(Tips)
Dietro i saperi del made in Italy c'è la passione di tante donne, protagoniste di una nuova stagione che guarda oltre alla crisi. Donne che scommettono sul futuro, sull’innovazione.
Per l'Abbigliamento Nicoletta Spagnoli, erede della storica maison.
Per l'Ambiente Manuela Manenti, che ha ricostruito centri devastati dai terremoti.
Attenta ai valori dell'Arte Marisa Melpignano, che con la fondazione San Domenico protegge le Murge.
Firma internazionale Paola Navone, la signora del'Arredamento.
Crede nei valori dell'Alimentazione biologica Maria Desiante, che produce in Puglia un'antica varietà di grano.
Tutte, come tante altre imprenditrici e artigiane, continuano a puntare sull'eccellenza, caratteristica iscritta nel Dna dei prodotti di alta gamma.
La qualità è vincente, dato confermato dalle statistiche Eurostat: mentre i singoli casi di eccellenza aumentano i fatturati, le imprese del made in Italy nel complesso stanno perdendo terreno sulle concorrenti europee più dirette.
Sarà l'Expo 2015 il punto di svolta per il rilancio della "country reputation" del Paesea livello internazionale?
Una recente ricerca Eurisko sottolinea che l'Expo Milano 2015
(1 maggio-31 ottobre) "Nutrire il pianeta. Energia per la vita" accenderà un faro sulle eccellenze italiane a 360 gradi.
Per i 20 milioni di visitatori stimati l'Expo sarà un immenso temporary shop a cielo aperto del made in Italy.
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