Amo il quartiere Brera, è il quartiere dei miei studi all'Accademia di Belle Arti, dei pomeriggi passati nei caffé con amici e compagni di corso.
Mi piace sempre anche se ho la nostalgia delle stradine e dei bar dell'epoca, più autentici e conviviali.
Il quartiere di Brera, oggi cuore artistico e commerciale di Milano, ha avuto un passato legato a bordelli e malaffare.
Intorno all’Accademia di Belle Arti, fondata nel 1776, convivevano artisti, studenti e prostitute, con case chiuse disseminate nelle viuzze laterali.
Fino al 1958, anno della legge Merlin, la zona fu considerata il quartiere a luci rosse del centro storico.
Le osterie e le locande alimentavano la fama di luogo popolare e poco sicuro, con degrado e criminalità.
Negli anni Settanta con l’arrivo delle gallerie d’arte, degli studenti dell'accademia di Belle Arti, dei primi negozi di antiquariato, il quartiere subisce una trasformazione.
Oggi Brera è sinonimo di eleganza, con boutique, bar e ristoranti di moda e immobili tra i più costosi di Milano.
Il passato malfamato resta solo nella memoria storica, dando un pizzico di originalità a questo quartiere emblematico.

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