martedì 27 maggio 2008

Fendi a Parigi!


E' nato un nuovo tempio del lusso, a Parigi, al 22 della famosa Avenue Montaigne!

Si tratta della nuova boutique Fendi, inaugurata con tanto di concerto di Amy Winehouse, riservato (naturalmente) a selezionatissimi VIp.
Peter Marino, che aveva già realizzato lo splendido palazzo Fendi di Roma, ha firmato anche il design di questa nuova boutique.

L'eleganza è italiana al 100%: muri color ocra, pavimenti e scale in pietra lavica nera, scaffali in marmo bianco e facciata nera lastricata con doppie F dorate e luminose. Il pianoterra ospita le borse, gli accessori da viaggio e le calzature.

Il primo piano è, invece, riservato al prêt-à-porter e alle pellicce.

Spicca, al centro della boutique, una scultura con sfere d'argento dell'artista italiano Loris Cecchini, che inaugura un ciclo di mostre di opere uniche che si susseguiranno nel tempo.

Boutique Fendi, 22 avenue Montaigne, Parigi

Il nuovo Vuitton é arrivato!


Weekender Monogram Pulp di Louis Vuitton: un’opera d’arte da viaggio!


L’estate si avvicina, e con il bel tempo ci viene ancora più voglia di viaggiare !
La nuova Weekender Monogram Pulp di Louis Vuitton è la pratica borsa da viaggio in cui, in una originale reinterpretazione del celebre denim jaquard della Maison, l'high tech sposa lo street style e la moda incontra l'arte nel nuovo Denim Monogram Pulp.

Il tessuto è “imbrattato” ad arte - su disegno dell'artista americano Richard Prince - con pennellate irregolari e sfumate di vernice rosso fuoco e arancio e poi ricoperto da un microfilm di vinile trasparente che fissa il colore rendendo la borsa assolutamente impermeabile!

La nuova creazione Louis Vuitton ha sedotto anche Madonna.
La superstar, che doveva recarsi a Los Angeles per la promozione del suo nuovo disco, è stata fotografata all’aeroporto di Londra insieme alla figlia e alla Weekender Monogram.

domenica 25 maggio 2008

Caffé e ristoranti a New York



CAFFE' E RISTORANTI A NEW YORK ..
(un po' ispirato dal blog di Barbara Ragazzon per Dagospia)






NESPRESSO ha aperto in marzo 2007, sulla Madison avenue, fra la 65esima e la 66esima Strada un negozio elegantissimo, dove si vendono cialde per fare il caffe' in macchinette "spaziali".
C'e' un bar chicchissimo dove degustare caffe' e cappuccini davvero fantastici!. E' la risposta a Starbucks? Meglio tardi che mai...E Georges? A Parigi ha mandato Sharon Stone..e lui preferice l'Italia.
LE CIRQUE, 151 East 58th Street.
Ha riaperto i battenti nel Bloomberg Building, si ha l'impressione di essere su un transatlantico, anche se fuori c'e' solo del bitume. E' un po'piu' piccolo e piu' sobrio di "Le Cirque 20000", sono tornate le scimmiette del primo Le Cirque, i piatti sono sempre divinissimi, anche se il New York Times gli ha tolto una stella, ma perché? Colpa delle scimmiette, forse..
CHINATOWN BRASSERIE ,380 Lafayette Street, il miglior ristorante cinese di Manhattan, anche se non e' a Chinatown, ma a Soho decoro Shanghai anni Trenta, simply fabulous, camerieri di varie nazionalita', ma il cuoco, il famoso Joe Ng, fortunatamente cinese e la cucina semplicemente prelibata, quei Dim Sum che bonta' e non parliamo del Banchetto Cinese per l'Anno del Maiale, insuperabile!
BUDDAKAN, 75 Ninth Avenue.
Nel Meatpacking District sempre di moda, e' fra i piu' grandi ristoranti di Manhattan, era una vecchia fabbrica rinnovata e trasformata in tempio della cucina fusion e del decor esotico asiatico.
MASA, 10 Columbus Circle.
Cucina fusion : volete un menu di sushi a base di caviale e foie gras? Perfetto, lo trovate qui al "modico" costo di $ 400. Ma lo spettacolo del cuoco che manovra davanti a voi le sue spade e' 'unique'... che classe!!
MOMOFUKU SSAM BAR, 207 Second Avenue.
Offshoot di Momofuku Noodle Bar, va di moda dopo le nove di sera, con tutte le sue specialita' di maiale, dal pate' alla cinese al brasato di maiale cotto nella soya e lo zucchero.
PORCHETTA, 241 Smith Street, Brooklyn.
A proposito di maiale, bisogna andare a Brooklyn!
Viviamo in un mondo globale, per mangiare una vera porchetta all'italiana, con tanto di ripieno di prugne e datteri e le cotiche che costano la meta' che a Manhattan .
BOTTEGA DEL VINO, East 59th Street.
Ha meritato ben quattro stelle dal New York Times, e con ragione! Dal cappuccino e cornetti a tutte le ore del giorno e della notte agli antipasti a base di polenta.
RUSSIAN TEAROOM, 150 West 57th Street.
Riaperto dopo tre anni di chiusura con lo stesso decor natalizio tutto l'anno, e un altro chef, che se n'e' andato dopo un mese. Ma gli chefs passano e i blini restano, con il caviale che e' tornato sulle mense americane dopo un anno di astinenza.....
ST. AMBROEUS, Madison 78th Street.
Ha riaperto con annesso ristorante, cacciando gli "odiati" francesi di Fauchon, sara' l'effetto Mondiali? Torte colorate e variopinte troneggiano in vetrina, per la gioia dei golosi e di chi non vuole sentire parlare di low-calories.
GORDON RAMSAY AT THE LONDON, 151 West 54th Street.
Chi ha detto che a Londra si mangia male? Venite a New York e sarete piacevolmente sorpresi nel nuovo London Hotel per l'appunto, appena rinnovato, e vi ricrederete. Il pollo al foie gras e la spigola al chorizo non hanno eguale.

L'Italia balla

E’ scoppiata la "ballo mania".

Una vera epidemia e non solo febbre del sabato sera, dalle scuole ai centri anziani l’Italia brulica di ballerini.

Ballare fa bene, è salutare ed economico. Basta solo scegliere il ritmo.
E’ boom di iscrizioni ai corsi di tango ma anche dei balli latino-americani, alla danza del ventre o alle quadriglie medievali.

Sarà colpa dei programmi televisivi, o dei film musicali o anche solo di Richard Gere che in un delizioso film “Shall we dance” alla soglia dei ’50 scopre la passione per il ballo che rimane ben saldo nel binario dello svago.

Nessuna componente trasgressiva.
Certo la tv influenza i sogni dei giovani ma anche le attività extralavorative degli adulti. I numeri parlano chiaro: dopo trasmissioni come “Ballando con le Stelle e Amici” l’interesse per il ballo ha incrementato le iscrizioni ai corsi di ballo del 30% (ogni anno e da qualche anno) e in poco tempo soltanto la Lega Nazionale danza Uisp.
Lega danza ha superato i 40000 iscritti.

Forse c’è da chiedersi: perché si balla. Come mai anche le donne più timide si lanciano in sensuali milonghe e uomini maturi in ondeggianti salse? Si balla soprattutto per il bisogno di identità sociale, per riconoscersi in un gruppo ma anche per non sentirsi isolati.

Comunque, per testare la febbre del ballo, siamo andati in una palestra che organizza corsi. “Ballare è un atto liberatorio”, Susanna sulla cinquantina.
“Ballo perché a fine lezione mi sento più felice”.

Angela, una insegnante di balli folk, sostiene che il ballo è come il gioco per bambini, una attività apparentemente senza un fine ma in grado di sviluppare abilità cognitive, emotive e comunicative.

Un piacere ancestrale che coinvolge corpo e spirito.
“Tutto questo ha una spiegazione chimica” precisa l’insegnante “Uno stimolo nervoso ordina al muscolo di lavorare, ovvero di contrarsi, le ghiandole producono un cocktail di sostanze (tra cui l’adrenalina) allo scopo di nutrire il muscolo e farlo lavorare meglio.

Insomma il nostro corpo favorisce il movimento e collabora affinché i muscoli si muovano meglio, meglio ancora se al ritmo di musica!”E poi molti balli si fanno in coppia e questo accende i centri sensoriali: il tatto, ma anche l’odorato e la vista.
Sarà curioso, ma ci sono anche i balli prescritti (dal dottore?) per risaldare le coppie.

A dircelo sorridente è Mary, la segretaria della scuola.

“Solitamente chi viene ad iscriversi è la donna che lo fa anche per il marito o il compagno, e quasi giustificandosi racconta che è stato un amico a suggerirlo per rafforzare il rapporto di coppia.

Sarà per non fare scoppiare le coppie, comunque il potere seduttivo del movimento del ballo a due funziona come terapia di coppia.

Garantito, perché ballare riproduce la liturgia del corteggiamento: l’uomo che guida e sostiene e la donna che si abbandona ma mai passivamente.

A questo punto non resta che cominciare seriamente a ballare, e iniziare la rivoluzione del buonumore; ma quali balli scegliere e dove si balla? Ognuno dovrebbe seguire l’istinto, spesso si segue l’amica che ha cominciato a ballare prima o anche solo la moda.

Valzer e danza moderna sono gli evergreen rispettivamente per i più maturi e i più giovani mentre prende quota il tango, un must tra chi indossa le scarpette da ballo per la prima volta.

Il tango, in tutte le sue versioni: tradizionale e tango queer. Tango queer.
Chissà perché proprio il tango… “Forse perché nel tango il contatto fisico è più completo”.

A sostenerlo è la sociologa Alisa Del Re, docente presso l’Università di Padova.

“Si balla senza travestimenti e ci si lascia andare in atteggiamenti sensuali negati nella vita di tutti i giorni”.

Ma il tango è ancora di più. “la storia di questo ballo” precisa la Del Re “è la storia della emancipazione delle donne. Con il tango le donne sono riuscite a ballare in pubblico con gli uomini.
Non dimentichiamo che agli inizi del ‘900 le donne immigrate in Argentina ballavano liberamente il tango e divenne così una forma di liberazione sociale.

E poi non dimentichiamo che in questo ballo l’uomo e la donna ballano insieme facendo cose diverse: è l’uomo che guida ma deve dare la possibilità alla partner di compiere le figure.

”Ora però viene il difficile, perché alla ballo mania non è seguita di pari passo la possibilità di esibirsi o anche solo di ballare in pubblico.
E se le scuole di ballo sono nate come funghi, (in internet si trovano i kit-guide)

“Come avviare una scuola di ballo - crea impresa), in Italia mancano le sale da ballo o sono concentrate prevalentemente in alcune regioni (al nord).
I locali scarseggiano e le associazioni di ballo improvvisano balere nei locali delle palestre scolastiche.

E se è difficile trovare spazi per i balli tradizionali lo è ancora di più per il tango queer, ballato indistintamente da coppie di soli donne o soli uomini.

Nato in Argentina come forma di resistenza delle comunità gay, ha assunto altri connotati.

Si balla e basta, e se il partner è dello stesso sesso pazienza (spesso è una esigenza perché scarseggiano i partner dell’altro sesso!), l'importante è ballare e i ruoli si invertono.

"Ti va di ballare?"... Parte la musica, le coppie si stringono, gli occhi si chiudono, i piedi piroettano dentro e fuori le gambe.
Una forma di libertà.
Una passione intensa.
E qualunque sia il ballo, estroverso o malinconico, ballare sono tre minuti di amore che finiscono sempre con un addio.