mercoledì 11 febbraio 2009

Guillaume Canet

Il est l'un des acteurs-réalisateurs les plus talentueux du cinéma français. A 35 ans, Guillaume Canet affiche un sacré palmarès, couronné par un César en 2007, celui du meilleur réalisateur pour son film Ne le dis à personne.
Et d'après le Figaro, ses gains 2007 étaient estimés à 1 600 000 euros, ce qui fait de lui le 6e acteur le mieux payé de France. Rien que ça!
C'est une rencontre avec Jean Rochefort, qui a la passion des chevaux comme lui, qui lui donne l'envie de faire de la comédie.
Il commence donc à étudier au cours Florent à Paris, faute d'avoir pu devenir jockey après un accident.

En 1996, il tourne dans son premier film: 17 ans et des poussières de Joël Santoni. Après cette première expérience, il gravira les marches de la gloire quatre à quatre. Acteur, réalisateur, metteur en scène pour le théâtre...
Côté coeurs, le bohneur est aussi au rendez-vous.
Il a été marié cinq ans à l'ancien mannequin allemand devenue actrice, Diane Kruger.
Il lui offre même son premier rôle au cinéma en 2002 dans son premier long-métrage en tant que réalisateur, Mon idole, avant qu'elle ne devienne une vedette internationale grâce au rôle d'Hélène dans le film Troie en 2004.

Et depuis plus d'un an, il file le parfait amour avec Marion Cotillard, rencontrée sur le tournage de Jeux d'Enfants en 2003.

Scarlett en Marilyn pour Dolce & Gabbana








Pour lancer ses cosmétiques, Dolce&Gabbana a assuré ses arrières en réquisitionnant l’une des actrices les plus influentes du moment.

Scarlett Johansson prête donc son image, et ses courbes, à la marque pour une promotion glamourissime.
Pin Up des temps modernes, c’est assurément le nouveau statut de Scarlett Johansson, parfait clone de Marilyn Monroe le temps d’un shooting photo à Londres.

Ce résultat ultra sensuel et very sexy, on le doit au photographe Solve Sundsbo, mais aussi au make-up de l’actrice.
Mise en plis fifties peroxydée, bouche en cœur rouge ardent et seins corsetés beiges rosés… Scarlett est une icône hollywoodienne comme on n’en fait plus.
«Sûre d’elle, magnifique et sympathique, elle est très Dolce&Gabbana» comme dirait le principal intéressé, Stefano Gabbana.
Le teint velouté, la peau de pêche et le regard lointain de la belle charmeront les badauds, tandis que les femmes jalouseront sa taille de guêpe et sa classe candide mais néanmoins fatale qu’elle avait affiché auparavant dans la campagne printemps-été 2007 de Louis Vuitton.

lunedì 9 febbraio 2009

"La petite danseuse de 14 ans" di Degas


Nel saggio che Paul Valèry dedica a Edgar Degas afferma:
C’era in Degas una curiosa sensibilità per la mimica. D’altronde, le ballerine che ha dipinto, le ha colte in atteggiamenti professionali significativi, il che gli ha permesso di rinnovare la visione dei corpi e di analizzare un gran numero di pose di cui i pittori prima di lui non si erano mai occupati.
Abbandonò le belle donne mollemente adagiate, le veneri delizione e le odalische; non cercò di sistemare su un letto qualche oscena e sovrana Olimpia [...]. Si accanì invece di ricostruire l’animale femminile specializzato, schiavo della danza; e quei corpi, più o meno deformati, ai quali fa assumere posizioni assai instabili per la loro articolata struttura [...], fanno pensare che tutto il sistema meccanico di un essere vivente può fare smorfie come un volto
”.
Con queste poche righe dello scrittore francese Valèry possiamo capire in modo esaustivo la ricerca quasi maniacale di Degas sul tema della danza e delle ballerine.
Le ritrasse in numerosissime pose: leggere sul palco come in “Ballerine in scena”, nello sforzo degli esercizi come in “Ballerine alla sbarra”, rilassate negli spogliatoi, dietro le quinte come in “Ballerine fra le quinte”.
Ma a differenza di altri artisti precedenti che ritraevano i danzatori in pose perfette ed eleganti, le ballerine di Degas, pur non mancando di grazia e di armonia, raccontano di un mondo fatto di duro lavoro, sacrificio e studio.
Di rado Degas rappresenta il balletto nei suoi momenti spettacolari.
L’artista francese predilige la descrizione delle fasi di preparazione, dove spesso coglie l’occasione per smascherare i limiti fisici delle danzatrici, trovando una nuova forma di bellezza più naturale e umana.
Sono davvero tante le opere di questo autore dedicate al mondo della danza.
Tantissimi dipinti di ballerine che Degas inizia ad affrontare, per la prima volta, in un olio su tela del 1868 dal titolo “L’Orchestra dell’Opéra”, che ritrae i musicisti del teatro lasciando intravedere, nella parte superiore, un movimento di balletto.
Bisogna ricordare che Degas sviluppò il tema della danza non solamente tramite dipinti e disegni. Infatti non si può non citare “”, una scultura in cera e stoffa che ritrae la giovane Marie Van Goethem.
Il realismo eccessivo, con l’aggiunta delle stoffe per il tutù e il corpetto, le scarpe in raso e il fiocco tra i capelli fatti con una parrucca nera, oltre alla estrema tensione e conformazione del corpo e del viso, suscitarono molto clamore alla prima esposizione nel 1881.
È proprio da questa descrizione della scultura intitolata “” che annunciamo una straordinaria aggiudicazione, avvenuta il 3 febbraio presso la sede londinese di Sotheby’s.
Questa bellissima ballerina scolpita dall’artista impressionista francese è stata presentata al pubblico in sala per una stima compresa tra i 9 e i 12 milioni di sterline e ha ottenuto una quotazione record di 13.3 milioni di pounds (pari a 19.2 milioni di dollari). Un risultato che lascia entrare un pò di speranza nel mercato dell’arte 2009, visto che ha superato il precedente record di Degas relativo ad una sua scultura (“”, battuta dalla Sotheby’s di New York nel novembre del 1999 per 12.4 milioni di dollari).La versione messa in asta ieri sera da Sotheby’s a Londra è una delle rare sculture in bronzo create da Degas che raffigura una giovane ballerina, immagine che il celebre maestro francese ha dipinto in numerosi quadri.
La figura della ragazzina, realizzata tra il 1879 e il 1881, fu originariamente modellata in cera per poi essere fusa in bronzo nel 1922, dopo la morte di Degas avvenuta nel 1917.
La scultura che offrirà Sotheby’s è una delle poche opere in bronzo di Degas ancora in mani private.
” è stata messa in vendita da Sir John Madejski, il milionario presidente del Reading Football Club e uomo generoso nel contribuire alla trasformazione di molte istituzioni culturali nel Regno Unito.
Il signor Madejski aveva acquistato questa particolare versione della statua per 5 milioni di sterline nel febbraio 2004 presso la Sotheby’s di Londra.
Questa fu l’ultima volta che una “Petit danseuse” apparì in asta e da allora si potè ammirare solamente presso una mostra organizzata alla Royal Academy of Arts.

La crisi anche a Sotheby's


Tutti gli economisti aspettavano con trepidazione la Contemporary Art Evening di Sotheby’s a Londra, per vedere se il mercato del contemporaneo avesse ancora un suo piccolo momento di gloria per “sconfiggere” la grande crisi che ha investito il settore.

Purtroppo il “miracolo” non è avvenuto.

Non si può affermare che l’asta londinese del 5 febbraio sia andata del tutto male.

Con un risultato totale di 17.879.250 sterline e 25 lotti venduti su 27, la conclusione non è stata tragica.

Ma quanta amarezza nel vedere un catalogo composto da pochi pezzi e per di più proposti al pubblico in sala a stime molto basse.

Piuttosto scarsi i risultati della Pop Art: un è rimasto invenduto, mentre un ritratto di Mick Jagger eseguito nel 1975 da è stato aggiudicato a 797.250 sterline.

Per quanto riguarda i grandi artisti del contemporaneo, e non hanno ottenuto performance meravigliose, ma almeno sono stati venduti.I

l primo a 2.841.250 sterline contro una stima di 2,2-3,2 milioni, il secondo da una stima di 250-350 mila è stata battuto per 361.250 sterline.

Discreti i risultati degli italiani.

Il lotto 4 di , da una valutazione iniziale di 250-350 mila pounds, è stato venduto per 241.250.

Mentre un da una stima di 350-450 mila sterline, è riuscito a raggiungere un’aggiudicazione di 505.250 sterline.Ma quello che doveva essere il protagonista della Contemporary Art Evening di Sotheby’s era il .

Andato venduto, ma con un risultato al di sotto della stima e lontano dalle quotazioni degli anni precedenti.

La bellissima opera intitolata “Concetto Spaziale” del 1961, che è stata presentata al pubblico in sala con una stima di 5-7 milioni di sterline , è stata venduta per soli 4.409.250 pounds.

Nel 1961 Fontana venne invitato a partecipare all’esposizione “Arte e Contemplazione” organizzata al Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi a Venezia.

Nel capoluogo veneto, mentre lavorava alla preparazione della mostra, il maestro fu ispirato dal luogo e concepì una serie di circa venti Venezie di grande effetto poetico.

Tra i lavori più straordinari mai concepiti e di eccezionale esecuzione, questo “Concetto Spaziale” gode di una posizione di rilievo nella produzione artistica di Fontana.

Proveniente da una collezione privata italiana, il dipinto fu acquistato direttamente dall’artista nel 1961. Conservato nella stessa raccolta per quasi 50 anni, questo capolavoro è quasi sconosciuto al pubblico.

Proprio per questo motivo quello che ha proposto Sotheby’s è un vero evento storico per il mercato dell’arte.“Concetto Spaziale” è una tela ad olio e resine con un effetto molto materico in omaggio alle architetture della città lagunare e con una cromaticità che spazia dal bianco all’oro in relazioni alle luci e ai giochi d’acqua dei canali.

Fontana utilizzava l’oro solo per le occasioni più speciali, enfatizzandone il simbolismo: qui diventa protagonista dell’opera, evocando i più celebri simboli di Venezia, dal leone alato dorato di San Marco ai mosaici degli interni della Basilica di San Marco.

Nel 1962 questo capolavoro di venne inserito nella mostra organizzata alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, “Strutture e Stile. Pitture e Sculture di 42 Artisti d’Europa, America e Giappone”.

La serie delle Venezie rimane tra i cicli più celebri dell’artista; opere di questa serie si possono osservare presso il Ludwing Museum di Colonia, nella collezione Thyssen-Bornemisza e alla Fondazione .

les petites parisiennes de Kiraz














































Le Cosmopolitan

La trentaine pimpante et sexy, Carrie Bradshaw a remis sur le tapis le Cosmopolitan.
Résultat ?

Ringard il y a peu, le cocktail revient en Guest Star dans tous les bars.

Loin derrière les Etats-Unis qui ne comptent plus ses fans, Paris (re)découvre une tendance lourde : la cocktailmania.

Qui s'empare des adresses les plus trendys, d'une micro-société toujours avide de nouveaux codes. Un succès justifié parce que le cocktail, c'est la fête !


Et parce que de l'autre côté du bar, c'est y voir un nouveau terrain de jeux, d'essais et de créativité.


Comme un Thierry Marx ou Ferran Adria en gastronomie, les barmen les plus doués veulent nous émoustiller à leur tour à coup de nouvelles textures et sensations gustatives.

Premier rendez vous à Paris



Ambiance retro tamisée au Chacha Club

A la fois restaurant, fumoir, bar, dancing, le Chacha Club propose toutes les ambiances.

Dernier né de la nuit parisienne, on y apprécie la carte du restaurant aux accents italiens, les lumières tamisées et son décor néo-baroque.
Adresse : Chacha Club 47 rue Berger 75001 Paris
Téléphone : 01 58 62 56 25
Tarifs : A la carte environ 80 €
Sur le web : http://www.chachaclub.fr/







Pour le gourmands chic


Bar à chocolat Mauboussin

Bar à chocolat Mauboussin sur les Champs-Elysées

© Paris Galant - Ed.Fizzi © Bar à chocolat Mauboussin

Dans cette boutique des Champs-Elysées, pas de doute le chocolat est définitivement aphrodisiaque.

A boire ou à croquer, la maison Mauboussin dédie son 3e étage très contemporain au chocolat et cacao sous toutes ses formes.
Adresse : Mauboussin 66 avenue des Champs-Elysées 75008 Paris
Téléphone : 01 42 56 03 42
Tarifs : Environ 40 € pour deux
Sur le web : http://www.mauboussin.com/







A Paris un bar à champagne très glamour


Flûte l'Etoile, bar à champagne

Flûte l'Etoile, un bar à dégustation uniquement dédié au champagne.

© Paris Galant - Ed.Fizzi © Flûte l'Etoile


Des bulles, des bulles, des bulles...
A quelques pas de l'Arc de Triomphe, découvrez un lieu unique entièrement dédié à la dégustation du champagne. Un concept new-yorkais décliné à Paris pour les amateurs de bulles, de champagnes blancs ou rosés. Si la liste des champagnes présente à la carte est impressionnante, les cocktails de la maison valent également le détour...
Adresse : Flute l'Etoile 19 rue de l'Etoile 75017 Paris
Téléphone : 01 45 72 10 14
Tarifs : Prix pour 2 à la carte environ 150 €
Sur le web : http://www.flutebar.com/en/index.php?page=etoile-paris/







domenica 8 febbraio 2009

La bella Gwyneth si dà alla cucina


Gwyneth ama la buona cucina, purché sia esclusivamente "vegana" ( é compatibile?), ha uno stile di vita sano, fatto di lunghe passeggiate in campagna e tanto, tanto yoga.

Perciò non é sorprendente sapere che, dopo il dvd con tutti gli esercizi per restare in forma, Gwyneth Paltrow si sia anche improvvisata “scrittrice culinaria”.

Tra i suoi progetti imminenti, infatti, c’è la realizzazione di una raccolta di ricette di famiglia, in cui sottolineare l’importanza dello stare insieme nel momento dei pasti.

Il libro è dedicato a suo padre (il regista Bruce Paltrow morto nel 2002) e s’intitolerà My Father's Daughter.

L’attrice ha già firmato l’accordo con la casa editrice Janklow & Nesbit e l’uscita è prevista per autunno 2010.

Il libro diventa automatico (a Milano)


Che buona idea!..Librerie chiuse? No problem.

Nelle stazioni metropolitane di Milano è arrivato Time Book, il distributore automatico di libri, diffusissimo a Parigi.

Si digita il numero relativo al libro scelto, s'introducono i soldi, si ritira l'acquisto dallo sportellino. Prezzo medio per ogni libro: 13 euro (con sconto del 10 per cento sul prezzo).

Ogni distributore permette una scelta fra 23 titoli, selezionati fra best seller e classici.

Mary Ellen Mark, fotografa







un bel libro da sfogliare..



Seen Behind the Scene di Mary Ellen Mark,



Phaidon Press Limited, 2009, pag. 264, 49,95 euro.






Mary Ellen Mark: 40 anni di fotografia sul set.



Immagini posate e scatti rubati della fotografa di Philadelphia che ha fatto del dietro le quinte del cinema il suo soggetto di lavoro.

martedì 3 febbraio 2009

ancora uno..


daniela wurdack: un altro blog..

daniela wurdack: un altro blog..

un altro blog..

foto magnifiche, simpatiche, spiritose, ...
un blog geniale!!













http://www.styleandthecity.com/street-style-paris-fashion-week/