domenica 15 gennaio 2023

Nostalgia, dal romanzo al film. Emozioni e sentimenti a Napoli, rione Sanità.





La sinossi ufficiale del romanzo di Ermanno Rea:

Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa.

La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con tardiva ma amorosa pazienza.

Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta.

Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell’ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. 

"Ha diciassette anni, fiero della sua Gilera e della sua amicizia con Oreste Spasiano, detto Malommo, compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita".  

Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega. Come da copione, però, Oreste attende Felice perché in realtà alla Sanità il Male lavora anche contro la Storia.  E non c’è riscatto veramente possibile.






La trama ufficiale del film:
 

Felice Lasco torna a Napoli dopo aver vissuto molti anni in Egitto per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. 

Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua. 

L’uomo sembra rapito da una strana malìa e irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia con il quale condivide un segreto. 

Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia.


Il cast include PIERFRANCESCO FAVINO, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi,
Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano e Virginia Apicella.

Il film è diretto da Mario Martone che con “Nostalgia” segna il suo quarto film presentato al Festival di Cannes dopo L’amore molesto (1995) presentato in Concorso, Teatro di guerra (1998) nella sezione Un Certain Regard e L’odore del sangue (2004) nella sezione Quinzaine des Realisateurs.

La sceneggiatura del film, basata sul romanzo “Nostalgia” di Ermanno Rea, è di Mario Martone Ippolita Di Majo che con Martone ha scritto anche Il giovane favolosoCapri-RevolutionIl sindaco del rione sanità e Qui rido io.

Fotografia di Paola Carnera (Favolacce) Costumi di Ursula Patzak. 

La colonna sonora del film è composta principalmente da brani del gruppo tedesco dei Tangerine Dream, considerati pionieri della musica elettronica e nell’utilizzo dei primio avveniristici sintetizzatori e sequencer. Una produzione Picomedia e Mad Entertainment in associazione con Medusa Film e in coproduzione con Rosebud Entetainment Pitures realizzata da Mad Entertainment. 

Una coproduzione italo francese con Arte Confinova in collaborazione con Prime Video. Regione Campania Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo Avviso pubblico Cofinanziato dall’Unione Europea.

Prodotto da Luciano Stella, Roberto Sessa, Maria Carolina Terzi, Carlo Stella Coprodotto da Angelo Laudisa una distribuzione Medusa Film. Mario Martone è regista in teatro, al cinema, all’opera. 

Ha creato negli anni 80 il gruppo Falso Movimento e poi, con Toni Servillo, la compagnia Teatri Uniti, con cui ha realizzato i suoi primi film da indipendente. 

Successivamente è stato direttore dei teatri di Roma e di Torino. 

Ha realizzato 2 film ambientati nell’Ottocento che hanno attratto milioni di spettatori, messo in scena opere liriche nei maggiori teatri del mondo e continuato a incrociare i linguaggi e sperimentare senza sosta. 

Ha creato nel 1999 il Teatro India a Roma. 

Nel 2018 il museo Madre di Napoli gli ha dedicato una grande mostra personale. 

In piena pandemia ha realizzato un Barbiere di Siviglia e una Traviata sotto forma di film per la televisione. 

La messa in scena del Filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza lo ha riportato recentemente davanti a un pubblico dal vivo. 

FILMOGRAFIA :

2021 | Qui rido io
2019 | Il Sindaco del rione Sanità
2018 | Capri-Revolution
2014 | Il giovane favoloso
2010 | Noi credevamo
2004 | L’odore del sangue
1998 | Teatro di guerra
1997 | La salita (episodio de I Vesuviani)
1995 | L’amore molesto
1992 | Morte di un matematico napoletano



Il Sistina, il teatro dei romani


A due passi da
 piazza Barberini e da via Veneto c'è uno dei più importanti e rappresentativi teatri italiani, inaugurato nel 1949 come cinema-teatro su progetto dell’architetto Marcello Piacentini

Celebre soprattutto a Roma ma anche all’estero, la sua popolarità si deve soprattutto alla straordinaria attività di Garinei e Giovannini, colonne portanti della commedia musicale italiana. 

Durante la loro lunga collaborazione, hanno regalato al teatro italiano e internazionale capolavori rappresentati in oltre 45 paesi in tutto il mondo e tradotti in 16 lingue

Tra questi, si ricordano grandi classici come 

Aggiungi un posto a TavolaRugantinoCiao Rudy, Il giorno della Tartaruga Alleluja Brava Gente.

Sul suo palco si sono esibite star internazionali - da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody Allen, e sono andati in scena i più popolari spettacoli musicali, da West Side Story a Evita, da Vacanze Romane a Jesus Christ Superstar Mamma Mia.

Tra i grandi protagonisti italiani che hanno calcato le sue scene si ricordano Delia Scala, Carlo Dapporto, Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Gino Bramieri, Johnny Dorelli,Catherine Spaak, Paolo Panelli, Bice Valori,Enrico Montesano, Gigi Proietti, Enrico Maria Salerno, Raffaella Carrà, Mariangela Melato, fino ai più recenti Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea e Massimo Ghini.

Nel corso degli anni, con la sua proposta sempre attenta alle tendenze dello spettacolo e alle novità italiane e internazionali, ha conquistato l’affetto del pubblico diventando il “Teatro dei romani“.

Da luglio 2013, lo storico teatro è guidato da Massimo Romeo Piparo, subentrato a Gianmario Longoni con cui ha già condiviso la gestione del Teatro Nazionale di Milano dal 2000 al 2005.

Il Sistina ha ottenuto il riconoscimento di Teatro stabile della Commedia Musicale Italiana nel marzo 2003 dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, oggi Ministero della Cultura. 

Chi è il più ricco ? Ecco i ricchissimi europei del 2022 secondo Forbes.



Forbes
ha stilato la classifica dei più ricchi in Europa: nella top ten troviamo anche un italiano, Giovanni Ferrero, numero uno dell’omonima azienda multinazionale leader nei prodotti dolciari.

Il totale dei dieci patrimoni più grandi del Vecchio Continente si è ridotto da aprile, il mese dell’ultima rilevazione di Forbes: se prima ammontava a 562,8 miliardi di dollari, adesso si è ridotto di 492,5 miliardi di dollari, facendo registrare un calo del 12,5%.

CHI SONO I PIÙ RICCHI IN EUROPA

Al primo posto nella classifica dei più ricchi d’Europa stilata da Forbes troviamo il magnate francese Bernard Arnault: il patrimonio del Presidente e Amministratore dell’impero del lusso LVMH è di 153,8 miliardi di dollari. Nel corso del 2022 Arnault ha fatto spesa in Italia, acquistando Casa degli Atellani: si tratta di una villa gioiello di Milano con una vigna che in passato è appartenuta a Leonardo Da Vinci.

Anche la seconda posizione appartiene alla Francia: è occupata da Francoise Bettencourt Meyers: l’erede di L’Oreal, con un patrimonio di 66,9 miliardi di dollari, oltre a essere la donna più ricca d’Europa è anche la donna più ricca del mondo.

Sul gradino più basso del podio troviamo Amancio Ortega: l’imprenditore spagnolo, fondatore di Zara, vanta un patrimonio di 54 miliardi di dollari. Scorrendo la classifica, al quarto posto c’è Rodolphe Saadé, l’unico a non aver perso denaro rispetto alla precedente graduatoria di aprile: il patrimonio del Presidente di Cma Cgm, compagnia navale marsigliese fondata dal padre, è di 41,4 miliardi di dollari.

Quinta posizione per Giovanni Ferrero che nei mesi precedenti ha superato anche Zuckerberg nella classifica degli uomini più ricchi al mondo: come riferito da Forbes, il patrimonio di “mister Nutella” è di 32,4 miliardi di dollari.

Ferrero è l’unico italiano presente nella top ten “paperoni” europei ed è anche l’uomo più ricco d’Italia del 2022, davanti a Giorgio Armani e Silvio Berlusconi. Dietro a Ferrero, al sesto posto si piazza Francois Pinault, il Presidente onorario del gruppo del lusso Kering con un patrimonio di 31,6 miliardi di dollari.

Beate Heister e Karl Albrecht jr, figli del fondatore della catena tedesca di supermercati Aldi, occupano la settima posizione nella classifica dei più ricchi d’Europa: il patrimonio stimato è di 29,5 miliardi di dollari. 

Seguono due francesi, Gerard Wertheimer e Alain Wertheimer: entrambi con 27,9 miliardi di dollari, i proprietari di Chanel si trovano all’ottavo posto della speciale classifica.

La top ten dei più ricchi d’Europa stilata da Forbes si chiude con Klaus-Michael Kuhne, presidente onorario dell’azienda di logistica Kühne + Nagel International: il suo patrimonio è sceso da 37,3 a 27,1 miliardi di dollari. Kuhne, inoltre, ha perso tre posizioni rispetto alla precedente classifica che risale al mese di aprile del 2022.

I PIÙ RICCHI D’EUROPA: LA CLASSIFICA

1 Bernard Arnault (Francia): 153,8 miliardi di dollari

2 Francoise Bettencourt Meyers (Francia): 66,9 miliardi di dollari

3 Amancio Ortega (Spagna): 54 miliardi di dollari

4 Rodolphe Saadé e famiglia (Francia): 41,4 miliardi di dollari

5 Giovanni Ferrero (Italia) 32,4 miliardi di dollari

6 François Pinault e famiglia (Francia): 31,6 miliardi di dollari

7 Beate Heister, Karl Albrecht jr. e famiglia (Germania): 29,5 miliardi di dollari

8 Gerard Wertheimer e Alain Wertheimer (Francia): 27,9 miliardi di dollari

9 Klaus-Michael Kuhne (Germania): 27,1 miliardi di dollari