giovedì 11 marzo 2021

La Villa Medici a Roma, un po' di Francia nella città eterna


Fondata da Colbert nel 1666, l’Accademia di Francia a Roma svolge da sempre un ruolo decisivo nella vita culturale romana ed europea.

  La creazione dell’Accademia di Francia a Roma coincide con la politica dei grandi lavori pubblici iniziata alla fine del XVII secolo da Louis XIV, grazie alla quale furono trasformati il Louvre, le Tuileries e Versailles.

Creata nel 1666 da Jean-Baptiste Colbert Gian Lorenzo Bernini, l’Accademia accoglieva i vincitori del Prix de Rome e i borsisti protetti dai grandi nobili francesi.

I giovani artisti nominati dal re, avevano la possibilità di perfezionare la loro formazione grazie al contatto con Roma e l’Italia.

I borsisti in residenza erano sottoposti a una disciplina rigorosa e dovevano dedicare il loro soggiorno alla realizzazione di copie di opere antiche e rinascimentali da portare in Francia.

Ai pittori e agli scultori si aggiungono nel 1720 gli architetti.


Prima di trovare la sua collocazione definitiva a Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma ha avuto diverse sedi: dalla modesta abitazione vicino a Sant’Onofrio sul Gianicolo, fu trasferita a Palazzo Caffarelli (1673), poi a Palazzo Capranica (1684) e, infine, a Palazzo Mancini (1725), in via del Corso.

In questo periodo l’Accademia di Francia accoglie borsisti dai nomi illustri, quali Boucher, Subleyras, Fragonard, David, Robert e Houdon.

Durante la Rivoluzione Francese la carica di direttore è soppressa, Palazzo Mancini è saccheggiato dai contro-rivoluzionari romani nel febbraio 1793.

Alcuni borsisti fuggono a Napoli e a Firenze.

In seguito a questi avvenimenti l’Accademia di Francia a Roma è soppressa, per essere poi nuovamente istituita nel 1795 dal Direttorio.

Occorreva assolutamente trovare una nuova sede e il 18 maggio 1803, la Francia e la Corte d’Etruria decidono di lasciare Palazzo Mancini e di stabilirsi a Villa Medici.

Cambiando residenza, l’Accademia di Francia a Roma cambia il suo statuto.

Essendo passata sotto la tutela dall’Institut de France, il concorso d’ingresso, il “Prix de Rome”, è organizzato dall’Académie des Beaux Arts.

Da quel momento i musicisti entrano all’Accademia di Francia, con la creazione del “premio di composizione” nel 1803.

Gli incisori si aggiungono nel 1804, quando fu istituito il premio biennale per l’incisione a bulino, senza acquaforte, su lastra metallica, e quello quadriennale per l’incisione su medaglia e su pietra fine, nel 1807. 

Entrambe le discipline furono introdotte per celebrare le vittorie di Napoleone.

Dal 1835 al 1841, Jean-Auguste-Dominique Ingres ricoprì il ruolo di direttore della Villa. 

Tradizionalmente i direttori sono scelti tra gli ex borsisti, anche se questa regola ha conosciuto delle eccezioni, come nel caso di Carolus-Duran.

Durante tutto il XIX secolo l’Accademia ha ospitato borsisti celebri come Victor Baltard, l’architetto di Les Halles a Parigi, Charles Garnier, dell’omonima Opéra Garnier, compositori come BerliozBizetGounod e Debussy, scultori come Carpeaux e David d’Angers. Fu all’inizio del XX secolo, con Lili Boulanger (“Grand Prix de Rome” in composizione musicale nel 1913) e Odette Pauvert (“Grand Prix de Rome” in pittura nel 1925), che le donne fecero il loro ingresso in Accademia.

In seguito, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Villa è requisita da Mussolini e l’Accademia si trasferisce temporaneamente a Nizza e poi a Fontainebleau.

Nel 1961 André Malraux nomina il pittore Balthus direttore della Villa: la volontà congiunta di queste due personalità permette una profonda riforma dell’Accademia. Balthus intraprende un importante restauro dell’edificio e organizza delle manifestazioni per aprire la Villa ai romani. Questo nuovo approccio è ratificato con un decreto del 1971, che sancisce l’autonomia dell’Académie des Beaux Arts.

La durata del soggiorno passa da quattro a due anni al massimo, e gli scrittori, i cineasti, i fotografi, gli scenografi, i restauratori di opere d’arte e gli storici dell’arte si aggiungono ai borsisti, il cui numero passa da 12 a 25.

L’Accademia di Francia a Roma oggi, partecipa a scambi culturali ed artistici, organizza mostre, concerti, convegni e seminari su temi relativi alle arti, alle lettere e alla loro storia.

Concepita dal decreto del 1971 come luogo ideale di incontri italo-francesi, Villa Medici riveste un ruolo decisivo nella vita culturale romana ed europea.

Posizionata sulla collina del Pincio a Roma, a due passi da Piazza di Spagna, Villa Medici è facilmente raggiungibile dal centro di Roma.

Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Viale Trinità dei Monti, Roma

T.   +39 06 67611     M.   standard@villamedici.it

Il giardino di Villa Medici, che si estende per più di 7 ettari da Nord a Sud, conserva ancora oggi in gran parte l’aspetto del XVI secolo. 


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