mercoledì 9 aprile 2014

Un nouveau Atelier du Bagel dans le 9ème...on essaye?













J'adore le bagel et mes adresses sont tout naturellement dans le Marais.
Mais maintenant il y a un nouveau "l'Atelier du Bagel" dans le 9ème arrondissement et on m'a dit que après presque deux mois de travaux, l'Atelier du Bagel situé au 31 rue Saint Lazare a fait peau neuve et revisité sa carte.
Donc à tester.





Côté menu, les grands classiques restent en première ligne : le bagel saumon-avocat reste la star incontestée (et pour cause !), tandis que le spécial thon-avocat, le pastrami-fromage ou le poulet-mayonnaise n'ont pas tardé à gagner leurs lettres de noblesse. 

Contre la routine il y a le « Bagel du moment » ou bien la gamme de bagels sucrés : Nutella®, speculoos, beurre et confiture ou encore beurre de cacahuète ! 
Finalement, ce ne sont pas moins de treize bagels que propose aujourd'hui l'établissement, et sept pains différents dont les nouveautés : myrtilles et muesli-raisins. 




Des bagels à déguster dans de charmantes boîtes à bagel, le tout nouvel écrin spécialement créé par l'Atelier
Coté sucré : l'Oreo Cheesecake ou le Méga Carrot Cake.

Coté déco : dix places assises sous des lampes dénudées, tabourets en métal, bois clair et fer forgé.

Dernière info :l'établissement ouvre désormais ses portes de 8h30 à 16h00

Le restaurant est ouvert du lundi au vendredi de 8h30 à 16h00. 

Livraison possible en 45 minutes. Pour le 9ème arrondissement, minimum commande 12 €. Pour les 1er, 2ème, 3ème, 8ème, 10ème, 17ème et 18ème arrondissements, minimum 15 €. 


Atelier du Bagel restaurant resto paris






lunedì 7 aprile 2014

Il plissé super top quest'estate !



Perdersi completamente tra le pieghe della moda questa primavera e estate 2014!

Yssey Miyake con il suo plissé ritorna puntuale riconfermandosi icona e trademark della Maison.




Le pieghe, il plissé, la pleatmania arrivano con forza nelle numerose collezioni presentate tra Parigi, Milano, Londra e New York. 




Macro, micro, piatte o voluminose, tanto sottili da sembrare eterei arabeschi o rigorose e geometriche: gli stilisti si danno a fondo nella piega misurandosi con tecnica, maestria e creatività.
Sui catwalk è un autentico festival di plissettature




Il risultato? Gonne a pieghe di stile rétro (Michael Kors), abiti plissettati dalla leggendaria eleganza della Maison Christian Dior o vestiti con texture modulari dal piglio avant-garde di J. W. Anderson.



Da adottare subito anche le giacche con plissè sottilissimi e lamé di Lanvin, i top drappeggiati ad arte per un effetto très chic di Chloé!

domenica 6 aprile 2014

Arrivano le scarpe Prada su misura !





Lusso, lusso, lusso ! Le scarpe su misura by Prada !
Scamosciate, con plateau, oppure basse e open toe. 
Arrivano dunque le scarpe su misura "by Prada", dove sulla suola possono essere incise anche le proprie iniziali.

Per una scarpa si fa troppo presto a dire décolleté.. e la punta spesso è troppo rotonda, il colore non è proprio quello desiderato, per non parlare del tacco! Solo su questo si potrebbe aprire un capitolo. 
E siccome il lusso mira ormai alla personalizzazione di ogni accessorio, la Maison Prada non poteva esimersi da cio' e quindi offrire  la possibilità di trovare scarpe su misura.

Il servizio si chiama "Made to Order".
Si puo' scegliere fra 9 modelli di décolleté anche in versione open toe, tra le tante possibilità di tacchi altissimi con plateau, classiche a punta con tacco più basso, in vernice, in pelle, in camoscio o in raso e in tutti i colori possibile e immaginabili (o quasi)

 
Anche la suola potrà essere scelta e personalizzata: nera, mughetto o azzurro, e oltre al marchio Prada sarà possibile inserire anche le proprie iniziali
Il servizio partirà ufficialmente nelle boutique Prada di via Della Spiga a Milano dal 2 aprile in poi. 
Offriranno il servizio in negozio nei seguenti giorni:
Prada Milano di via Della Spiga il 2 aprile
Prada Firenze dal 4 al 6 aprile
Prada Roma dall'8 al 9 aprile
Prada Napoli il 10 aprile
Prada Bari il 12 aprile
Prada Palermo 16 aprile

domenica 23 marzo 2014

Un gelato gioiello per ricchi stravaganti : Des-Ice !





Bizzarro e costoso. Questi gli aggettivi che meglio si addicono a Des-Ice (desire+ice, ovvero desiderio+gelato), prezioso gioiello del valore di 500mila euro
 


Firmato Harrods, creazione della casa di gioielli Spadafora e dell'atelier del gelato Muntoni, si tratta di un completo di collana e  orecchini, composto da 45 smeraldi taglio a goccia, per una caratura totale di 51,64 carati

Per il recupero delle pietre, tutte dello stesso colore, sono stati impiegati circa 4 anni e mezzo di ricerche. 
Il gioiello è poi impreziosito da 9 carati di brillanti

Il tutto avvolto e accompagnato da un dessert gelato che riproduce i vari sapori: una base di champagne millesimato e caviale, fragole e una crema di petali di rose.




Presentato l'estate scorsa nel villaggio di lusso Harrods di Porto Cervo in Sardegna, il gelato gioiello Des-ice é realizzato solamente su richiesta.




L'iPhone Black Diamonds, il lusso al parossismo !





Vale 15 milioni di dollari la versione molto speciale dell'iPhone 5 acquistata da un imprenditore cinese rimasto anonimo.

Realizzato da Stuart Hughes, celebre artigiano di Liverpool, é uno smartphone unico, versione speciale dell'iPhone5 caratterizzato da
135 grammi di oro 24 carati, 600 diamanti, di cui 53 utilizzati per il logo della mela sul retro. 
A tutto questo si aggiunge un bel vetro anteriore di zaffiro.

L'​iPhone Black Diamonds supera così tutti gli altri modelli extra lusso come iPhone Supreme e GoldVish Le Million e diventa lo smartphone più costoso al mondo.

Vee Speers e la peccaminosa mostra "Bordello"







Esporre la decadenza della vita notturna nella Parigi degli anni '20 e '30, le atmosfere ambigue e provocanti dei bordelli per ricchi uomini d'affari, le peccaminose tentatrici che vi lavoravano .. 

Vee Speers ha ricreato tutto ciò in fotografie dall'aspetto vintage, realizzate all'interno di locali originali ben conservati, e stampate con tecniche al carbone per ricreare l'effetto della pittura.




Rifacendosi agli scatti del maestro della fotografia Gyula Halasz, conosciuto con lo pseudonimo Brassaï, Vee Speers risuscita un mondo scomparso .




I lavori del fotografo australiano, realizzati in oltre 20 anni di attività, sono esposti dal 
3 marzo al 12 aprile 2014 
presso la 
The Little Black Gallery di Londra.


sabato 15 marzo 2014

Il made in Italy con Google sulla rete !





"Si narra che il Gorgonzola fu scoperto quando un oste servi' stracchino ammuffito per cacciare ospiti ubriachi. Abbinandosi gradevolmente al vino, il piano falli' ma nacque una prelibatezza oggi amata in tutto il mondo."

 Dal Gorgonzola ad altri tesori nazionali, Google e i suoi partner  invitano a riscoprire la storia e le tradizioni del Made in italy su una piattaforma dedicata alle eccellenze italiane.

Dalla storia meno conosciuta del cappello di Montappone, da cui Federico Fellini non si separava mai nei suoi set e che oggi fa bella mostra nel museo della cittadina marchigiana, ai fasti del Parmigiano reggiano o del Prosciutto San Daniele fino ai successi del tessile biellese o alla tradizione millenaria del vetro di Murano. 




Il made in Italy approda sul web e lo fa dalla porta principale grazie a Google che insieme a ministero delle Politiche agricole e Unioncamere oggi ha presentato una piattaforma con oltre 100 mostre digitali sulle nostre eccellenze artigianali e dell'agroalimentare.
Non è tutto, in pista anche un portale e un percorso formativo per aiutare le Pmi a conquistare l'economia digitale. 

A presentare il progetto, oltre al presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, anche Carlo D'Asaro Biondo, Presidente Sud e Est Europa, Medio Oriente e Africa di Google, che ha criticato l'ipotesi di una web tax in Italia: «Bisogna fare attenzione a fare leggi nazionali che non tengano conto degli effetti della globalizzazione».



 Il colosso di Mountain View, insieme al ministero delle Politiche agricole e a Unioncamere, ha deciso di creare una piattaforma (google.it/madeinitaly) realizzata dal Google Cultural Insitute dedicata, per la prima volta, alle eccellenze produttive di un Paese. 
Attraverso un centinaio di mostre digitali (in italiano e inglese), fatte di racconti, immagini, video e documenti storici, chiunque da ogni parte del mondo potrà scoprire il meglio del nostro sistema agroalimentare e dell'artigianato, la loro storia e il loro legame con il territorio: dai prodotti più famosi fino a eccellenze meno note come la fisarmonica di Vercelli, il merletto di Ascoli Piceno o la carota novella di Ispica. 




Il made in Italy del resto è sempre più cliccato sul web: nel 2013 le ricerche su Google - fa sapere il colosso di Mountain view - sono cresciute del 12% rispetto al 2012. 
Ma i nostri giacimenti, fatti di filiere industriali e distretti, sono ancora poco presenti sul web: solo il 34% delle Pmi ha un proprio sito internet e solo il 13% lo utilizza per fare e-commerce.
 

Un portale e un percorso formativo per aiutare le Pmi
Oltre alle mostre digitali sul meglio del made in Italy l'idea del progetto è anche quello di far sì che le imprese, in particolare le piccole e medie, siano in grado di cogliere i benefici del web. da qui un portale dedicato (www.eccellenzeindigitale.it) e anche un percorso formativo online – realizzato da Google insieme alla Fondazione Symbola e con il coordinamento scientifico dell'Università Cà Foscari di Venezia - per fornire agli imprenditori idee e riferimenti pratici per utilizzare il web come mezzo per sviluppare il proprio business. Oltre a una lezione di Vint Cerf, oggi Chief Evangelist di Google e uno degli inventori di internet, la piattaforma propone contenuti che valorizzano prima di tutto le storie di quegli imprenditori artigiani che, scommettendo sulla rete, hanno consolidato la propria forza competitiva e proiettato la propria attività in uno scenario internazionale.

giovedì 27 febbraio 2014

Erwin Blumenfeld esposto nella mitica Galleria di Carla Sozzani a Milano

 

 

 

Carla Sozzani invita l'arte di Erwin Blumenfeld alla Galleria Corso Como 10, Milano



Da New York a Milano, una delle figure più influenti della fotografia di moda del ventesimo secolo.

La mostra relativa al suo periodo newyorkese lungo un ventennio, dal 1941 al 1960 é stata inaugurata circa una settimana fa alla Galleria Carla Sozzani di Corso Como, 10.





Già al primo sguardo non possono sfuggire ardite sperimentazioni che recano il segno di origini dada che qui superano il valore provocatorio per raggiungere apici insuperati di validità estetica. 




Un po' Tzara un po' Man Ray, non senza una forte componente pittorica nella scelta dei soggetti oltre che nella tecnica (la copertina di Vogue US che reinterpreta la "Ragazza col turbante" di Vermeer e quella di Harper's Bazaar che rivisita il "Bar des Folies-Bergère" di Manet), Blumenfeld interviene di peso, da una parte sullo scatto, reiterato ossessivamente fino all'ottenimento dell'inquadratura immaginata a priori, d'altra parte  sullo sviluppo, attraverso la solarizzazione in camera oscura, e ancora sulla stampa, attraverso il fotomontaggio e le diapositive a colori, realizzando ritratti dall'altissimo valore artistico, rimasti ad oggi insuperati anche dai bravissimi Testino, Avedon e Meijer.




La ricchezza dei richiami e delle suggestioni, ma soprattutto la modernità delle fotografie scattate e post-prodotte intorno agli anni Quaranta e Cinquanta continua a sorprendere.





Non molto dopo, il fotografo ex-pellicciaio mitteleuropeo, un po' tedesco, un po' olandese, un po' francese ed infine un po' statunitense, morirà a Roma, precisamente nel 1969, lasciando in eredità alla fotografia di moda, ora diventata troppo provocatrice, un nuovo canone estetico.





Concepita per il Musée Nicéphore di Chalon-sur-Saône, in Francia, la mostra di questo genio della fotografia di moda, curata da Nadia Blumenfeld Charbit, François Cheval e Ute Eskildsen presenta un  centinaio di stampe perfettamente restaurate nei colori, riviste originali e ritagli di pubblicazioni storiche.




La presentazione in una delle gallerie più conosciute di Milano, a cavallo tra progresso e classicismo non é casuale.


Erwin Blumenfeld. Blumenfeld Studio - 
New York 1941-1960

Fino al 30 marzo 2014

Galleria Carla Sozzani

Corso Como, 10

Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30. Mer - Gio fino alle 21

Ingresso libero

H&M lance son concept HOME en France !






Après le Royaume-Uni, la Suède et le Danemark, c'est en France que la marque H&M va proposer son concept Home

L'enseigne de prêt-à-porter se lance dans l'univers de la décoration avec des corners dédiés dans quelques magasins et un espace déco sur son site de vente en ligne prévu au printemps. 

Housses de couette, coussins, plaids, linge de table, tapis, bougies, accessoires de rangements seront bientôt accessibles en France grâce au site marchand de la marque suédoise.





A la fin du printemps, des corners dédiés à l'univers de la maison verront également le jour dans deux nouveaux magasins H&M
à Paris (115 avenue de France, 13e)  
à Mulhouse (39 rue du Sauvage). 

Le magasin parisien de la rue Lafayette (9e) accueillera dès le 13 mars un corner H&M Home Kids, consacré exclusivement à la décoration des chambres d'enfants. 




Le concept H&M Home s'articule autour de quatre univers : 
le salon, la chambre, la salle de bain et la cuisine. 
De même, les collections se déclinent selon les saisons suivantes : le printemps, l'été, l'automne et les fêtes de fin d'année. 


Couleurs et esprit bohème seront au rendez-vous chez H&M Home. (En photo : collection été 2014)

Au printemps, les collections H&M Home seront composées de pièces aux décors ethniques et graphiques, entre esprit bohème, romantisme et nature. Les prix oscillent entre 3,95 pour une housse de coussin et 7,95 euros pour un drap de bain.

martedì 25 febbraio 2014

OFR, ARTAZART, LO/A, le top pour les designers, les graphistes, les stylistes



A Paris les trois adresses indispensables pour refaire sa bibliothèque d'ouvrages d'art, de graphisme, de photos ou de mode sont...


Artazart sur le canal
On ne peut pas manquer Artazart. 
Sa façade orange vif annonce la couleur de l'originalité. C'est ici que, depuis treize ans, les amateurs de design graphique et d'art urbain trouvent leur bonheur. Les vendeurs spécialistes, toujours de bon conseil, savent attiser la curiosité. Côté shopping, on pioche volontiers dans la gamme colorée Freitag de sacs et pochettes pour iPad. Restez attentifs au calendrier des dédicaces, il y en a plusieurs fois par semaine.
Artazart, 83, quai de Valmy (Xe). Tél.: 01 40 40 24 00.

 

LO/A, library of arts, l'adresse dernier cri

Jeanne Holsteyn et Maxime Dubois, 30 ans chacun, tous deux issus du milieu de la mode, appartiennent à la génération des ultranumériques. 
Et pourtant, ils affectionnent le papier. Ils viennent d'ouvrir une librairie ­expérimentale. Les livres et les magazines internationaux ­(Ponytale, Der Greif, Marfa Journal) traitent majoritairement de photographie, d'architecture, de mode, de design et des courants culturels. Portés par leur passion commune pour la création underground, ils ont choisi de consacrer une exposition thématique aux racines de la culture hip-hop. 
Tels des documentalistes sourcilleux, ils sont allés dénicher des ouvrages rares des années 1970-1980, des vinyles piochés chez leur voisin Superfly Records et une sélection de films et vidéos rap, chez Potemkine, le spécialiste de DVD vintage. 
LO/A a naturellement trouvé sa place dans le Haut-Marais en pleine mutation, dans la rue des nouvelles galeries d'art contemporain et des magasins bio. «Ce n'est pas une rue passante. 
Mais nous avons une clientèle de quartier et de spécialistes», note Jeanne, grande blonde à lunettes carrées. 
L'espace très sobre, en bois clair, est modulable en galerie d'exposition ou en scène de happenings musicaux.
LO/A. 17, rue Notre-Dame-de-Nazareth (IIIe). Tél.: 09 83 75 91 08.
Ofr, le précurseur dans le domaine de la diffusion de livres pointus sur l'art.

Ofr, le pionnier

Marie Thumerelle et son frère Alexandre sont des précurseurs dans le domaine de la diffusion de livres pointus dans les domaines de l'art, de la photo et du graphisme. 
En 1998, ils avaient un corner chez Kiliwatch, l'année suivante, ils s'installaient rue Beaurepaire, près du canal Saint-Martin. 

Depuis 2007, Ofr (Open Free Ready) règne sur le square du Petit-Thouars, derrière la République. 
Toujours à la pointe des publications, des objets et accessoires de création, l'espace accueille aussi des expositions de photos et de graphisme, d'une durée d'une semaine seulement. 
Les vernissages concentrent la ­crème des bobos arty. Prochaines dates à retenir: le 3 mars The Gentle Woman et le 11 mars ­Nicolas Cléry-Melin.
Ofr, 20, rue Dupetit-Thouars (IIIe). Tél.: 01 42 45 72 88.

lunedì 17 febbraio 2014

Tendenza chic e urbana, lo zaino !!

 

Tendenza : lo zaino é il nuovo luxury must-have dell'estate 2014

Da Chanel a Pierre Hardy, da Marc by Marc Jacobs a Stella McCartney...

Le luxury bag dell'estate 2014 si trasformano in nuovissimi zaini dal design urbano e armonioso. 



Quest'estate i designer hanno captato la tendenza della strada per farne
le  must have irrinunciabile dello chic il piu chic !!!






Phillip Lim ha rielaborato la sua famosa borsa Pashli in un sorprendente zaino arancione




Stella McCartney che trasforma la sua  Falabella mettendo le catene su entrambe le spalle del sacchetto.



E un audace zaino graffiti di Chanel!

E ancora il luxe backpack di Jérôme Dreyfuss ...



La tendenza ormai è chiara: lo stile del viaggiatore urbano é il vincitore.