domenica 25 gennaio 2015

Le frasi irritanti che ogni adolescente rivolge alla mamma..





Si sa, l'adolescenza non è un periodo facile, anzi!
Tanti cambiamenti e un naturale senso di ribellione trasformano i nostri dolci bambini in personalità spesso poco controllabili e che possono fare perdere la pazienza persino alle mamme più pazienti e comprensive.

Calma ! E’ normale, si tratta di una tappa obbligata che un giorno si guarderà con un sorriso, ma che non è veramente una passeggiata.
Per illustrare questo atteggiamento con un po’di ironia ecco qui  le dieci frasi più comuni e irritanti  che ogni figlia rivolge alla propria madre.



1. "Sto arrivando! Aspetta un secondo" Quando? Questa è la tipica frase che viene utilizzata dalle ragazzine nel momento dei doveri e degli obblighi poco piacevoli, quando ad esempio, vengono chiamate per aiutare a preparare la tavola, pulire la camera o portare giù la spazzatura. Insomma, a qualsiasi richiesta impegnativa, il 90% delle volte vi sentirete rispondere in questo modo.

La vostra reazione. È molto probabile che dopo aver sentito il vostro ordine, vostra figlia continui a fare quello che stava facendo, ignorandovi completamente: parlare al telefono, giocare con il computer o guardare la TV. Quasi certamente infatti, per convincere vostra figlia, dovete ripetere l'invito una seconda e forse una terza volta, passando anche a toni perentori da sergente.
2. "Io sono fatta così" Quando? Quando avete il coraggio di fare una piccola critica su un loro comportamento o un vestito che sfoggiano.

La vostra reazione. Questa è una delle frasi che più vi irrita, lo sappiamo bene. Sentirsi rispondere con quella frase fatta, evitando il confronto e chiudendo la questione in fretta non è proprio il modo migliore per controbattere. Portate pazienza, e quando accade, ricordate che un tempo lo facevate anche voi.
3. "Non puoi mettere un'altra musica?" Quando? Di solito accade quando siete in auto insieme: voi state ascoltando una canzone che vi piace tanto, magari un po' antica, una vecchia hit che vi ricorda la vostra adolescenza, ma ecco che siete interrotte dalla richiesta di vostra figlia, in cerca di musica un po' più moderna.

La vostra reazione. Dopo un'irritazione iniziale, sarete costrette a dargliela vinta, e in breve tempo vi ritroverete ad ascoltare le ultime hit del momento, senza conoscere una parola.
4. "Mamma" Quando? Quando vi sentite chiamare in quel modo, vuol dire solo una cosa: vostra figlia ha perso qualcosa e ha bisogno del vostro aiuto. Nella maggior parte dei casi si tratta di un capo di abbigliamento.

La vostra reazione. Probabilmente state guardando la tv, comodamente sdraiate sul divano di casa vostra, ma non potrete farci nulla, vi toccherà correre da vostra figlia, se non volete che le sue urla attirino le ira dei vicini.
5. "Che cosa? Qui non c'è Wi-Fi" Quando? Quando sei finalmente riuscita a portare tutta la tua famiglia in vacanza, in un luogo rilassante, lontano dalla routine quotidiana, ecco che la pace viene interrotta dalle parole di un'adolescente in crisi di astinenza da social media.

La vostra reazione: Ammettiamolo, è una questione piuttosto delicata questa: qualsiasi cosa diciate, non la renderete calma e contenta; fino a che non avrà la sua connessione infatti, vostra figlia non tornerà a sorridere. È lo scotto da pagare in una società fatta di telefonini, internet e social network.
6. "Mamma, questo non si dice più!" Quando? Quando pronunciate una parola desueta, poco moderna, ecco che vostra figlia vi riporta, neanche troppo delicatamente, al passo con i tempi.

La vostra reazione. Non provateci neanche a controbattere, è una partita persa in partenza. Se solo osate argomentare, vi sentirete dare delle vecchie dalle nuove generazioni.
7. "Non portarmi proprio davanti al portone..." Quando? Quando la accompagnate a scuola, o in un qualsiasi altro posto che preveda la presenza dei suoi amici o coetanei.

La vostra reazione. La lascerete un po' prima, con un pizzico di delusione. Ma sapete bene che in fondo anche voi in passato avete fatto la stessa cosa.
8. "Nessuno mi capisce" Quando? Quando, in piena crisi esistenziale adolescenziale, vostra figlia non viene appoggiata per una qualsiasi questione, e presa dallo sconforto, se ne va in camera sua, sbattendo la porta.

La vostra reazione: Cercherete in tutti i modi di fare le dure, di resistere, ma sapete benissimo che non riuscirete: in breve tempo vi ritroverete a bussare alla sua porta per consolarla.
9. "Non l'ho fatto apposta!" Quando? Quando sbagliano, dimenticano di fare qualcosa, rompono qualcosa. Ecco la frase jolly, magari unita a due occhioni tristi e teneri.

La vostra reazione. Dopo un'irritazione iniziale, la perdonerete e vi limiterete a dire: "Che non accada più..."
10. "Non preoccuparti" Quando? Quando vi devono rassicurare, su qualsiasi cosa, anche se molto probabilmente, avete ragioni di preoccuparvi.

La vostra reazione. Cercherete di non preoccuparvi, ma naturalmente  non ce la farete.



mercoledì 21 gennaio 2015

Occhiali e cappelli, gli accessori top tendenza di quest'inverno



Diva delle nevi in colbacco e occhiali da sole oversize ! Eccoci nell'inverno 2015 !
Un Combo Fashion Game occhiali da sole + cappello:  gli accessori diventano protagonisti indiscussi del look a tutta tendenza. 


L'idea arriva dalla sfilata Max Mara primavera-estate 2015 in cui i nuovissimi occhiali della maison dalla linea oversize anni '70 - esaltata da un frame in metallo dall'effetto smaltato - affermano la loro sofisticata personalità in combinazione con una cloche in perfetta sintonia con il mood seventies della collezione. 



Esempio di come gli accessori siano ben lontani dall'essere semplicemente un dettaglio. 
E di quanto sappiano accendere i riflettori sul volto di una donna, dando carattere a ogni look.
L'importante è saper scegliere quelli giusti e combinarli bene insieme, in modo che raccontino qualcosa del vostro stile. Così se gli occhiali da sole si porteranno per tutte le 4 stagioni (perché sono di rigore anche d'inverno), basterà abbinarli a caldi cappelli, soffici cuffie in pelliccia e sofisticati copricapi da montagna per ottenere un perfetto stile da diva delle nevi

E ad alta quota gli occhiali da sole diventano un must! Non  vi resta, quindi, che scoprire le coppie di stile vincenti per una combinazione nel segno della moda, del lusso o della tendenza. 
Potrete puntare su un modello in super anteprima come i nuovi Max Mara Classy (in vendita da gennaio) da abbinare a un sofisticato cappello a falda larga Borsalino per respirare le sofisticate atmosfere rétro degli anni 70, oppure giocare con lo stile bling-bling di occhiali gioiello (Dolce & Gabbana) "en pendant" con un cappello a visiera con applicazioni di pietre e cristalli (Shourouk). 



Potrete osare con uno stile zarina in cui il lusso degli occhiali tempestati di cristalli Swarovski (Swarovski by Marcolin) si combina alla perfezione con un cappuccio versione "hood" in pelliccia smeraldo (Onar), oppure andare agli antipodi e giocare con un mood urban pop (vedi gli occhiali in denim viola Ray-Ban con il berretto con pon pon a righe di Gap). 

Dal binomio boho-chic che schiera i raffinatissimi occhiali Serpenti di Bulgari con un feltro d'amore nato dall'alchimia tra Leontine Vintage e PLV a quello white glam composto da aviator in stile alta gioielleria con zirconi incastonati (Chopard by De Rigo Vision) + colbaccodi pelliccia in versione snow style (SuperTrash)

Gli accessori non sono mai stati così divertenti.

sabato 17 gennaio 2015

I nuovi profumi e le loro splendide testimonial



Ecco qui le nuove fragranze dell'Autunno-Inverno 2014/2015! !

Come sempre, ogni profumo ha una sua testimonial, che rappresenta il tipo di sex-appeal che due gocce di eau de toilette possono regalare.

Nella foto: la pin-up francese, stella nascente del cinema internazionale, Louise Borgouin, è stata scelta da Kenzo come testimonial del nuovo profumo "Jeu d'Amour". 

Louise Bourgoin, ex miss meteo di Canal Plus, rappresenta la sensualità e la disgressione..



Già testimonial della precedente campagna per la fragranza Elie Saab, Anja Rubik è stata scelta anche per la nuova "Eau Couture". La top model rappresenta una bellezza rock, aggressiva e una sensualità androgina.


Per il suo nuovo profumo, "Love Story", Chloé ha ancora scelto l'attrice Clémence Poésy.
Bella, intelligente, bionda con gli occhi azzurri, l'attrice da' un tocco sofisticato a questo profumo.


Due gocce del nuovo "Classique Intense" di Jean Paul Gaultier ed ecco che come Rianne Ten Haken diventiamo pantere, sfacciatamente sensuali e irresistibili.
La top model rappresenta una bellezza rock e aggressiva.



domenica 11 gennaio 2015

La tendenza colore per il 2015: Pantone 18-1438 Marsala!





Il 2014 è stato l'anno del "Radiant Orchid", un lilla denso di sottotoni rosa, carico di buoni auspici.

Il 2015 è all'insegna di un rosso cognac, glam e lussuoso, che ispira fiducia, calore e stabilità.



“ Radiant Orchid, colore dell’anno 2014, ha incoraggiato la creatività e l’innovazione, Marsala 18-1438 - un rosso fra il color terra e vino - arricchisce corpo, mente e anima, e dà un senso di fiducia e stabilità”.
Parole di Leatrice Eiseman, executive director del Pantone Color Institute, che ha svelato così l'annnuale nuance regina delle tendenze moda, beauty, design e non solo. 

"Marsala è anche una nuance sensuale in grado di trasmettere una sensazione di calore avvolgente", continua la Eiseman.



Sfilata Helmut Lang PE
 

E nel makeup? Marsala è una nuance che sta bene a tutte, a partire dalle more con gli occhi chiari (come Irina Shayk) fino alle pelli ambrate (alla Beyoncè): "è un colore incredibilmente versatile per il mondo della bellezza, una tonalità accattivante e sofisticata che esalta quasi tutti i tipi di pelle. 






Si abbina perfettamente alle sfumature del rosa pescato e a quelle dell’oro, oppure, aggiungendo un tocco di bronzo si può creare un look intenso che si adatta ad ogni colore di occhi.

Inoltre, Marsala è una nuance passepartout anche per manicure, rossetti... e capelli” continua Leatrice Eiseman, executive director del Pantone Color Institute.


Nella moda le tendenze colore della primavera-estate 2015 :
dimenticatevi il color block dai toni fluo: la prossima estate si veste di tonalità mai sfacciate, e così anche il giallo e l'arancio si trasformano in terra di siena e ocra. Il colore zafferano, lo stile militare , i grigi e i blu sofisticati, danno il tono della nuova stagione.

Glamour, classe, sensuale  sarebbe la definizione della donna di stile della primavera 2015.

 

martedì 6 gennaio 2015

Data scientific, le nouveau métier




Comment exploiter et tirer profit du Big Data? Grâce à un data scientist ! Un profil que les entreprises s'arrachent. Mais quelles qualités pour ce spécialiste de la donnée ? 

Les entreprises attendent beaucoup du data scientist :  
des compétences techniques, mathématiques, mais aussi sur les métiers et des aptitudes à la communication. 
Pourtant, 55% des data scientists ont moins de trois ans d'ancienneté dans ce métier.

SAS, spécialiste de la business analytics, dresse 10 profils types. Le plus courant est le geek (41%)
Naturellement porté sur la technique, il est doté de grandes capacités logiques et analytiques. 
Viennent ensuite le gourou (11%), le pilote (11%), le statisticien (11%), le fournisseur (7%) et l'évangéliste (6%). 
Enfin, les autres profils types sont : l'explorateur, le chercheur, le professeur et le pilier.

Autre point mis en avant par l'étude : plus d'un quart des data scientists interrogés sont contraints de s'adapter afin de remplir des fonctions qui ne correspondent pas tout à fait à leurs compétences ou leur personnalité. 

Cette pression génère un fort niveau de stress professionnel, pour 55% des data scientists sondés. 
"Les entreprises doivent mieux identifier et définir ce qu'elles attendent de ces profils pour éliminer cette sensation de stress souvent liée à une méconnaissance de l'organisation et à des objectifs mal définis", avance Ariane Liger-Belair, directeur du programme académique de SAS France.

Méthodologie : étude réalisée, auprès de 596 professionnels des "data sciences" en Grande-Bretagne et en Irlande et publiée en décembre 2014.

sabato 3 gennaio 2015

L'arte dei barbari, ammirabile..




L' arte barbara, o barbarica, si riferisce  al complesso di espressioni artistiche fiorite nel periodo delle invasioni barbariche, tra la tarda antichità e l'Alto Medioevo (V-IX secolo), in una zona geografica estesa dal Danubio alla penisola iberica, dall'Africa settentrionale alla Scandinavia e alle isole britanniche.

Numerosi monumenti in Italia, Germania, Francia e Spagna documentano quest'arte derivata dall'espressione artistica dei nomadi asiatici, come dimostrano le scoperte archeologiche avvenute in Siberia, in Russia ed in altre regioni di quel continente.E' l'arte ornamentale dell'oggetto facilmente trasportabile, adatto alle esigenze di chi pratica una vita nomade. 



Nonostante questo, i barbari produssero anche un' architettura e una scultura propria.
La prima fu caratterizzata da costruzioni in legno che non sopravvissero nel tempo, ma delle quali resta una traccia descrittiva nei poemi che valorizzarono i santuari scandinavi di Uppsala, i padiglioni reali germanici, le strutture religiose piramidali norvegesi e ucraine.

La scultura, diffusa principalmente in Scandinavia, produsse stele funebri di pietra raffiguranti le saghe nordiche, navi in legno impreziosite da teste di mostri e da fasce ornamentali che influenzarono l'attività artistica barbarica più emblematica: l'oreficeria.



L'influsso esercitato dall'arte barbarica sulle varie manifestazioni artistiche europee dei secoli successivi è notevole, come la deformazione decorativa degli elementi naturali, molto stilizzati, a volte ridotti a puro elemento geometrico ed applicata a gioielli e altre forme d'arte.


Ampie tracce dell'arte dei popoli germanici si ritrovano nei corredi funebri. Infatti questi tenevano molto all'abbigliamento ed oggi la loro arte è documentata da fibule (fibbie) provenienti da Nocera Umbra e Gualdo Tadino. 
Vi si distinguono decorazioni di animali stilizzati, ripetuti simmetricamente e scomposti. 
Questa concezione artistica è totalmente astratta, non riconducibile a nulla che avesse un passato in Italia.

I monasteri irlandesi furono al centro della cosiddetta arte insulare e si specializzarono nella miniatura, producendo decorazioni caratterizzate dai soliti motivi geometrico-astratti di stilizzazione delle forme naturali.


Orecchini ostrogoti in stile policromo, Metropolitan Museum of Art, New York

Fibbia di Aregunda, arte merovingia, 570 circa, Museo di Antichità, Saint-Germain-en-Laye

























 Fu in particolare in oreficeria che vennero raggiunti i migliori risultati artistici, con notevoli apporti originali. Le principali produzioni riguardano fibule, diademi, else, fibbie di cinturoni.

Un primo stile, detto policromo, risale agli Unni e trovava dei precedenti nelle popolazioni stanziate sul Mar Nero. Si contraddistingue dall'uso di pietre levigate (spesso rosse come granati e almandini), incastonate nell'oro, sia isolate, sia a distanze ravvicinate, ricoprendo quasi l'intera superficie con sottili strisce di metallo prezioso tra un castone e l'altro. Nella seconda metà del V secolo questa tecnica raggiunse un apice all'epoca di Childerico e più o meno contemporaneamente si diffuse anche in Italia e Spagna tramite i goti. 

In Spagna le forme usate furono meno elaborate e meno ricche. Questa tecnica, oltre all'ampia diffusione, ebbe una vita molto lunga, essendo usata ancora dai Franchi e dai Longobardi nel VII secolo.

Un secondo stile è quello animalistico, che venne portato ad alti livelli nel bacino del Mare del Nord e nella Scandinavia, prima di diffondersi in tutta Europa. 
I manufatti tipici in questo stile sono fibbie e guarnizioni varie ed hanno analogia con produzioni simili in province romane quali la Britannia e la Pannonia. 
In queste opere le figure geometriche invadono tutta la superficie.

Lo stile animalistico I è caratterizzato da una disposizione degli elementi scomposta ed asimmetrica; gli elementi zoomorfi sono essenziali ma realistici, spesso presentano elementi umani e i temi geometrici sono regolari.
Lo stile animalistico II si è  sviluppato successivamente su influsso dell'arte bizantina e presenta maggiore regolarità e fluidità nel disegno.
    Lo stile animalistico III è caratteristico dei paesi scandinavi dal 700 in poi. Riprende alcuni elementi del primo stile e tende a risaltare le forme di animali aggrovigliate, secondo i codici decorativi irlandesi.