L'Italia é il paese dei sapori, dei profumi, del turismo.
La cucina italiana è una ricchezza gastronomica tutta da scoprire anche per chi ha scelto di percorrere le strade del Belpaese quest’estate. Dal nord al sud.
Mangiare le specialità della cucina italiana di ogni regione, di ogni luogo, delle più belle località attraversate e ammirate è il modo più autentico e interessante per un'immersione nella cultura italiana.
Con un po’ di curiosità si possono gustare gli autentici würstel dell’Alto Adige, bollenti e salsati anche d’estate, o gli arrosticini abbruzzesi (spiedini di pecora), i gustosi arancini siciliani o i fritti romani (supplì, carciofi e fiori di zucca con la mozzarella e l’acciuga).
In Emilia in ristoranti e trattorie, cercando bene, potremmo trovare lo gnocco fritto ripieno di coppa e salame, in Romagna la piadina riempita con l’insalata o con la salsiccia arrosto e, scendendo giù nella penisola, si apre il mondo delle pizze e delle meravigliose focacce.
In alcune zone dell’Umbria ci sono ancora chioschetti che vendono la “torta”, una specie di pizza povera cotta sotto la cenere.
Nelle Marche esistono ancora i banchetti con la porchetta farcita di pepe e finocchietto e le friggitorie ambulanti di San Benedetto del Tronto: cucinano pesce fritto e olive ascolane.

Nei quartieri popolari di Napoli resiste la tradizione della pizza a taglio come cibo di strada: costa poco, si usa il vero fior di latte e la pasta per la sera viene preparata al mattino.
Si possono perfino portare gli avanzi per farsi farcire la pizza, che viene piegata in quattro per poter essere consumata passeggiando o seduti sulle panchine del lungomare.
Piatti tradizionali e semplici che raccontano la vera, autentica storia della terra italiana.
Oggi si aggiungono specialità importate dalle comunità straniere in Italia, in un viaggio gastronomico che arriva nei vicoli di paesi arabi, balcanici, asiatici, latini e africani.