mastroianni nel film 8 e mezzo di Federico Fellini, un'attrice made in Italy sarà protagonista della Croisette : Sophia Loren !
La grande Sophia Loren sarà quest'anno protagonista dell'avvenimento cinematografico mondiale come ospite d’onore.
L’occasione è la presentazione della versione restaurata di un capolavoro come Matrimonio all’italiana, che quest’anno compie 50 anni.
Girato nel 1964 dal grande regista Vittorio De Sica con interpreti principali Sophia Loren e Marcello Mastroianni, il film è stato rimesso a nuovo dalla Cineteca di Bologna con la collaborazione del laboratorio "L’immagine ritrovata", Surf Film e Technicolor Foundation for Cinema Heritage.
In più, Sophia Loren sarà ospite d’onore nella sezione Cannes Classic, dove accompagnerà il figlio Edoardo Ponti, al Festival per presentare il suo cortometraggio La voce umana.
Un graditissimo ritorno al Festival di Cannes per un’attrice che ha conquistato la Palma d’Oro nel 1961 per La Ciociara e che è stata Presidente di Giuria nel 1966.
Omaggio alla carriera che arriva nel 2014 per un motivo preciso: il 20 settembre Sophia Loren compirà 80 anni.
martedì 13 maggio 2014
Paris, les endroits des star !
Pourquoi ne pas profiter d'un petit séjours dans la Ville Lumière pour fréquentent les meilleurs endroits de la capitale quand il ne s'agit pas des plus beaux.
Suivez le guide.
Le Bar de l'Hôtel Costes
Les bars d'hôtel
font souvent office de point de chute pour les grands de ce monde.
Autant courus pour leur barmen, passés maîtres dans l'art du cocktail, que pour leurs salons feutrés aux sièges accueillants, ils drainent une foultitude de personnalités attrayantes.
Les stars ont fleuré elles aussi qu'il faisait bon s'alanguir dans ces canapés cossus.
Célèbre pour avoir inventé le mouvement lounge à Paris, l'Hôtel Costes est particulièrement son bar, s'illustrent tel un havre de quiétude jet-set en plein Paris.
Déco baroque signée Jacques Garcia et célèbre bande-son désignée par Stéphane Pompougnac : les stars françaises et internationales adorent !
D'ailleurs, Vanessa Paradis n'avait-elle pas rencontré Johnny Depp au bar de l'Hôtel Costes ?
Qui on y croise ? Jude Law, Marc Lavoine, Vincent Cassel, Alain Chabat, Sharleen Spiteri (Texas), Mary-Kate et Ashley Olsen...
Autant courus pour leur barmen, passés maîtres dans l'art du cocktail, que pour leurs salons feutrés aux sièges accueillants, ils drainent une foultitude de personnalités attrayantes.
Les stars ont fleuré elles aussi qu'il faisait bon s'alanguir dans ces canapés cossus.
Célèbre pour avoir inventé le mouvement lounge à Paris, l'Hôtel Costes est particulièrement son bar, s'illustrent tel un havre de quiétude jet-set en plein Paris.
Déco baroque signée Jacques Garcia et célèbre bande-son désignée par Stéphane Pompougnac : les stars françaises et internationales adorent !
D'ailleurs, Vanessa Paradis n'avait-elle pas rencontré Johnny Depp au bar de l'Hôtel Costes ?
Qui on y croise ? Jude Law, Marc Lavoine, Vincent Cassel, Alain Chabat, Sharleen Spiteri (Texas), Mary-Kate et Ashley Olsen...
Hôtel Costes
239-241 rue Saint Honoré 75001 Paris
informations : www.hotelcostes.com
Le Baron
Micro
club devenu mythique dans la capitale, si vous envisagez de vous rendre
au Baron, sachez que l'entrée ne vous sera pas aisée. Le commun des
mortels n'investit pas aussi facilement un haut lieu de la nuit
parisienne.
Pourquoi ? Parce qu'il y a des stars à l'intérieur justement !
Deux options s'offrent à vous pour franchir la première barrière du physio : être accompagnée d'un habitué du club... mais ce n'est pas toujours facile de lier connaissance (on vous aura prévenu).
Ou, choisir le soir où personne ne sort, le lundi (qu'on vous déconseille cependant pour l'ambiance).
Une fois à l'intérieur, nimbée de la rouge lueur du lieu, vous aurez peut-être la chance de vous trémousser sur de la musique disco ou électro en compagnie de jeunes auteurs en vue, de mannequins célèbres ou de jeunes premiers en mal d'amour.
Depuis sa création, Le Baron est une adresse où l'on fait la fête, mais aussi où l'on se montre.
Qui on y croise ? : Lionel et André (La Clique), Sébastien Tellier, Beth Dito, Björk, Jamie Hince et Kate Moss...
Pourquoi ? Parce qu'il y a des stars à l'intérieur justement !
Deux options s'offrent à vous pour franchir la première barrière du physio : être accompagnée d'un habitué du club... mais ce n'est pas toujours facile de lier connaissance (on vous aura prévenu).
Ou, choisir le soir où personne ne sort, le lundi (qu'on vous déconseille cependant pour l'ambiance).
Une fois à l'intérieur, nimbée de la rouge lueur du lieu, vous aurez peut-être la chance de vous trémousser sur de la musique disco ou électro en compagnie de jeunes auteurs en vue, de mannequins célèbres ou de jeunes premiers en mal d'amour.
Depuis sa création, Le Baron est une adresse où l'on fait la fête, mais aussi où l'on se montre.
Qui on y croise ? : Lionel et André (La Clique), Sébastien Tellier, Beth Dito, Björk, Jamie Hince et Kate Moss...
Club Le Baron - Paris
6 avenue Marceau 75008 Paris
Colette
Depuis 1997, cette boutique imaginée par Sarah Andelman et sa maman, Colette Rousseaux (d'où le nom !), ne cesse de faire parler d'elle.
Inspirée en droite ligne des concept stores japonais, la boutique propose à ses clients une sélection exigeante des marques de prêt-à-porter et d'accessoires les plus en vue.
Colette s'étend sur 700 m2 répartis sur trois niveaux.
A l'intérieur, les modèles changent de présentation toutes les semaines, ainsi que le visual merchandising des vitrines.
La force de Colette ?
La capacité de l'endroit à organiser des rencontres exclusives entre personnalités de la mode, de l'art contemporain ou du showbiz.
Les fondatrices savent également propulser les marques de luxe (parfois ronronnantes) à un degré de désirabilité sans commune mesure auprès de clients aussi cool que branchés.
Qui on y croise ? : Pharrel Williams, Karl Lagerfeld, Drake, Kylie Minogue, Gregory Van der Wiel, Todd Selby, le magicien Dynamo, Beyoncé et Jay Z...
A l'intérieur, les modèles changent de présentation toutes les semaines, ainsi que le visual merchandising des vitrines.
La force de Colette ?
La capacité de l'endroit à organiser des rencontres exclusives entre personnalités de la mode, de l'art contemporain ou du showbiz.
Les fondatrices savent également propulser les marques de luxe (parfois ronronnantes) à un degré de désirabilité sans commune mesure auprès de clients aussi cool que branchés.
Qui on y croise ? : Pharrel Williams, Karl Lagerfeld, Drake, Kylie Minogue, Gregory Van der Wiel, Todd Selby, le magicien Dynamo, Beyoncé et Jay Z...
Colette
213 rue Saint-Honoré 75001 Paris
informations : www.colette.fr
Le Café de Flore Incontournable dans le cœur des touristes, le lieu fait partie des images d'Epinal de Paris. |
Le Café de Flore
demeure un très bel endroit, autant pour la vision rêvée de Paris qu'il
propose que pour son décor qui cultive une ambiance classique de
troquet parisien.
Les serveurs ont le tablier immaculé et la
désinvolture gracieuse que l'on apprécierait de rencontrer chez nombre
de leurs concurrents.
On aime y flâner en terrasse pour admirer le spectacle hétéroclite des passants et y commander un Perrier rondelle, une menthe à l'eau ou un verre de Chardonnay... à moins que le soir venu, les Parisiennes en goguette cèdent à une coupe de Champagne.
On aime y flâner en terrasse pour admirer le spectacle hétéroclite des passants et y commander un Perrier rondelle, une menthe à l'eau ou un verre de Chardonnay... à moins que le soir venu, les Parisiennes en goguette cèdent à une coupe de Champagne.
Qui on croise ? : Nicolas Bedos, Karl Lagerfeld, Emmanuelle Seigner, Vanessa Paradis...
Café de Flore
172 Boulevard Saint-Germain 75006 Paris
informations : www.cafedelore.fr
Romain Colors
A Paris, pas une star digne de ce nom n'a pas déjà confié sa chevelure aux mains expertes de Romain Colors.
Romain Colors, c'est Le technicien des couleurs de cheveux savantes.
Pour la petite histoire, il tient de son grand-père son amour pour la botanique.
Aujourd'hui, avec ses colorations bio et ses potions sur mesure élaborées à partir de la phytothérapie, il captive toutes les stars ! Son "salon-boudoir" dans un appartement haussmannien organisé en studios intimes n'est pas étranger non plus à son succès auprès des femmes d'influence.
Qui on y croise ? : Lou Doillon, Aure Atika, Audrey Dana et quelques autres it girls de la capitale...
Romain Colors, c'est Le technicien des couleurs de cheveux savantes.
Pour la petite histoire, il tient de son grand-père son amour pour la botanique.
Aujourd'hui, avec ses colorations bio et ses potions sur mesure élaborées à partir de la phytothérapie, il captive toutes les stars ! Son "salon-boudoir" dans un appartement haussmannien organisé en studios intimes n'est pas étranger non plus à son succès auprès des femmes d'influence.
Qui on y croise ? : Lou Doillon, Aure Atika, Audrey Dana et quelques autres it girls de la capitale...
Romain Colors
27, rue de la Boétie 75008 Paris
informations : www.romaincolors.fr
mercoledì 7 maggio 2014
A Seregno c'é l'Italsilva, una vecchia fabbrica di saponette d' avanguardia..
Infatti l'azienda Italsilva di Seregno pur avendo più di cento anni all' insegna del pulito ha oggi soluzioni produttive all' avanguardia, investimenti nella ricerca di materie prime, intuizioni vincenti e una struttura flessibile in grado di immettere sul mercato, con largo anticipo rispetto ai concorrenti, prodotti nuovi.
Un' azienda e un marchio che hanno fatto la storia della detergenza, fin dal 1908 quando la società fu fondata a Seregno da Ambrogio Silva.
Non a caso nel panorama italiano del settore dei detersivi è una delle poche realtà che è riuscita a mantenere la sua autonomia ed è l' unico esempio di azienda che ha incluso nelle proprie attività tutta la filiera di produzione: dalle materie prime alla realizzazione e al confezionamento di prodotti finiti per detergenti, polveri, liquidi e saponi, fino alla fabbricazione dei flaconi (il numero dei pezzi si aggira sui 50 milioni).
Strategie industriali, commerciali e scelte innovative sono quindi il motore di sviluppo del gruppo lombardo, che nel corso di un secolo ha portato in Italia una serie di importanti novità in diversi ambiti: dalla costruzione, nel 1924, del primo deposito di grandi dimensioni con volta autoreggente, all' introduzione, nel 1954, della tecnologia della torre di atomizzazione, una metodologia produttiva che a quei tempi consentì di proporre sul mercato i primi detersivi in polvere.
E mentre si affacciavano le prime multinazionali, Italsilva ha puntato al terzismo, producendo principalmente per i grandi gruppi stranieri, ma continuando a investire in ricerca e sviluppo di nuovi marchi.
L' idea vincente grazie a questa filosofia e a una costante attenzione ai cambiamenti in atto, nel 1997 l' impresa dei Silva ha cambiato lo scenario dei detersivi immettendo sul mercato, con il marchio Spuma di Sciampagna, il cosiddetto "mondo Marsiglia".
L' idea è semplice e geniale: dopo l' eliminazione dei fosfati come componente dei prodotti liquidi e in polvere, la performance dei detersivi era diminuita e non erano ancora stati trovati altri elementi altrettanto efficaci. Italsilva, allora, ha inserito il concetto del sapone di Marsiglia solido, utilizzato per pretrattare il bucato, nel formato liquido.
L' impatto è stato fortissimo e ha dato origine a una case history che ha spinto anche i big player a seguire quel particolare segmento, che nel frattempo si è esteso a tutte le categorie di prodotto.
La flessibilità determinata dalla gestione diretta dei successori del fondatore, la possibilità di poter contare su una struttura agile e autonoma, hanno permesso a Italsilva di rispondere al mercato con tempestività: una volta consolidato il prodotto Marsiglia, l' azienda ha anticipato i concorrenti portando in Italia una nuova tipologia di detersivi specializzata per i capi neri, già presente in Francia e in Spagna.
A Spuma di Sciampagna Nero Puro sono seguiti il lancio di una linea dedicata ai bianchi, Bianco Puro, e della linea Crema, prodotti con l' effetto seta che rispetta i tessuti e i colori: anche in questi casi le multinazionali sono state costrette a rincorrere il trend.
Oggi Italsilva è un gruppo che fattura 176 milioni di euro e che progetta la sua crescita attraverso acquisizioni e l' espansione in area Ue, specialmente in Francia e Germania, con siti produttivi e uffici commerciali. riassetto strategico.
Ma un forte sviluppo deve essere sostenuto anche da un' assetto societario funzionale e da una governance efficace.
Per questo, nel corso del 2007, il gruppo ha cambiato l'organizzazione societaria.
Con due obiettivi principali: da un lato l' organizzazione delle attività operative in società prevalentemente commerciali o produttive, tutte controllate da una holding, il Gruppo Desa, con il compito di coordinamento.
Dall' altro, il trasferimento di tutte le partecipazioni nella holding, in cui è confluito anche il patrimonio immobiliare e il personale necessario per gestire i servizi centrali.
Un processo realizzato per fasi: alcuni rami d' azienda sono stati conferiti in nuove società incorporate nella Finanziaria Torre, che ha successivamente preso il nome di Gruppo Desa srl.
Anno di fondazione: 1908
Stabilimenti produttivi: Seregno, Caravaggio, Sant' Agata Bolognese
Dipendenti: 250
Gamma prodotti: detersivi in polvere, saponi da bucato, saponette da toeletta e detergenti liquidi per il bucato, la casa e la persona Marchi: Spuma di Sciampagna, Bianco Puro, K 1, Boy
Fatturato 2007: 176 milioni di euro, di cui circa il 70% generato dal mercato italiano, il 20% dall' export e il restante 10% dalle materie prime.
In particolare l' 80% del fatturato risulta dalla commercializzazione di prodotti a marchio proprio e il 20% dalle private label.
La società Governance e organizzazione Italsilva è una società controllata da gruppi famigliari in cui intercorrono legami di parentela.
Di recente, i soci hanno sentito l' esigenza di un riassetto e di una nuova governance. Una necessità derivata anche dalla circostanza che alcune posizioni del management sono ricoperte da soci.
L' azienda, inoltre, sentiva l' esigenza di mantenere una certa continuità sulle regole di fondo che hanno sempre ispirato la conduzione del gruppo.
Il nuovo assetto e il sistema di governance stabiliti tengono conto di questi aspetti.
Le aziende operative sono state trasformate in società a responsabilità limitata, anche per valorizzare le opportunità messe a disposizione dalla legge.
La strategia di gruppo è stata ora abbinata alla formazione di un budget annuale come uno degli elementi chiave per il funzionamento e il controllo sull' attività.
Inoltre, sono stati uniformati tutti gli statuti delle società, lasciando ai soci anche le decisioni più importanti, come l' approvazione dei budget economici e finanziari, i piani d' investimento e le principali operazioni a carattere straordinario.
In questo modo è stato possibile tradurre la quota di partecipazione di ciascun socio nell' indirizzo delle attività di ogni azienda, indipendentemente dal fatto che il soggetto sia anche manager e, quindi, deputato alla formazione delle strategie e alla loro realizzazione.
martedì 6 maggio 2014
5 donne, 5 eccellenze per il Made in Italy all' Expo 2015
(Tips)
Dietro i saperi del made in Italy c'è la passione di tante donne, protagoniste di una nuova stagione che guarda oltre alla crisi. Donne che scommettono sul futuro, sull’innovazione.
Per l'Abbigliamento Nicoletta Spagnoli, erede della storica maison.
Per l'Ambiente Manuela Manenti, che ha ricostruito centri devastati dai terremoti.
Attenta ai valori dell'Arte Marisa Melpignano, che con la fondazione San Domenico protegge le Murge.
Firma internazionale Paola Navone, la signora del'Arredamento.
Crede nei valori dell'Alimentazione biologica Maria Desiante, che produce in Puglia un'antica varietà di grano.
Tutte, come tante altre imprenditrici e artigiane, continuano a puntare sull'eccellenza, caratteristica iscritta nel Dna dei prodotti di alta gamma.
La qualità è vincente, dato confermato dalle statistiche Eurostat: mentre i singoli casi di eccellenza aumentano i fatturati, le imprese del made in Italy nel complesso stanno perdendo terreno sulle concorrenti europee più dirette.
Sarà l'Expo 2015 il punto di svolta per il rilancio della "country reputation" del Paesea livello internazionale?
Una recente ricerca Eurisko sottolinea che l'Expo Milano 2015
(1 maggio-31 ottobre) "Nutrire il pianeta. Energia per la vita" accenderà un faro sulle eccellenze italiane a 360 gradi.
Per i 20 milioni di visitatori stimati l'Expo sarà un immenso temporary shop a cielo aperto del made in Italy.
lunedì 28 aprile 2014
Magnifiche le borse trend primavera estate 2014 !!
Intrecciate, con le frange, colorate..é la tendenza per le nuove borse da portare nella prossima stagione !
La borsa é un accessorio importante e quest'anno la scelta é ampia ! Dal modello haute couture al modello più accessibile ma sempre tendenza !
La borsa intrecciata ! Tricot-couture. Cestini tressé, bauletti rattan-style, pochette paglia & fieno. Una liason tra moda e green per essere naturalmente chic !
La borsa con le frange ! No frills, no party. Pochette svolazzanti, flapper clutch e sacche multi nappine. Bag frusciante che gioca col vento!
La borsa colorata ! Con una tavola cromatica dello stile più cool e sexy. Bauletti freschi di pittura, doctor bag vinile, shopper cromoterapiche.
domenica 27 aprile 2014
NYC : One 57', il grattacielo residenziale più caro della Big Apple !
Soprannominato il 'club dei Paperoni', il grattacielo 'One57', in costruzione a Manhattan con vista mozzafiato sul Central Park, avrà presto la palma della costruzione residenziale più cara della Grande Mela.
Ma per tutti il suo titolo è "paradiso dei miliardari".
Gli acquirenti dei nove appartamenti super lusso degli ultimi piani, già venduti, sono tutti ultra ricchi: secondo quanto riporta il quotidiano New York Times infatti, il prezzo delle due abitazioni più costose - gli attici all'89vesimo e al 90esimo piano - superano i 90 milioni di dollari.
Il prezzo pagato per gli altri appartamenti varia dai 45 ai 50 milioni.
Gary Barnett, presidente della società che si occupa della costruzione del grattacielo, ha spiegato che il club dei miliardari del 'One57' comprende due acquirenti cinesi, uno canadese, un nigeriano e un britannico.
Da capogiro anche l'investimento effettuato dai costruttori, pari a 1,5 miliardi di dollari.
Cifra che in tempi di crisi fa riflettere, ma non i super ricchi: sui 92 appartamenti, circa 50 sono già stati venduti!
Un grattacielo che è famoso per gli attici da $90,000,000 (già tutti venduti in fase di pre-costruzione) dalle viste mozzafiato su Central Park e per la terrificante immagine -che molti si ricorderanno- della gru a novanta piani da terra piegata e quasi spezzata dalla furia dell’uragano Sandy.
L’uragano Sandy non ha comunque rallentato di molto i lavori ed il One57 sara’ pronto per la fine dell’anno come da programma.
One57 non e’ il solo grattacielo che si sta affacciando sulla 57th Street di Manhattan, uno dei corridoi che attraversano Midtown da est ad ovest. La contemporanea presenza di nuovi sviluppi sta trasformando la zona di Midtown intorno alla 57esima in un campo di battaglia architettonico.
Il piu’ vicino al menzionato One57 e’ il 625 West 57, un’avveniristica piramide di vetro che verrà realizzata, secondo le previsioni, nel giro di appena tre anni e che ospiterà all’incirca 750 appartamenti e 6000 metri quadrati di spazi commerciali.
I motivi per i quali la parte ovest della 57esima e’ in questo momento l’epicentro dei nuovi progetti immobiliari di Manhattan sono molteplici.
In ordine di importanza:
la vicinanza ad un area di shopping di alta fascia quale quello del Time Warner Center, un sontuoso complesso edilizio ad uso misto commerciale-residenziale-alberghiero ultimato nel 2003;
la vicinanza al Central Park che inizia appena due isolati piu’ a nord alla 59th Street;
infine -e soprattutto- un favorevole piano regolatore, lo “zooning” infatti consente l’edificazione in quest’area di edifici molto alti cosi’ da poter approfittare della vicinanza al parco ed offrire viste spettacolari ai residenti.
La cinquantasettesima strada beneficia del particolare regime di Midtown (che inizia a sud all’incirca con la 42nd Street) nel quale il solo limite all’altezza dei grattacieli è il cielo.
Midtown Manhattan è, insieme e più del Financial District, il quartiere degli uffici e delle imponenti “torri di cristallo” dove hanno sede le compagnie più importanti del mondo.
I limiti all’altezza iniziano invece al Nord della 58', da dove iniziano i quartieri residenziali classici di Manhattan, Upper East Side ed Upper West Side.
La vista di Central Park non è solo esteticamente appagante: è soprattutto un fattore di sicurezza per chi vuole comprare a New York come investimento.
Quando si tratta di stabilire il prezzo di un appartamento a Manhattan, infatti, la possibilità o meno di godere della vista del parco (“it’s all about park views..”) incrementa esponenzialmente il valore dell’appartamento.
In “Capitale raddoppiato in 4 Anni per chi sa comprare sulla carta” sono stati pubblicati alcuni dati sul ritorno ottenuto da chi ha avuto la saggezza di acquistare ancora in fase di costruzione degli appartamenti al 15 Central Park West, un condominio la cui costruzione è iniziata nel 2005, terminata nel 2008 e che si trova a poca distanza dal One57 e dal 625 West 57.
Dopo solo 3/4 anni dall’acquisto fatto sulla carta, questi appartamenti sono stati rivenduti con ritorni superiori anche al 100%, e questo nonostante la crisi immobiliare del 2008-2011.
Domanda: che cosa hanno in comune gli appartamenti compravenduti al 15 Central Park West e quelli in costruzione sulla 57esima strada? Risposta: il lusso e la vista sul parco.
Pertanto se si sta cercando il luogo per un investimento immobiliare importante, sicuro e con buone possibilita’ di un elevato ritorno, sara’ meglio guardare con molta attenzione a quello che sta succedendo sulla 57esima!
Andiamo a Hyères, Provenza, per il Festival International de Mode et de Photographie !
Dal 25 al 28 aprile 2014 bisogna andare assolutamente al Festival International de Mode & de Photographie di Hyères!
L'edizione numero 29 è
diretta da Humberto Leon e Carol Lim, direttori artistici di Kenzo
E' l'incontro di giovani talenti del mondo dello stilismo e della fotografia.
10 di questi sono stati scelti dalla giuria composta, fra l'altro, dall'artista Maurizio Cattelan, il regista Spike Jonze e l'attrice Chloé Sevigny.
L'anno scorso ha vinto la designer finlandese Satu Maraanen, che ha creato recentemente una capsule collection per Petit Bateau.
Invece Anna Orlowska, fotografa selzionata nel 2013, ha realizzato quest'anno il video dei lavori degli stilisti in concorso.
La missione del Festival di Hyères è infatti di mettere a confronto 10 stilisti e 10 fotografi e valorizzare il loro talento.
Le creazioni vengono presentate sotto forma di sfilate di moda,e di esposizioni per il concorso fotografico.
Il Presidente della giuria, é il fotografo inglese Steve Hiett.
Il programma prevede incontri con i vincitori degli anni passati, mostre, concerti, tavole rotonde.
La Maison Chloé, partner ufficiale dell'evento, mette in palio un premio di 15.000 euro.
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