Due occhi perennemente sbarrati, affogati nel mascara.
Taglio corto/leccatissimo, da bambino in assetto da primo giorno di scuola.
E un fisico androgino – ovvero la risposta pelle & ossa alla pin-up in voga fino a qualche minuto prima –, perfetto per intepretare gli orli arrampicati della Swinging London.
Come i Beatles, la Mini Cooper e Mary Quant, Twiggy era l’(anti)icona dei favolosi Sixties: “anti” perché era piatta come una tavola da surf, si rosicchiava famelicamente le unghie e aveva sacrificato la criniera d’ordinanza (vedi alla voce Jean Shrimpton) sotto le forbici del parrucchiere delle star, Leonard Lewis of Mayfair.
Nella sua acerba magrezza, Miss Ramoscello è stata la Kate Moss del periodo Mod, la ragazzina che ingigantiva le sopracciglia inferiori a colpi di make up (megatrend del prossimo inverno) con un fotogenico e copiatissimo effetto Bambi.
Il che spiega come mai Londra si prepari a festeggiare con rispetto reverenziale il suo 60° compleanno (19 settembre) attraverso un’importante mostra fotografica alla National Portrait Gallery e un libro già must-have. Un successo intenso ma volutamente breve, il suo. Dopo aver inaugurato – a 16 anni e 41 chilogrammi – l’Era delle top model (ma solo sui set fotografici: , ha spiegato in seguito), essere stata eletta dal Daily Express “il viso del 1966” e aver ispirato una Barbie a sua immagine e somiglianza, la modella “grissino” Leslie Hornby si ritirò con stoica lungimiranza dopo quattro anni di trionfi, . Certo, avrebbe potuto permettersi di dormire sugli allori del suo robusto (quello sì!) conto in banca, autopensionandosi su un atollo della Polinesia. Ma – buon Segno non mente –, da instancabile Vergine si è reinventata non una bensì cinque carriere.
Come attrice, innanzitutto (dal suo debutto, avvenuto nel 1971 e consacrato da due Golden Globes, ha intepretato una ventina di film). E poi nelle vesti di cantante (nell’ultimo cd, uscito proprio oggi, si misura impavidamente con i grandi della musica, da Richard Rodgers a Cole Porter), autrice di libri in cui ci svela i segreti della sua straordinaria manutenzione personale, convincente testimonial, nonché stilista di abiti e lenzuola. Eppure, a differenza di Kate Moss, Twiggy ha avuto una vita tutt’altro che spericolata. Zero droghe () e molta fedeltà (dal 1988 è sposata felicemente con l’attore Leigh Lawson, conosciuto sul set del film Madame Sousatzka). Di fronte a certe attualissime carriere, messe letteralmente a nudo dal documentario di Lorella Zanardo Il corpo delle donne, non viene forse da rimpiangere la limpida ingenuità di quello sguardo sbalordito?
Buon compleanno, Twiggy!
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