mercoledì 11 giugno 2008

Il festival internazionale rosa

E’ in arrivo in Italia il Lady Fest, festival internazionale interamente ‘al femminile’ che attraverserà a breve Roma e Pavia, giunto al suo ottavo compleanno.
Avete mai sentito parlare del Lady Fest?
Il virus rosa sta per attraversare alcune città italiane, con un bastimento carico di eventi e meraviglie da non perdere.
Si tratta di un festival indipendente e auto-prodotto di musica, arti visuali e workshop ‘al femminile’, organizzato da donne per un pubblico misto.
Nato a Olympia, negli States, ha attraversato, dal 2000 ad oggi, tantissime città nel mondo, creando e promuovendo occasioni di incontro e scambio tra donne, attiviste e artiste internazionali, tra cui musiciste, fotografe, pittrici e perfomer.
Amsterdam, Berlino, Londra, San Francisco, Los Angeles, Madrid e Toronto sono solo alcune delle città che sono state attraversate dall’evento al quale hanno partecipato artiste esordienti, o legate ad una scena indipendente, così come nomi più noti del panorama musicale oltre oceano come Sarah Dougher, Sleater-Kinney, Cat Power e Neko Case.
Tutti gli eventi sono contraddistinti da momenti differenti di confronto e scambio tra donne, workshop e incontri focalizzati su questioni di ‘genere’, con l’intento di promuovere percorsi di lotta contro i diversi aspetti di una cultura sessista e razzista che ancora attraversa le realtà sociali di tutto il mondo.
Il Lady Fest è in arrivo a con un ‘pre’ a Roma, l’11 luglio allo Strike (via Umberto Partini, 21), in vista di quello organizzato a Pavia, per settembre di quest’anno (le artiste interessate a partecipare possono trovare l’application form su http://www.myspace.com/ladyfestpavia2008) e di un’altra data romana, fra circa un anno.
Il tema scelto dal collettivo capitolino, che si declinerà in una serie di appuntamenti attraverso la città (centri sociali, librerie, negozi al femminile, enoteche), è ‘corpi rigorosamente non biologici’, poiché ‘l’appartenenza di genere così come il percepirsi donna’ - come afferma una delle organizzatrici del festival - ‘non è determinato dal sesso biologico’.
Il primo evento romano è all’insegna della musica ma prevede un appuntamento speciale, con l’artista francese Kakosonia (www.myspace.com/kacosonia) che presenterà un workshop di Drag King (alle ore 19) per imparare a vestirsi ‘da maschio’ e a performare ‘attraversando i generi’, e il suo divertissimo show, già portato allo scorso Lady Fest di Madrid e attualmente in scena a Berlino (dove l’artista vive).
Seguirà un variegato dj set di musica elettronica, da mezzanotte fino all’alba, animato da alcune dj capitoline come EvavsEva, Maru e Pornod’Iva e supportato dai visual di Vivel e Rednikita. Durante tutta la serata saranno esposte mostre fotografiche come quella di Claudia Pajewsky (http://www.claudiapajewski.com/) e istallazioni a sorpresa.

La nueva Valencia

Il risveglio culturale e artistico che sta vivendo Valencia da qualche anno, dà filo da torcere a Barcellona riguardo al primato della città spagnola più vivace.
Balcone sulle Baleari e città glamour orgoglio della "Comunitat Valenciana", regala archittetture avveniristiche e un centro storico pieno di palme. Il WTO - World Tourism Organization ha conferito recentemente a Valencia il premio ‘Ulysses’ per la sua innovativa politica turistica.
La nueva Valencia ha iniziato la sua trasformazione quasi dieci anni fa e ha raggiunto il suo culmine con il turbinio dell'America's Cup l'estate scorsa.
Ora si ricomincia, e la città riparte di slancio per stupirci ancora per esempio con il Festival del Mediterraneo (dal 24 maggio al 16 giugno 2008), le sue opere e musei d'avangurdia e un litorale con lunghissime spiagge di sabbia fina dal sapore mediterraneo.
Nonostante la sua storia, Valencia è modernità e il primo approccio con la città non può non essere la straordinaria Ciudad de Las Artes y la Ciencias, tra giochi d'acqua e giardini, frutto della fantasia di Santiago Calatrava e Felix Candela: un grande complesso culturale dove si scopre l'arte, la musica e la scienza.
Spicca l'Hemisferic, con il suo cinema planetario e il tecnologico Museo delle Scienze, il Parco Oceanografico (dedicato al mondo sottomarino) e l'Umbracle, una serra dove si può passeggiare tra le piante tropicali, per poi arrivare al culmine al Palau de les Arts, uno dei più grandi teatri musicali d'Europa.
L'itinerario del terzo Millennio, da fare rigorosamente a piedi, conduce anche al Palau de la Musica, recinto con vetrate di grande originalità che si affaccia sui giardini del Turia, polmone verde della città.
I giardini percorrono ed abbracciano Valencia e sono attraversati da numerosi ponti di archittettura classica, moderna e contemporanea, da non perdere anche il parco de Cabecera che ricrea il paesaggio origianale del fiume Turia.
Lasciando la modernità attraverso le porte medievali Torres de Quart e Torres de Serranos, ci si affaccia nella zona antica tra Calle de Roteros, Plaza de la Reina e Plaza del Carmen.
Lungo il cammino si incontra la Borsa dei Mercanti, capolavoro del Gotico Spagnolo (Patrimonio Unesco), e la cattedrale dai tratti rinascimentali e barocchi.
Maestose le facciate borghesi della Gran Via, vivacissimo il Mercado Central, edificio modernista con oltre 8.000 mq di superficie e più di 1000 punti vendita dove si mescolano centinaia di aromi.
Odori che poi si fonderanno nella tipica paella valenciana, indiscusso piatto rinomato della città.
Valencia pullula di ristoranti , ce ne sono più di 1.500 dedicati non solo alla paella, ma anche alla cucina creativa, nuova tendenza della regione valenciana, non mancano anche i piatti di riso al forno o "a Banda" o a "i Pebre", tapas e vini. Sarebbe un peccato lasciare la città senza aver gustato l'orzata più famosa di Spagna all'Horchateria El Siglo (in Calle Ramos) e aver passato la serata nella Plaza de Toros, all'ultimo piano dell'arena dove prende vita nella notte un locale trendy per bere qualcosa o guardare la città dall'alto a ritmo di musica.

Incontrarsi con la musica a Salsomaggiore

Salsomaggiore, la città associata al benessere termale ha un atout di più!
Musica, libri e divertimento sono le parole chiave che inaugurano la stagione estiva a Salsomaggiore, bella città situata tra le verdeggianti colline dell'Appennino parmense, perla della provincia di Parma, una delle località più affascinanti dell’Emilia Romagna e polo di forte attrazione per il turismo, grazie alle sue strutture termali di acqua salsobromoiodicae, utilizzate fin dall'antichità per la produzione di sale e per l'uso idroterapeutico.
Ma oltre alle terme c’è di più, sembra questo il motto della nuova estate a Salsomaggiore.
Teatro di un'animata vita culturale con numerosi e prestigiosi eventi, Salsomaggiore offre momenti di mondanità dove il divertimento è la parola d’ordine con la musica come vera protagonista per la stagione estiva.
Il mese di giugno sarà particolarmente movimentato, tanti gli appuntamenti per gli amanti della cultura, della lettura e della buona musica che arricchiranno la cittadina termale con diversi festival musicali.
Fino al 22 giugno Salsomaggiore accoglierà la seconda edizione della rassegna musicale “Incontrarsi con la musica a Salsomaggiore”: non solo libri e lettura, ma l’arte che vive in tutte le sue forme con particolare riguardo per la musica ed il teatro con concerti di musica jazz e melodrammi. Anche i luoghi scelti per alcuni appuntamenti sono del tutto originali. Tra questi, ad esempio, l’azienda agrituristica Il Colore del Grano o la Taverna del Palazzo dei Congressi.
Per rimanere in tema musicale, va ricordato anche il “Rock & Pop & Classic Festival", il Festival della contaminazione musicale organizzato dalla Fondazione Arturo Toscanini nella suggestiva location del Parco Mazzini, con una variegata programmazione che soddisfa ogni gusto spaziando dalle dolci melodie classiche ai ritmi più incalzanti del moderno passando per il jazz e il vivace latino.
Per i più fashion, i nostalgici degli anni Cinquanta, da non perdere l’appuntamento con il “Festival Beat” (dal 3 al 6 luglio), un’occasione per rivivere l’atmosfera di quei suggestivi anni con un sottofondo musicale internazionale mentre si va curiosando nel mercatino vintage, si passeggia ammirando le mostre d’arte, i dischi da collezione, i fumetti, e i gadgets di vario genere.
Niente di meglio che assaporare l’estate che avanza nella città della bellezza, di fronte a una coppa gelato o a un buon long-drink ai tavoli all’aperto dell’elegante Caffè Orientale, davanti all'ingresso delle famose Terme Berzieri, conosciute in tutta Europa. Dopo tanta avanguardia, la (ri)caduta di stile Liberty, a Salsomaggiore è proprio inevitabile!

sabato 7 giugno 2008

Goya e Italia al Museo di Saragozza



A 26 anni, in 1772, il giovane Francisco Goya rientra dall'Italia e si stabilisce a Saragozza (Spagna).
La grandezza e la genialità dell'universo creativo di Goya in rapporto col mondo italiano nella mostra 'Goya e Italia' al Museo di Saragozza, é offerto al pubblico nell'esposizione, curata dal cattedratico Joan Sureda dal 31 maggio al 15 settembre.
Organizzata dalla Fondazione Goya, l'esposizione mette in primo pianoil rapporto del pittore con Roma dove Francisco Goya visse fra il 1769 e il 1770.
Il percorso espositivo, con oltre 350 opere, rappresenta ''una cartografia dell'universo creativo della Roma in cui ha vissuto il giovane Goya'' anticipa Sureda.

"Uomini disperati" nella Big Apple 2008

E' in arrivo sul piccolo schermo una nuova serie televisiva creata dalla Warner Bros per il net work americano ABC.
Creatore e produttore :Jon Harmon Feldman (Tru Calling).

In una New York glamour e metropolitana fa la sua comparsa "Big Shots", un “Sex and the City” al maschile che si propone di analizzare cosa significa essere uomini di successo nel 2008.
L'uomo è per definizione il sesso forte. Colui che non deve chiedere mai ed essere sempre capace di gestire ogni situazione. Così almeno sembrano dimostrare quattro affascinanti quanto spregiudicati manager di New York al top delle loro carriere, che sullo sfondo di uno dei country club più chic della Grande Mela, tra un drink e una sauna, si scoprono però estremamente insicuri e fragili nel privato.
Non casalinghi dunque, ma abbastanza “disperati” da ricercare un supporto morale che li aiuti ad affrontare i problemi che insidiano le loro vite.
Centro morale di tale condivisione di esperienze è James Walker (Michael Vartan, Alias), sposato con Stacey (Wendy Moniz, Nash Bridges), della quale mette in dubbio la fedeltà.
Egli infatti sospetta che abbia una relazione con il suo vecchio capo.C’è poi il sexy manager della “Reveal Cosmetics”, Duncan Collinswort (Dylan McDermott, The Practice), alle prese con il divorzio dall’ex moglie Lisbeth (Paige Turco), con la quale sembra esserci ancora qualcosa. Ad aggravare la sua situazione il rancore da parte della figlia diciannovenne Cameron (Peyton List, curiosamente apparsa anche in Sex and the City), e uno scandalo mediatico con un travestito.Brody Johns (Christopher Titus) è invece il vicepresidente dell’Alpha Crisis Managment.
Laureato ad Harvard, investe gran parte del suo tempo e fatica cercando di rendere felice una moglie in realtà insofferente.
Ultimo dei quattro è Karl Mixworthy (Joshua Malina, The West Wing, Numb3rs). È sposato con Wendy (Amy Sloan, Una mamma per amica), ma allo stesso tempo si intrattiene con un’amante segreta di nome Marla (Jessica Collins, Tru Calling)…che succede però quando Wendy e Marla diventano amiche?......

Biopic.....

“Biopic” è la contrazione amichevole di "biographical motion picture", ovvero film biografico, in cui il protagonista si identifica corpo e anima nel personaggio.
Dopo gli americanissimi Will Smith nei panni di Muhammad Ali (Ali, 2001) e Jim Carrey nel ruolo di Andy Kaufman in Man on the Moon (1999), è il momento della Francia che ha in programma ben tre produzioni cinematografiche.
La prima, in uscita la prossima settimana nelle sale, è Sagan della regista Diane Kurys, con una bravissima Sylvie Testud nel ruolo della scrittrice dalla vita sempre sopra le righe.
Ancora work in progress è invece il biopic di Serge Gainsbourg, leggendario cantautore francese, noto anche per le storie d’amore con Brigitte Bardot e Jane Birkin, per il ruolo della quale il regista, Joann Sfarr, avrebbe scelto proprio la figlia-goccia-d’acqua della Birkin: Lou Doillon (difficile di trovare una certa somiglianza con la Bardot! Claudia Schiffer sarebbe stata più credibile..) .
In lavorazione anche un megamovie sulla Coco Chanel meno nota (ossia quella pre-fama-internazionale), diretto da Anne Fontaine e che vedrà protagonista Audrey Tatou, diventata recentemente testimonial del marchio.

I Glamour Awards

Le lettrici di Glamour ai voti per attribuire i "Glamour Awards" dedicati alle donne che lavorano nel settore cinema, moda, televisione.
E ecco i risultati..
Hayden Panettiere miglior promessa del cinema,
Kate Beckinsale, miglior attrice,
Spice Girls, miglior band femminile,
Lily Allen, miglior cantante in ascesa
Danni Minogue, tv star.

venerdì 6 giugno 2008

Festival di Spoleto giugno luglio 2008

Cinquantesimo anno del festival dei Due Mondi che si svolge all'insegna di lirica, danza e prosa, nella suggestiva cornice di Spoleto.

"LETTERA APERTA AGLI ARTISTI, SPONSOR E AMICI DELLO SPOLETO FESTIVAL IN TUTTO IL MONDO
DA FRANCIS MENOTTI E LA FAMIGLIA MENOTTI
Amici carissimi,
mio padre, Maestro Gian Carlo Menotti, intendeva il Festival dei Due Mondi come una festa per tutti, una manifestazione di cui ogni italiano e ogni amante della musica in tutto il mondo potesse andare fiero. Vi dedicò la sua vita: sia al pubblico sia alle migliaia di artisti – molti dei quali assurti oggi a fama mondiale – che vi trovarono espressione sotto il suo patrocinio. E’ stato un vero atto d’amore.
Di recente il Festival ci è stato sottratto da coloro che, dopo la morte di mio padre e dopo aver raccolto i frutti della sua creatività, hanno deciso di appropriarsi in modo indebito di quello che abbiamo costruito con tanta fatica.
Utilizzano il nostro marchio, il “Festival dei Due Mondi”, senza il nostro consenso. Per questo motivo sono stato costretto a procedere per vie legali con l’intento di proteggere sia i nostri diritti sia la continuità della nostra tradizione artistica.
Mio padre giaceva sul letto di morte, quando gli promisi solennemente di difendere l’onore e l’integrità del Festival con tutti i miei sforzi. Prendo molto sul serio questo giuramento e vi invito a darmi manforte nel tutelare i desideri di mio padre. E’ il nostro più vivo augurio che, con l’aiuto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, possiamo tornare nuovamente a collaborare e che le varie parti possano congiungersi per trovare una soluzione.
La fortuna mi ha regalato una vita straordinaria. E’ stato un onore e un privilegio, aiutare mio padre a creare quei momenti magici che il pubblico e gli artisti hanno condiviso insieme anno dopo anno, sotto il dolce cielo estivo dell’Umbria.
Vi ricordate di quei momenti? L’arte ha commosso anche la vostra anima, come ha commosso la mia? Allora è adesso che abbiamo bisogno dei vostri messaggi! Le vostre testimonianze ed ispirazioni ci sosterranno nella nostra lotta. Fateci partecipi a
SaveTheFestival@OperaMenotti.com
Come ha sempre fatto, la famiglia Menotti si impegna al massimo per far continuare il sogno straordinario di mio padre.
Saluto con viva cordialità tutti gli italiani e gli artisti nel mondo.
Francis Menotti

Barcelona : vamos a bailar al Club Fellini

A Barcellona, il locale più trend si chiama Club Fellini.
Cool e un tantino trash, frequentato da un pubblico internazionale e gettonatissimo per i suoi party selvaggi.
Eccentricità. Trasgressione. Underground. E voglia di spassarsela!
Queste sembrano essere le parole chiave del nuovo millennio, e non è un caso che in molte capitali europee stiano nascendo club all’insegna di questi trend.
Un esempio? provate a fare due passi a Barcellona…Night & fashion victim, freak, fauna notturna e “gentaglia”, chi più ne ha più ne metta: questo è il pubblico che il Club Fellini di Barcellona vuole, invita ed attrae.
Proprio così, flyer alla mano, tutti sono i benvenuti, c’è solo una condizione: essere eccentrici e trasgressivi.
Non a caso, “underground” e “transgressor” sono i due aggettivi che meglio definiscono questo locale, parola di Eva, Borja e Natàlia, le responsabili della comunicazione e immagine del club.
Nel cuore di Barcellona, proprio sulla famosissima Rambla e non lontano da Plaça Reial, luogo cult del bere e conversare a Barcellona, Club Fellini è anche facile da trovare.
Impossibile quindi non entrare e scatenarsi, è il luogo adatto per sentirsi liberi.
Che non si pensi, però, ad un locale di cattivo gusto o, peggio ad un covo squallido poco dignitoso, “anzi è tutto il contrario”, afferma il direttore e coordinatore, Julio Amores (già il nome la dice lunga!), “il Club Fellini si sviluppa su un modo schietto di concepire il club: qui eccentricità è sinonimo di genuinità e si traduce in uno spazio dove tutto può accadere ed ognuno è libero di esprimere se stesso”.Tre sale diverse per genere musicale, concept e un dress code, una specie di regola sull’abbigliamento da indossare, ma solo in particolari occasioni e serate a tema. Tanti i dj resident, selezionati tra i migliori in Spagna, ma non solo, moltissime anche le serate animate da special guest e dj tra i più corteggiati e amati d’Europa.
La sala più grande, quella che si incontra appena entrati e dove c’è la consolle principale dei dj, è la Mirror Room, dove per lo più si suona e balla musica house, ma sono famose le notti rock del lunedì.
Il dress code è benevolo, asseconda il libero arbitrio perchè “Tu sabràs come vistes mejor”: via libera al gusto personale, quindi.
Già il nome lo dice, la Mirror Room è piena di specchi che riflettono pazzeschi giochi di luce rossa. Qui c’è anche la zona più tranquilla del locale, con tavoli e sofà, il luogo giusto per prendere fiato tra un ballo e l’altro.
La Bad Room, invece, è quella più strategica per le relazioni sociali, perché è impossibile non passarci, per andare alla toilette o salire al piano più alto, dove c’è la terza sala.
Si balla electro, punk, rock e minimal house.
Meglio se si è rispolverato il vecchio chiodo in pelle anni 80, i capelli sono cotonati e impastati di lacca e il trucco pesante alla Boy Gorge.
Al secondo piano, ecco la Red Room, dove ogni notte si suona un genere di musica diverso.
Qui devi indossare i vesti più sexy che hai, perché l’atmosfera intima concilia i flirt.
I generi spaziano dal funky al pop, dalla dance ai grandi successi, fino a romantiche ballate adesivizzanti…C’è di più, Club Fellini fa parte del circuito Night Sun Group, che include anche il famosissimo locale open-air La Terrrazza (proprio con tre erre!) e La Terrrazza Tour, una speciale agenzia di viaggi che organizza esclusivamente crociere-party all’insegna del ballo scatenato, su musiche suonate da dj selezionati che si turnano ad ogni tappa del viaggio.

giovedì 5 giugno 2008

pettegolezzi su George


George Clooney fa un costoso ritocco al sorriso..
Sembra che l’attore George Clooney abbia fatto recentemente un ritocco estetico da 30.000 sterline alla dentatura.
Il trattamento? L’applicazione di nuove faccette di porcellana, che tanto vanno in voga a Hollywood e nello star system.

mercoledì 4 giugno 2008

La più elegante d'Italia



Mafalda d'Assia, moglie del conte Ferdinando Brachetti Peretti é la donna più elegante d'Italia.
Il mensile Luna ha stilato la classifica delle donne più eleganti d’Italia:
la prima è Mafalda d'Assia Brachetti Peretti per il suo stile, i modi, lo charme.
Seguono, nella top ten, Lavinia Borromeo Elkann, Bona Frescobaldi e Delphine Arnault Vallarino Gancia. Inoltre, Tatiana Gecmen-Waldeck, Afef Tronchetti Provera e Marellina Caracciolo Chia.
A chiudere il cerchio delle dieci più eleganti, Giulia Puri Negri, Vittoria Puccini e Carla Maria Orsi Carbone.
Nella giuria di opinion leader che il mensile Luna, ora in edicola, ha scelto per identificare la lady d'Italia compaiono Beppe Scaraffia e Matteo Marzotto, il sociologo Francesco Morace e Domenico De Masi, il romanziere Raul Montanari, il grande fotografo Bob Krieger, Mario Boselli, presidente di Camera nazionale della moda italiana e altri esperti di moda, savoir faire, eleganza, classe, stile e, soprattutto, fascino femminile.
Fra le altre 51 donne che fanno parte della speciale classifica, Franca Benetton, Franca Coin, Ludovica Cordero di Montezemolo, Lorenza de Liechtenstein Trapani, Giovanna Gentile Ferragamo e Benedetta Geronzi Bocca, Barbara Parodi Delfino, Ilaria Tronchetti Provera e Silvana Zonin.

Articoli correlati

Ken il guerriero al cinema (dedicato a stéphane,ndr)

Il celebre cartone animato giapponese diventa lungometraggio per il cinema.
Dopo il successo di Lupin III-Il castello di Cagliostro di Hayao Miyazaki, arriva nelle sale Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto.
Il film sarà nelle sale dal 4 luglio ed è il primo di cinque film della saga intitolata "La leggenda del vero salvatore", realizzata in Giappone in occasione del 25ennale dalla creazione del personaggio.
Il manga, conosciuto in Italia come Ken il guerriero, nasce nel 1983 per mano di Tetsuo Hara e Buronson, pubblicato in tutto il mondo con più di un milione di copie.
Il successo mondiale del personaggio è stato confermato dalle due serie televisive (giunte in Italia a metà anni '80) che hanno dato vita ad un vero e proprio culto.
Per questo primo capitolo i due maestri si sono fatti affiancare da uno 'special guest' di grande rilievo: Tsukasa Hojo.
Già autore di City Hunter e Occhi di Gatto, Hojo ha curato personalmente lo sviluppo e l'animazione della protagonista femminile, Reina.
Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto si apre su una società devastata dagli attacchi nucleari, Ken, erede della scuola di arti marziali "Divina scuola di Hokuto", combatte per difendere chi si trova in difficoltà.
Suo fratello Raoul, assetato di potere, cerca di usare le stesse tecniche di combattimento epr conquistare il mondo. Mentre il terzo fratello, Toki, con le sue doti curative aiuta la popolazione in preda al caos e alle barbarie del temibile Sauzer, della scuola di Nanto.
I tre fratelli si troveranno riuniti, grazie all'aiuto della valorosa Reina, per combattere Sauzer, ma solo Ken sarà chiamato allo scontro finale.
Leggi anche:
In luglio sbarca al cinema il manga di 'Ken il guerriero': qn.quotidiano.net

martedì 3 giugno 2008

I mari più blu


E' l'isola del Giglio, splendida isola situata al centro del mar Tirreno, a 11 miglia dall'Argentario, a ricevere il posto sul gradino piu' alto del podio per il mare piu' pulito secondo il rapporto annuale di Legambiente.
Quest'anno la Guida Blu 2008 assegna le sue vele a quelle località che oltre alla bellezza del paesaggio e la qualità delle acque, presentano una gestione del territorio in linea con il rispetto ambientale ed un alto livello di servizi.
Per la prima volta, ad essere premiata è un'intera isola per aver prestato particolare attenzione alla raccolta differenziata, alla mobilità sostenibile e all'ecosistema terrestre e costiero.
Il secondo posto spetta a Pollica, in provincia di Salerno, con le località Acciaroli e Pioppi, mentre al terzo posto compaiono i tre comuni delle Cinque Terre.
Al di sotto, al quarto posto, Nardò in provincia di Lecce.
Secondo il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, le località premiate sono quelle in cui oltre alla bellezza paesaggistica, gli amministratori hanno saputo dimostrare come la salvaguardia ambientale sia il perno di uno sviluppo ecosostenibile e di un valore aggiunto sia per le popolazioni locali, sia per i turisti che le scelgono.

Alaska nuda contro la corrida


La cantante spagnola Alaska , egeria della "Movida", ha presentato lunedi, a Madrid, una campagna pubblicitaria contro la corrida.


Sull'affiche Alaska posa nuda trafitta da banderille piantate nella schiena.


La campagna battezzata "La verita' nuda, la tauromachia é crudele" é all'iniziativa delle associazioni spagnole AnimaNaturalis e britannica Peta.








lunedì 2 giugno 2008

Yves Saint Laurent é morto







Domenica 1 giugno sera: Yves Saint Laurent é morto a Parigi all'età di 71 anni, di un tumore al cervello.
Genio avanguardista, grande artista creatore, ha dato alle donne, con le sue proposizioni, la possibilità di affermarsi in bellezza e in libertà nel mondo contemporaneo.



Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:

Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent (Orano, 1° agosto 1936Parigi, 1° giugno 2008) è stato uno stilista francese, tra i più famosi e conosciuti creatori di moda del XX secolo.
Biografia [modifica]
Nato in Algeria, dove si era stabilita in precedenza, per via della guerra franco-prussiana, la famiglia, agiata ed originaria dell'Alsazia-Lorena, Yves Saint Laurent cominciò a lavorare per Christian Dior all'età di 17 anni. A seguito della morte di Dior nel 1957, Saint Laurent fu chiamato a succedergli.
Boutique di YSL a Beverly Hills.
Nel 1962 Yves Saint Laurent lasciò Dior e fondò l'omonima etichetta (Yves Saint Laurent, spesso abbreviata YSL) insieme al socio Pierre Bergé. Negli anni Sessanta e Settanta la firma godette del massimo prestigio grazie a ingegnose innovazioni in fatto di moda. Nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museum di New York. Nel 1989 il gruppo YLS si quotò in borsa, per poi essere venduto nel 1993 alla casa farmaceutica Sanofi per circa 600 milioni di dollari.
Nel 1999 Gucci acquistò l'etichetta e mentre Tom Ford si occupava della collezione prêt-à-porter (più accessibile al grande pubblico), Yves Saint-Laurent disegnava la linea di alta moda.
La casa di moda fu ufficialmente chiusa nel 2002 [1]. Per quanto la casa non esista più, il marchio sopravvive ancora sotto l'egida di Gucci. Oggi, dopo il ritiro di Tom Ford, è lo stlista romano Stefano Pilati a firmare la linea di prêt-à-porter.
Alla pari di Chanel, Saint Laurent ha creato uno stile unico, è stato per decenni simbolo dell'eleganza più raffinata, moderna, innovativa.
Per primo, negli anni 60, ha capito che l'alta moda poteva trarre ispirazione dalla strada e non essere soltanto una realtà autoreferenziale, un mondo chiuso in se stesso senza rapporti con la realtà.
Creò scalpore la collezione del 1958 con la quale esordì, quando, successore di Christian Dior, presentò negli eleganti saloni di Avenue Montaigne, una silhuette grintosa e irriverente, molto poco politicamente corretta per il conformismo sartoriale dell'epoca.
Si intuiva già lo spirito eterodosso di questo nuovo disegnatore, il quale, nell'arco della sua carriera ha mantenuto la promessa di allora, diventando un innovatore costante, un modernizzatore dell'immagine femminile.
Ha fatto tutto o quasi tutto prima degli altri.
Sua, decenni prima di Giorgio Armani, è stata l'intuizione di trasferire alcuni capi del guardaroba maschile in quello femminile: il blazer, la sahriana, lo smoking, il trench, il giubbotto di pelle, il tailleur pantaloni, sua la dirompente carica di vitalità abbinata a una divorante passione per l'arte che gli ha fatto fare omaggi estrosi ai maestri della pittura del Novecento, da Picasso a Andy Warhol, da Matisse, a Braque, da Mondrian a David Hockney, quando il binomio arte-moda non era ancora una trovata scontata, un luogo comune da passerella "colta".
Sue, ancora per primo, sono state le commistioni etniche e folcloristiche con le quali ha arricchito gran parte delle proprie collezioni di suggestioni che gli venivano di volta in volta dall'Africa, dalla Spagna, dall'India, dal Marocco, dalla Russia.
L'amore per il teatro e per la letteratura, Marcel Proust in testa, come autore feticcio, come nume tutelare, sono state anch'esse trasposte nella sua moda, infuse nei modelli che ha saputo creare.
Ma al di là di una creatività multiforme, Saint Laurent ha avuto anche intuizioni commerciali geniali, come avere capito, ancora una volta in anticipo sui suoi colleghi, che le idee così moderne della sua alta moda potevano, sapientemente corrette, trasformarsi in prodotto industriale.
Dopo una lunga malattia, un tumore al cervello, lo stilista si spegne a Parigi, nella sua casa, la notte del 1 giugno 2008, all'età di 71 anni.

Onorificenze [modifica]
Grand officier della Legion d'Onore13 luglio 2007

Note [modifica] ^ Saint-Laurent, addio al mondo della moda
Bibliografia [modifica]
Pierre Bergé Yves Saint Laurent: The Universe of Fashion, Rizzoli, 1997 ISBN 0789300672
Alice Rawsthorn Yves Saint Laurent, Nan A. Talese, 1996 ISBN 0385476450
Altri progetti [modifica]
Wikiquote
Wikiquote contiene citazioni di o su Yves Saint Laurent
Collegamenti esterni [modifica]
Fondazione Pierre Bergé Yves Saint Laurent
Sito ufficiale Gucci
Sito ufficiale Yves Saint Laurent
Sfilata autunno inverno 2008-2009
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Yves_Saint_Laurent"