Nel saggio che Paul Valèry dedica a Edgar Degas afferma:
“C’era in Degas una curiosa sensibilità per la mimica. D’altronde, le ballerine che ha dipinto, le ha colte in atteggiamenti professionali significativi, il che gli ha permesso di rinnovare la visione dei corpi e di analizzare un gran numero di pose di cui i pittori prima di lui non si erano mai occupati.
Abbandonò le belle donne mollemente adagiate, le veneri delizione e le odalische; non cercò di sistemare su un letto qualche oscena e sovrana Olimpia [...]. Si accanì invece di ricostruire l’animale femminile specializzato, schiavo della danza; e quei corpi, più o meno deformati, ai quali fa assumere posizioni assai instabili per la loro articolata struttura [...], fanno pensare che tutto il sistema meccanico di un essere vivente può fare smorfie come un volto”.
Con queste poche righe dello scrittore francese Valèry possiamo capire in modo esaustivo la ricerca quasi maniacale di Degas sul tema della danza e delle ballerine.
Le ritrasse in numerosissime pose: leggere sul palco come in “Ballerine in scena”, nello sforzo degli esercizi come in “Ballerine alla sbarra”, rilassate negli spogliatoi, dietro le quinte come in “Ballerine fra le quinte”.
Ma a differenza di altri artisti precedenti che ritraevano i danzatori in pose perfette ed eleganti, le ballerine di Degas, pur non mancando di grazia e di armonia, raccontano di un mondo fatto di duro lavoro, sacrificio e studio.
Di rado Degas rappresenta il balletto nei suoi momenti spettacolari.
L’artista francese predilige la descrizione delle fasi di preparazione, dove spesso coglie l’occasione per smascherare i limiti fisici delle danzatrici, trovando una nuova forma di bellezza più naturale e umana.
Sono davvero tante le opere di questo autore dedicate al mondo della danza.
Tantissimi dipinti di ballerine che Degas inizia ad affrontare, per la prima volta, in un olio su tela del 1868 dal titolo “L’Orchestra dell’Opéra”, che ritrae i musicisti del teatro lasciando intravedere, nella parte superiore, un movimento di balletto.
Bisogna ricordare che Degas sviluppò il tema della danza non solamente tramite dipinti e disegni. Infatti non si può non citare “Petite Danseuse de Quatorze Ans”, una scultura in cera e stoffa che ritrae la giovane Marie Van Goethem.
Il realismo eccessivo, con l’aggiunta delle stoffe per il tutù e il corpetto, le scarpe in raso e il fiocco tra i capelli fatti con una parrucca nera, oltre alla estrema tensione e conformazione del corpo e del viso, suscitarono molto clamore alla prima esposizione nel 1881.
È proprio da questa descrizione della scultura intitolata “Petite Danseuse de Quatorze Ans” che annunciamo una straordinaria aggiudicazione, avvenuta il 3 febbraio presso la sede londinese di Sotheby’s.
Questa bellissima ballerina scolpita dall’artista impressionista francese Edgar Degas è stata presentata al pubblico in sala per una stima compresa tra i 9 e i 12 milioni di sterline e ha ottenuto una quotazione record di 13.3 milioni di pounds (pari a 19.2 milioni di dollari). Un risultato che lascia entrare un pò di speranza nel mercato dell’arte 2009, visto che ha superato il precedente record di Degas relativo ad una sua scultura (“Petite Danseuse de Quatorze Ans”, battuta dalla Sotheby’s di New York nel novembre del 1999 per 12.4 milioni di dollari).La versione messa in asta ieri sera da Sotheby’s a Londra è una delle rare sculture in bronzo create da Degas che raffigura una giovane ballerina, immagine che il celebre maestro francese ha dipinto in numerosi quadri.
La figura della ragazzina, realizzata tra il 1879 e il 1881, fu originariamente modellata in cera per poi essere fusa in bronzo nel 1922, dopo la morte di Degas avvenuta nel 1917.
La scultura che offrirà Sotheby’s è una delle poche opere in bronzo di Degas ancora in mani private.
“Petite Danseuse de Quatorze Ans” è stata messa in vendita da Sir John Madejski, il milionario presidente del Reading Football Club e uomo generoso nel contribuire alla trasformazione di molte istituzioni culturali nel Regno Unito.
Il signor Madejski aveva acquistato questa particolare versione della statua per 5 milioni di sterline nel febbraio 2004 presso la Sotheby’s di Londra.
Questa fu l’ultima volta che una “Petit danseuse” apparì in asta e da allora si potè ammirare solamente presso una mostra organizzata alla Royal Academy of Arts.
“C’era in Degas una curiosa sensibilità per la mimica. D’altronde, le ballerine che ha dipinto, le ha colte in atteggiamenti professionali significativi, il che gli ha permesso di rinnovare la visione dei corpi e di analizzare un gran numero di pose di cui i pittori prima di lui non si erano mai occupati.
Abbandonò le belle donne mollemente adagiate, le veneri delizione e le odalische; non cercò di sistemare su un letto qualche oscena e sovrana Olimpia [...]. Si accanì invece di ricostruire l’animale femminile specializzato, schiavo della danza; e quei corpi, più o meno deformati, ai quali fa assumere posizioni assai instabili per la loro articolata struttura [...], fanno pensare che tutto il sistema meccanico di un essere vivente può fare smorfie come un volto”.
Con queste poche righe dello scrittore francese Valèry possiamo capire in modo esaustivo la ricerca quasi maniacale di Degas sul tema della danza e delle ballerine.
Le ritrasse in numerosissime pose: leggere sul palco come in “Ballerine in scena”, nello sforzo degli esercizi come in “Ballerine alla sbarra”, rilassate negli spogliatoi, dietro le quinte come in “Ballerine fra le quinte”.
Ma a differenza di altri artisti precedenti che ritraevano i danzatori in pose perfette ed eleganti, le ballerine di Degas, pur non mancando di grazia e di armonia, raccontano di un mondo fatto di duro lavoro, sacrificio e studio.
Di rado Degas rappresenta il balletto nei suoi momenti spettacolari.
L’artista francese predilige la descrizione delle fasi di preparazione, dove spesso coglie l’occasione per smascherare i limiti fisici delle danzatrici, trovando una nuova forma di bellezza più naturale e umana.
Sono davvero tante le opere di questo autore dedicate al mondo della danza.
Tantissimi dipinti di ballerine che Degas inizia ad affrontare, per la prima volta, in un olio su tela del 1868 dal titolo “L’Orchestra dell’Opéra”, che ritrae i musicisti del teatro lasciando intravedere, nella parte superiore, un movimento di balletto.
Bisogna ricordare che Degas sviluppò il tema della danza non solamente tramite dipinti e disegni. Infatti non si può non citare “Petite Danseuse de Quatorze Ans”, una scultura in cera e stoffa che ritrae la giovane Marie Van Goethem.
Il realismo eccessivo, con l’aggiunta delle stoffe per il tutù e il corpetto, le scarpe in raso e il fiocco tra i capelli fatti con una parrucca nera, oltre alla estrema tensione e conformazione del corpo e del viso, suscitarono molto clamore alla prima esposizione nel 1881.
È proprio da questa descrizione della scultura intitolata “Petite Danseuse de Quatorze Ans” che annunciamo una straordinaria aggiudicazione, avvenuta il 3 febbraio presso la sede londinese di Sotheby’s.
Questa bellissima ballerina scolpita dall’artista impressionista francese Edgar Degas è stata presentata al pubblico in sala per una stima compresa tra i 9 e i 12 milioni di sterline e ha ottenuto una quotazione record di 13.3 milioni di pounds (pari a 19.2 milioni di dollari). Un risultato che lascia entrare un pò di speranza nel mercato dell’arte 2009, visto che ha superato il precedente record di Degas relativo ad una sua scultura (“Petite Danseuse de Quatorze Ans”, battuta dalla Sotheby’s di New York nel novembre del 1999 per 12.4 milioni di dollari).La versione messa in asta ieri sera da Sotheby’s a Londra è una delle rare sculture in bronzo create da Degas che raffigura una giovane ballerina, immagine che il celebre maestro francese ha dipinto in numerosi quadri.
La figura della ragazzina, realizzata tra il 1879 e il 1881, fu originariamente modellata in cera per poi essere fusa in bronzo nel 1922, dopo la morte di Degas avvenuta nel 1917.
La scultura che offrirà Sotheby’s è una delle poche opere in bronzo di Degas ancora in mani private.
“Petite Danseuse de Quatorze Ans” è stata messa in vendita da Sir John Madejski, il milionario presidente del Reading Football Club e uomo generoso nel contribuire alla trasformazione di molte istituzioni culturali nel Regno Unito.
Il signor Madejski aveva acquistato questa particolare versione della statua per 5 milioni di sterline nel febbraio 2004 presso la Sotheby’s di Londra.
Questa fu l’ultima volta che una “Petit danseuse” apparì in asta e da allora si potè ammirare solamente presso una mostra organizzata alla Royal Academy of Arts.