lunedì 15 giugno 2009

Le calzature di lusso di Jerome Chouinard-Rousseau



Jerome Chouinard-Rousseau: «God save the pop!»


Con le sue lussuosissime scarpe ha sedotto star come Cameron Diaz e Charlize Theron.


Si chiama Jerome Chouinard-Rousseau il giovane designer canadese che gioca con i colori e celebra la musica e la cultura pop di ieri e di oggi
.













La lingerie al Museo





Completini vintage e immagini da copertina.


Il Fashion and Textile Museum di Londra celebra la moda underwear con una mostra che ne racconta la storia. Dal 12 giugno al 27 settembre 2009





Fashion and Textile Museum apre la stagione estiva con un approfondimento intrigante:l'evoluzione dell'intimo. Perché se all'inizio era la famosissima "maglia della salute", oggi l'intimo è arma di seduzione e di marketing allo stesso tempo.
Dal primo reggiseno brevettato nel 1915 all'alta tecnologia delle mutandine anticellulite o del reggiseno rassodante, Londra svela - letteralmente - i segreti dell'underwear dalle origini ad oggi.
Tra funzionalità e seduzione, infatti, l'intimo è cambiato insieme alle esigenze delle donne e si è evoluto con il ruolo da loro rivestito nella società, abbracciandone i trend del momento.
Dal super sexy al radical chic, dal feticismo al glamour, la mostra presenta un ampio ventaglio di collezioni pubbliche e private di intimo, incluse le linee firmate dai VIP. M&S, Triumph, La Perla, Christian Dior, Elle MacPherson Intimates, Myla, Wonderbra e molte altre firme di lingerie, dunque, per passare in rassegna l'intimo femminile attraverso un viaggio sensoriale e visuale di capi vintage come il primo completino "Merry Widow" (La Vedova Allegra, 1952), ispirato da Lana Turner, protagonista dell'omonimo film, il corsetto della famosa artista del burlesque Immodesty Blaize, un vestito composto da reggiseni

mutandine dei designer Vin & Omi e ancora il reggiseno di cristalli Swarovski.

Fino all'ultima sala, che culmina in un futuristico spazio bianco che racconta di tessuti innovativi e design d'avanguardia ancora tutti da realizzare. Millennio che vai, completino che trovi...
Undercover - the evolution of underwear

12 Giugno - 27 Settembre 2009

Fashion and Textile Museum
83 Bermondsey Street London

www.ftmlondon.org






venerdì 12 giugno 2009

Michael S.Smith crea un nuovo stile per Casa Obama







Michael S. Smith da Hollywood alla Casa Bianca....per il restyling top secret della suite della First Family d’America!!


La notizia ha fatto il giro del mondo :
il restyling del secondo piano della Casa Bianca é stato affidato da Michelle Obama al designer delle star Michael S. Smith, uno dei 100 top designer al mondo secondo Architectural Digest.


Gli appartamenti della Casa Bianca cambiano volto.
Al via gli acquisti per le camere da letto di Malia e Sasha.
Con incursioni nei grandi retail store americani
La scelta è singolare.
Mai prima degli Obama un interior decorator di grido aveva varcato la soglia degli appartamenti presidenziali.

A chiamarlo è stata la First Lady che milioni di americani hanno ammirato mentre allestiva l’orto della White House!
In fondo, da una coppia così understatement molti si aspettavano, in fatto di casa, una scelta meno convenzionale.
Lo stesso Washington Post narra che a Chicago tra gli arredi della loro residenza comparivano arredi etnici e vetrine ricolme di libri.
Eppure c’è chi sostiene che Smith, autore delle case di Dustin Hoffmann, Steven Spielberg, Rupert Murdoch, Cindy Crawford, si stia adeguando allo stile Obama, stemperando il lusso che ha reso celebre il proprio lavoro dalla California al New England.
Il risultato – citano le agenzie di stampa – rispecchierà l’eleganza casual che caratterizza le scelte della famiglia presidenziale.
In particolare: il mix di alto e basso che distingue lo stile personale di Michelle. Con il meglio dell’arte e del design americani, e brand accessibili ai più.
Le premesse per essere curiosi ci sono tutte.

Chissà che non sia giunta l’ora di un nuovo American Style.
Intanto, visto che solo pochissime persone al mondo vedranno i nuovi appartamenti della First Family d’America, i più interessati potranno farsi un’idea del lavoro di Michael S. Smith attraverso il libro delle sue case, edito da Rizzoli, dal titolo Houses.
Michelle Obama in un comunicato ufficiale ha definito lo stile del designer californiano amichevole e familiare.
Michael S. Smith.
Houses by Michael S. Smith with Christine Pittel Rizzoli prezzo: euro 40.50
Link correlati: http://www.michaelsmithinc.com/

giovedì 11 giugno 2009

A Milano, opere da calpestare




Tombino Art, sedici artisti interpretano la città sotterranea dei cavi


Da giovedì 11 giugno «Sopra il Sotto»: trenta piattaforme in ghisa nell’asfalto trasformano la zona Tortona a Milano in una mostra urbana




Se passate dalle parti di via Tortona state attenti a do­ve mettete i piedi: potre­ste calpestare un'opera d'arte.






Domani 30 tombini realizzati da 16 street artist invaderanno il quartiere dietro Porta Geno­va, da via Savona a Montevi­deo, da via Forcella a Bergogno­ne e Stendhal, per una mostra open air «visitabile» fino a no­vembre.



«Sopra il Sotto» è il ti­tolo dell'esposizione ideata per festeggiare i 10 anni di Me­troweb, la società che con oltre 5 mila chilometri di cavi in fi­bra ottica ha reso Milano la cit­tà più cablata d'Europa. Interpretare il tema della re­te, usando come tele piattafor­me in ghisa da incastonare nell' asfalto, è il compito affidato agli autori dei tombini-quadro. «Un'opportunità per colloquia­re con la città, strappando un sorriso a chi ci abita», commen­ta Microbo, che ha trasformato in tombino il suo immaginario fatto di fili e creature informi.


«Da anni siamo "inquinati" dal­le brutture. Io decorerei anche i gabbiotti dell'Enel, sono mo­struosi».

Gli street artist come paladini della bellezza urbana? Gisella Borioli di Superstudio Group, direttore artistico della mostra, ne è convinta: «Con questa iniziativa regaliamo un tocco di armonia alla città. Ma non confondiamo questi artisti con chi imbratta i muri.


Anzi, per evitare fraintendimenti smetterei di chiamarli "wri­ter", meglio "urban painter"». Abbominevole — vero no­me Oliver, 29 anni, autore di un tombino che ricorda una maschera africana — suggeri­sce «public artist»: «Il mio in­tento è dare qualcosa alla gen­te, non danneggiare», dice.

«So­gno di avviare un nuovo Rina­scimento urbano, di abbellire intere facciate di palazzi.

A Ber­lino si può, a Milano no: le isti­tuzioni non sono abbastanza aperte».


Eppure lui, Microbo e gli al­tri pionieri della tombini-art sono richiestissimi nel campo della moda, della pubblicità e del design.

«Perché sono pop, usano un linguaggio immedia­to, facile da capire», sostiene Borioli.


«Siamo come pubblici­tari, usiamo la strada come vei­colo di comunicazione per pro­muovere la nostra opera — spiega Pho, anche lui nel cast di «Sopra il Sotto» —.


La mo­stra è la conferma che quello che abbiamo fatto per anni nel­le strade, anche illegalmente, è piaciuto, ha acquistato valore.


Quanto? Le mie opere valgono 3 mila euro al metro quadro, ho customizzato maglie per Quicksilver, a luglio esporrò a Londra. Che altro chiedere?».


Abbominevole chiederebbe di lasciare i tombini a terra per sempre, anziché metterli all' asta, a novembre: «Sono con­tento che il ricavato vada in be­neficenza, ma mi dispiace non poterne seguire il deteriora­mento ».

Le scarpe dei passan­ti? Per Microbo non è un pro­blema: «A me basta che la mia opera sia per strada: il massi­mo della democraticità».


INFORMAZIONI: «Sopra il Sotto», dall'11/6 a no­vembre in zona Tortona

lunedì 8 giugno 2009

La mitica Vespa ha una boutique nel centro di Milano




La due ruote più chic del mondo inaugura una vera e propria "boutique" nel centro di Milano.




È il 1946 quando nasce la pin-up dei motori: la Vespa.


Battezzata così per via del rumore rombante e della carrozzeria sinuosa, diventa subito l'icona del design e dello stile italiani, simbolo del boom economico e della Dolce Vita.


Come diva, viene immortalata nel film "Vacanze Romane" di William Wyler: sulla sua sella, Gregory Peck scarrozza Audrey Hepburn in giro per Roma.
Come trend setter, invece, fa il suo debutto in "Quadrophenia", lungometraggio di Franc Roddam che racconta la vita dei Mod, i ragazzi inglesi che alla fine degli Anni Cinquanta fanno di uno stile sobrio ed elegante il proprio manifesto e che scelgono la Vespa GS come loro mezzo di trasporto-simbolo.
Ma il successo di Vespa non è solo un fatto di costume.

In quanto mezzo veloce e dinamico, con il quale è facile districarsi nel traffico, ha un grandissimo riscontro di vendite in tutto il mondo.

Fortuna che prosegue anche oggi grazie a modelli come Vespa LX e Vespa GTS. Insomma, per celebrare questo mondo che da sempre fa sognare gli appassionati di ogni età, il marchio lancia la sua quarta boutique in Italia.

Dopo i Vespa Store di Roma, Napoli e Firenze, apre il nuovo spazio a Milano, in Viale Vittorio Veneto 12. Mercoledì 20 maggio, Linus di Radio Deejay, grande fan della due ruote, terrà a battesimo il centro con una grande festa a partire dalle 18.30.
Ma non è tutto.

Prossimamente anche le città di Torino, Genova, Bologna, Palermo e Catania avranno il loro Vespa Brand Center, un piccolo universo di stile dove scegliere il modello giusto tra le linee classica, vintage o sportiva; provare i nuovi modelli GTS 125 Super e LX 50 4Valvole; e scoprire gli accessori originali e il merchandising come le T-shirt e i cappelli.

Ecco una gallery dove vedere subito tutti i modelli nuovi e quelli storici. Sono la testimonianza di un successo che non conosce confini.
Perché la Vespa è la due ruote preferita anche a Berlino, New York, Londra e Parigi, megalopoli dove la si può ammirare a ogni angolo delle strade.

Le succès de Twitter?

Le succès de Twitter serait dû à un petit nombre d'internautes .

La quasi totalité du trafic et du contenu de Twitter, réseau de micro-blogs dont la popularité a explosé, est le fait d'une portion minime d'utilisateurs, selon une étude conduite à l'Ecole de commerce de Harvard.
Il est dès lors difficile pour les professionnels de considérer le site comme un réel indicateur de tendances au coeur de l'opinion publique, souligne l'étude de la Harvard Business School.
Le réseau social Twitter permet aux utilisateurs de publier des messages de 140 caractères au maximum, appelés "tweets" ("piaillements"), qui peuvent ensuite être lus par tous les personnes désirant en prendre connaissance.

L'étude Harvard a ainsi suivi au mois de mai les messages d'un groupe de 300.000 utilisateurs choisis au hasard.
Il en ressort que 10% des utilisateurs sont à l'origine de plus de 90% du contenu, indique Mikolaj Jan Piskorski, directeur de l'étude. Plus de la moitié des utilisateurs publient des messages à intervalles supérieurs à 74 jours.
La médiane statistique par utilisateur donne un résultat d'un seul message publié sur la durée de vie d'un compte d'utilisateur.

De plus en plus d'entreprises se tournent vers Twitter pour savoir ce que les consommateurs pèsent d'elles, souligne Piskorski.

Mais certains utilisateurs sont beaucoup plus actifs que d'autres, limitant d'autant la portée des informations glanées, souligne le maître-assistant en stratégie commerciale.
Néanmoins, Twitter peut avoir son utilité quand il s'agit de répondre à des besoins spécifiques des consommateurs, ajoute-t-il.

Il peut également être utile en termes de marketing, puisque que les entreprises disposant d'un compte Twitter peuvent promouvoir des produits, lancer des campagnes de publicité ou proposer des offres spéciales auprès des internautes qui les suivent.
Contrairement aux plates-formes relationnelles telles que Facebook, les hommes sont deux fois plus enclins à suivre les tweets d'autres hommes que ceux de femmes, selon la même étude.

Les femmes, elles, sont plus enclines à s'intéresser aux messages d'utilisateurs du sexe opposé.
Piskorski souligne que l'étude n'a pas permis de déterminer si c'était parce que les femmes demandent moins souvent d'être suivies ou parce que les femmes sont beaucoup plus sélectives dans la validation de leur communauté de lecteurs.

Une suite à cette étude devrait être publiée ce mois-ci, a indiqué Piskorski.
Selon des données récemment publiées par l'institut Nielsen Online, et portant sur le trafic en ligne, Twitter comptait plus de sept millions de visiteurs en février, contre 475.000 en février 2008.

I giornalisti italiani all'estero..

Ils passent leur temps aux terrasses des cafés romains, devisent avec des confrères italiens de gauche, s'amusent à abîmer l'image de la Péninsule.

C'est ainsi qu'Il Giornale, le quotidien dirigé par le frère de Silvio Berlusconi, juge les journalistes étrangers en poste en Italie.

Leur plus grand tort est d'avoir attaché du prix au Noemigate et d'avoir rendu compte des développements de l'affaire Noemi, dans laquelle ils voient comme un paradigme de quelques-uns des maux italiens : omissions, mensonges, absence de transparence ont sidéré la presse anglo-saxonne, habituée à faire démissionner des ministres pour moins que ça.
Pour M. Berlusconi, la chose est entendue : les journalistes étrangers sont à la solde du Parti démocrate. L'accusation a fait s'étrangler le pâle Dario Franceschini, le secrétaire général du parti qui a déjà bien du mal à régenter sa propre formation. Elle est d'autant plus cocasse qu'elle vise également des titres comme le Financial Times, le Times, The Economist, le Frankfurter Allgemeine Zeitung, qui ne sont pas très enclins à vanter les mérites de l'économie administrée.
Le président du Conseil a haussé la mise en accusant cette fois, sans le nommer, le magnat australien de la presse, Rupert Murdoch, de vouloir sa perte. N'est-il pas le propriétaire du Times qui a titré ainsi un éditorial à propos de M. Berlusconi : "Le masque du clown est tombé" ? Ex-allié en affaire du Cavaliere, M. Murdoch détient également le bouquet satellitaire Sky qui taille des croupières à Mediaset, l'empire audiovisuel du président du Conseil.

Les retombées internationales de l'affaire Noemi sont d'autant plus embarrassantes pour le chef du gouvernement que l'Italie accueillera le G8, début juillet, dans la ville sinistrée de l'Aquila. M. Berlusconi a déjà eu d'autres occasions de se faire remarquer dans les sommets internationaux.
Cette fois, il ne s'agit pas d'une boutade lancée trop vivement ou d'une proposition incongrue. Il en va de sa réputation et de l'image du pays qu'il administre.
L'annonce, avec des accents de victoire, par le gouvernement d'une prochaine visite, le 15 juillet, de M. Berlusconi à Washington semble prouver que Barack Obama ne lui fait pas grief de ses manières.
"Les étrangers sont inquiets pour notre démocratie", a déclaré l'ancien président du Conseil de centre gauche, Romano Prodi.
"L'image de l'Italie à l'étranger prête à rire", s'inquiète Massimo D'Alema, lui aussi ancien chef du gouvernement.
L'actuel ministre des affaires étrangères, Franco Frattini, s'est dit au contraire "fier d'être Italien", accusant la gauche de créer "un réseau de presse international hostile au gouvernement".

lunedì 1 giugno 2009

Sexy come Dita von Teese


Perché non seguire il suo stile?

Sexy, glamour senza essere volgare, per me Dita von Teese é il colmo della sensualità.


La seduzione per Dita Von Teese è una seconda pelle... letteralmente.

La regina del burlesque, che trasuda femminilità da tutti i pori, è stata ingaggiata dal marchio di lingerie Wonderbra per realizzare una linea di intimo di cui non solo è modella, ma anche stilista.

La collezione, in edizione limitata e ispirata alla sensualità delle pin-up anni ’40 e ’50, vanta mise sexy tutte pizzo & merletti.

Per l’ex sig.ra Manson, la biancheria intima non dovrebbe essere indossata per provocare il partner ma solo per compiacere se stesse.

Il “nobile” intento di Dita, infatti, è quello di indurre ogni donna a indossare una lingerie seducente in ogni occasione.

Se il risultato sarà guadagnare un sex appeal pari al suo, vale almeno la pena di tentare!

La copertina di Rolling Stone : Lady Gaga..



Nuda, ricoperta di bolle rosa e ritratta da David La Chapelle, devo ammettere che é glamour, ma non mi piace per niente!!


La biondissima icona dance, Lady GaGa (22 anni) , grazie al successo dell’album The fame, si è guadagnata la prestigiosa cover del magazine Rolling Stone a cui confessa le proprie preferenze sessuali.

La trasgressiva cantante ammette di essere bisessuale, senza però aver mai avuto una relazione con una donna, sottolineando che la sua attrazione verso il gentil sesso sarebbe puramente fisica.
L’artista americana di origini italiane racconta, inoltre, di aver avuto una storia molto tormentata con Luke, un bassista heavy metal – che ha ispirato quasi tutte le canzoni del suo disco – e di essere rimasta profondamente turbata dalla fine del loro rapporto.

Sarà per colpa di questi traumi che Stefani Joanne Angelina Germanotta (nome all’anagrafe dell’artista) ora ha le idee ben chiare e, sempre in questi giorni, ha “elegantemente” dichiarato a una tv australiana: «L'unica cosa che un uomo deve avere per piacermi è un “affare” molto grande».

Inutile commentare..

H&M , Dita, Estelle, Katy, Roisin e Cindy contro l'AIDS







Contro il virus dell’HIV una iniziativa che coinvolge

Dita Von Teese, Estelle, Katy Perry, Róisín Murphy (voce dei Moloko) e Cindy Lauper con H&M in Fashion Against AIDS,

E'una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi realizzata dal marchio svedese con Designers Against AIDS.

In vendita nei negozi del brand una collezione di T-shirt, vestiti, canotte e body creati da personalità dello spettacolo. Il 25 % del ricavato di ogni articolo sarà donato a progetti ideati per aumentare la consapevolezza dei giovani nei confronti dell’HIV.

Ann-Sophie Johansson, responsabile creativa H&M, spiega che: «Il design di questa collezione si ispira agli Anni 80: il bianco è dominante, esaltato da stampe a graffito e colori brillantissimi. Tutti i capi saranno perfetti abbinati a uno streetwear fatto di minigonne e jeans slavati, da completare con lunghe collane e tacchi vertiginosi per la sera».
T-shirt e body da 14,90 euro, abiti da 19,90 euro.

Fotografia : Nudi a Monaco (Nude Vision)

































Guy Bourdin, Guido Mangold ,Thomas Ruff, Herbert List, Rudolf Koppitz,
Bert Stern
nella grande collettiva che, fino al 13 settembre 2009, celebra la fotografia della sensualità..
Introduzione alla collezione fotografica del Münchner Stadtmuseum di Monaco, Nude Visions mostra al visitatore 200 fotografie originali che percorrono la storia del nudo degli ultimi 150 anni.

Dopo i primi nudi "accademici", già attorno al 1870 si ricerca un nudo artistico: le modelle erano ritratte en plein air, di solito nelle campagne Italiane o del Nord Africa. Nel tardo XIX secolo, il Lebens reform-Bewegung ("Life Reform Movement") in Germania userà la fotografia come mezzo per consacrare la naturalezza della nudità. Con il 1900 i fotografi pittorialisti (movimento in voga dal 1885 al 1914 che voleva la fotografia come "copia" del dipinto) mirarono ad elevare il nudo a soggetto artistico.
La fotografia del 1920-1930 trova nuove composizioni armoniche utilizzando esposizioni multiple, la solarizzazione, le tecniche del collage, i contrasti del chiaro scuro e le prospettive: l'immagine del nudo viene distorta e frammentata.

Questi esperimenti continuano fino a dopo la seconda guerra mondiale, a fianco di una tendenza parallela che difende la fotografia "pura", il nudo naturale.

Quando agli inizi del XX secolo ad Hollywood viene coniata la nuova definizione di star, fa capolino la fotografia glamour, arrivando al 1960 quando il nudo viene consacrato dalla pubblicità.
La mostra affronta anche il nudo maschile che, contrariamente al nudo femminile, ha faticato maggiormente ad affermarsi.

Dopo il nudo nelle accademie d'arte e nel bodybuilding, con l'emancipazione omosessuale avvenuta durante la Repubblica di Weimar, che continuerà anche negli anni '60, si vedrà un crescente numero di artisti gay pubblicare più nudi maschili.

Nude Visions 150 Years Body Images in Photography
27 Maggio - 13 Settembre 2009
Münchner Stadtmuseum - Sammlung Fotografie St.-Jakobs-Platz 1, Munich http://www.stadtmuseum-online.de/

martedì 26 maggio 2009

L'e-book, il libro del futuro?


Con il termine e-book (libro elettronico) si intende un “libro” in forma digitale consultabile mediante appositi dispositivi informatici.

Il Kindle, il Sony Reader, il Cybook e l’iRex sono tra più diffusi e-book reader e stanno conoscendo un improvviso successo grazie al miglioramento della tecnologia e ad una vasta disponibilità di testi elettronici.

Infatti é possibile trovare nelle librerie degli e-book reader con una collezione di libri pre-caricata.

Ci si può collegare ai negozi on line che vendono i testi, o visitare il Project Gutenberg, il più noto archivio testuale presente su internet o in alternativa cercare nel catalogo di Google Ricerca Libri, che offre circa dieci milioni di testi.

Nonostante siano in circolazione già da un po’ di tempo, gli e-book hanno trovato qualche difficoltà di diffusione, forse dovute anche a ostacoli di tipo culturale, come la consolidata familiarità con il libro a stampa.

Senza parlare poi del rapporto affettivo che si instaura tra un lettore e i suoi libri!

Senza dubbio, però, questa nuova tipologia di libro presenta una forte connotazione di praticità, rimanendo il preferito ad esempio per i lettori in partenza che non hanno troppo spazio da destinare ai libri in valigia.

Inoltre gli e-book stanno riscuotendo molto successo anche tra il pubblico giovanile che ha un iPod e scarica i libri da iTunes così come scarica musica e film.

Certo è che, nonostante i vantaggi, non si può parlare della sostituzione del libro come oggetto.

sabato 23 maggio 2009

Cannes : Isabelle Adjani ne remettra pas la Palme d'Or


Isabelle Adjani aurait décliné la proposition de remettre la Palme d'Or de la 62e édition du Festival de Cannes le 24 mai prochain (info que l’actrice avait confirmé elle-même le 12 mai dernier)

Refus ou clash ?

C’est la question qui circule dans les coulisses de Cannes. Certains assurent que la comédienne aurait refusé car elle aurait préféré récompenser le cinéma indépendant et les jeunes réalisateurs.
Mais d’autres affirment qu’une tension entre la présidente du jury, Isabelle Huppert, et Isabelle Adjani serait à l’origine de ce rebondissement de dernière minute.

venerdì 22 maggio 2009

Vive Federer!


Le Suisse Roger Federer entend bien battre son rival Nadal cette année à Roland-Garros...
«On peut aussi parler de Djokovic et Murray».

Après une conférence de presse très axée sur le cas Nadal, Roger Federer implore avec le sourire les journalistes radio d’éviter de lui demander comment il compte s’y prendre pour battre Rafael Nadal à Roland-Garros.

Plutôt détendu, le Suisse semble déjà au point pour la quinzaine parisienne comme le montre sa victoire en match exhibition contre son pote Stanislas Wawrinka (6-2, 6-4) à Rueil-Malmaison, jeudi après-midi...

Est-ce que vous abordez mieux Roland-Garros après votre victoire contre Nadal à Madrid?

Pas spécialement. J’ai toujours bien joué avant Roland avec quatre victoires à Hambourg.
Donc ça fait cinq ans que j’arrive avec une victoire en poche.
Je sais que je peux le battre, je me suis à nouveau prouvé ça. Je me sens peut-être plus frais physiquement.
En février, j’ai pris quelques semaines de repos à cause de mon dos, ainsi j’ai eu plus de temps pour m’entraîner, physiquement notamment.
Je suis en forme au bon moment je pense.
Est-ce que la douleur au dos a une influence sur votre service?
Je n’ai pas consciemment modifié mon geste.
Depuis Monte-Carlo, je sens que mon service revient bien, j’arrive à mettre tous les effets désirés, ce que je n’arrivais plus trop à faire en fin d’année dernière.Le fait de ne jamais avoir gagné Roland-Garros, met-il une pression particulière?
De nature, je suis plutôt un mec détendu.
Après ma première défaite en finale, je me suis un peu dit que j’avais raté une occasion unique. Je ne savais pas si j’allais en disputer une autre.
Bon, maintenant j’en ai fait trois. Et puis, j’ai battu Rafa à nouveau. Je sais que si je joue bien, je peux battre tout le monde.
A Paris aussi.

A Madrid vous avez joué un tennis très offensif contre lui. Est-ce la tactique à adopter pour le battre sur terre battue?

Je sais que je peux le battre en jouant de la sorte, mais ça ne veut pas dire que je vais reproduire la même tactique à Roland.
J’ai déjà tout essayé contre lui.
Cette année, on a juste disputé un match sur cette surface à la différence des saisons passées et ça ne m’avait pas trop souri. Peut-être que cette année sera la bonne.
Vous n’en avez pas marre des questions sur l’invincibilité de Nadal?
Non. Il mérite tout les compliments qu’il reçoit. Il est régulier depuis cinq ans, il ne perd jamais au deuxième tour, il gagne ou va en finale.
Par contre je n’aime pas parler de mon jeu à des gens qui ne comprennent rien.Est-ce qu’il existe un secret pour le battre?
Contre lui, tu sais qu’il ne te donnera pas le match. Après, il te laisse l’occasion de jouer, il ne va pas te coller trois aces. Il faut juste bien jouer, du début à la fin, ne pas avoir de faiblesse physique et mentale.
Mais, on a vu qu’il était humain, qu’il pouvait être fatigué après un long match comme face à Djokovic à Madrid.



Maria Sharapova, il gioiello di Tiffany!



La bellissima tennista Maria Sharapova è la nuova egeria di Tiffany & Co.


Le joaillier américain Tiffany & Co a choisit la plus belle des joueuses de tennis comme partenaire avec la joueuse russe Maria Sharapova.

Cette dernière portera des boucles d'oreilles du joaillier à l'occasion des quatre tournois majeurs du Grand Chelem : Wimbledon, l'US Open, Roland Garros et l'Open d'Australie.

La joueuse de 22 ans qui a déjà quatre tournois du Grand Chelem fait son retour à la compétition lors du prochain Roland Garros à partir du 24 mai.

Maria Sharapova a sélectionné des boucles d'oreilles faites d'une aigue-marine, de diamant 18 carat et or blanc qu'elle portera lors du tournoi français.

Ce modèle "Tiffany for Maria Sharapova" sera en vente dans certaines boutiques Tiffany & Co au prix de 2 100 dollars.