Guy Bourdin, Guido Mangold ,Thomas Ruff, Herbert List, Rudolf Koppitz,
Bert Stern
nella grande collettiva che, fino al 13 settembre 2009, celebra la fotografia della sensualità..
Introduzione alla collezione fotografica del Münchner Stadtmuseum di Monaco, Nude Visions mostra al visitatore 200 fotografie originali che percorrono la storia del nudo degli ultimi 150 anni.
Dopo i primi nudi "accademici", già attorno al 1870 si ricerca un nudo artistico: le modelle erano ritratte en plein air, di solito nelle campagne Italiane o del Nord Africa. Nel tardo XIX secolo, il Lebens reform-Bewegung ("Life Reform Movement") in Germania userà la fotografia come mezzo per consacrare la naturalezza della nudità. Con il 1900 i fotografi pittorialisti (movimento in voga dal 1885 al 1914 che voleva la fotografia come "copia" del dipinto) mirarono ad elevare il nudo a soggetto artistico.
La fotografia del 1920-1930 trova nuove composizioni armoniche utilizzando esposizioni multiple, la solarizzazione, le tecniche del collage, i contrasti del chiaro scuro e le prospettive: l'immagine del nudo viene distorta e frammentata.
Questi esperimenti continuano fino a dopo la seconda guerra mondiale, a fianco di una tendenza parallela che difende la fotografia "pura", il nudo naturale.
Quando agli inizi del XX secolo ad Hollywood viene coniata la nuova definizione di star, fa capolino la fotografia glamour, arrivando al 1960 quando il nudo viene consacrato dalla pubblicità.
La mostra affronta anche il nudo maschile che, contrariamente al nudo femminile, ha faticato maggiormente ad affermarsi.
Dopo il nudo nelle accademie d'arte e nel bodybuilding, con l'emancipazione omosessuale avvenuta durante la Repubblica di Weimar, che continuerà anche negli anni '60, si vedrà un crescente numero di artisti gay pubblicare più nudi maschili.
Nude Visions 150 Years Body Images in Photography
27 Maggio - 13 Settembre 2009
Münchner Stadtmuseum - Sammlung Fotografie St.-Jakobs-Platz 1, Munich http://www.stadtmuseum-online.de/