venerdì 21 giugno 2013

Carla Bruni : dolce Francia ! j'aime !





Little French Songs ,in italiano: Piccole Canzoni Francesi è il quarto album della cantautrice Carla Bruni.
Il disco, in Francia, è stato pubblicato in 3 edizioni musicali.
Il suo primo singolo intitolato Chez Keith et Anita anticipa l'uscita del suo quarto album in studio intitolato Little French Songs.



Per presentare questo lavoro, il 13 febbraio Carla Bruni  ha partecipato come ospite alla seconda serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio
Tra i brani, oltre a Chez Keith et Anita che cita Keith Richards e Anita Pallenberg, Mon Raymond é dedicata al marito Nicolas Sarkozy e Dolce Francia é l'adattamento in italiano della canzone di Charles Trenet " Douce France".

ecco il testo :


Parole della canzone  Dolce Francia tratta dall’album di Carla Bruni





Mi ritornano di notte dei pensieri tutti miei
Dei ricordi dell’infanzia profumati come mai
Mi ricordo la mia scuola la mia strada la città
E le canzoni che cantavo di Trenet o di Ferrat
Dolce Francia caro paese d’infanzia
Mi hai cullata di speranza e ti ho presa nel moi cuor’
La mia casa che tranquilla ci aspettava
Ogni sera si sognava senza l’ombra di un timor’
Io ti amo e ti dedico ‘sto brano
Io ti amo nella gioia e nel dolor’
Dolce Francia caro paese d’infanzia
Mi hai cullata di speranza e ti ho presa nel mio cuor
Oggi vado per il mondo sotto mille celi blu
È incantevole e rotondo da Venezia a Tombouctou
Ma i miei più cari ricordi vengono tutti da te
Dai tuoi verdi paesaggi i tuoi villaggi i tuoi caffè
Dolce Francia caro paese d’infanzia
Mi hai cullata di speranza e ti ho presa nel mio cuor’
La mia casa che tranquilla ci aspettava
E mia madre sorrideva senza l’ombra di un timor’
Io ti amo e ti dedico ‘sto brano
Io ti amo nella gioia e nel dolor’
Dolce Francia caro paese d’infanzia
Mi hai cullata di speranza e ti ho presa nel mio cuor’
Si ti ho presa nel mio cuor’

Un consiglio : ascoltare questa canzone.
A me piace molto ,  ma siccome "de gustibus non est disputandum" ...ciascuno sifarà la propria idea !

domenica 16 giugno 2013

Adriano Celentano, la sua piccola biografia.






Ecco qui una piccola biografia di Adriano Celentano, un personaggio carismatico del mondo della musica italiana, e non solo.
Attore, cantante, presentatore, personaggio implicato pubblicamente nella vita sociale dell'Italia di ieri e di oggi;
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Milanese di origine pugliese, Adriano Celentano, "il molleggiato", nasce a Milano nel 1938, il 6 gennaio.
Comincia ad esibirsi come comico e imitatore nei cabaret milanesi, poi debutta ufficialmente come cantante al palazzo del Ghiaccio di Milano nel corso del Primo Festival del Rock And Roll.
E' il 1957. 
Gli bastano tre o quattro 45 giri per trasformarsi nel protagonista più idolatrato (e spesso più criticato) della canzone italiana. 

Popolarissimo già come "rocker", diventa in seguito interprete di singolari ballate ispirate ai generi più vari (musica soul, tango, valzer, shimmy) e, a partire dal 1965 si dedica con lo stesso successo anche al cinema, tanto come regista (Super rapina a Milano), quanto come interprete (Serafino, 1968, di P. Germi), rivelando davanti alla macchina da presa una singolare vena comica, favorita dall'aria sorniona e dalle sue doti di "molleggiato".





Colleziona in circa 40 anni una serie impressionante di successi discografici, ma anche come attore non scherza. 
Lo ricordiamo in "Bianco, rosso e..." (1972), di A. Lattuada, in "Rugantino" (1973), in "Qua la mano" (1979), in "Il bisbetico domato" (1980), in "Segni particolari: bellissimo" (1988), e come regista in "Yuppi Du" (1975), "L'altra metà del cielo" (1976), "Geppo il folle".

Nell'inverno 1987-1988 ha voluto scommettere anche sulla propria popolarità televisiva, accettando di condurre il varietà del sabato sera, "Fantastico 8". 
Ne sono sortite pagine intere sui quotidiani, una valanga di polemiche, ma soprattutto "picchi" di audience da record e un ennesimo successo discografico. 





Sono molte le canzoni che lo consegnano alla storia della canzone italiana. Alcune poi sono piccoli gioielli, come "Azzurro", "Una carezza in un pugno" e "Il ragazzo della via Gluck". Tra le incisioni più recenti ricordiamo album come "La pubblica ottusità" (1989), "Il re degli ignoranti" (1991) e "Quel punto" (1994), ma sul mercato discografico continuano ad occupare uno spazio rilevante tutti i dischi del suo lungo catalogo e diverse antologie di largo successo come il recente "Le origini di Adriano Celentano".





Nel 1999 pubblica il cd "Io non so parlar d'amore" nato dalla  collaborazione con Mogol, per i testi, e Gianni Bella per le musiche. 
Nel 2000 realizza per la Rai un programma dal titolo "Francamente me ne infischio", in cui accosta musica, con la partecipazione di moltissimi artisti italiani ed internazionali, e temi sociali, scatenando polemiche per la durezza di alcuni immagini trasmesse. 
A novembre dello stesso anno pubblica il nuovo album nato dalla fortunata collaborazione con Mogol e Gianni Bella, "Esco di rado (e parlo ancora meno)". 






Nel 2003, esce il cd Per sempre approdato nei negozi sulla scia dello straordinario successo ottenuto dai due precedenti album. 
Ultima fatica è l'album "C'è sempre un motivo" (2004) che contiene anche un brano indedito di Fabrizio De André intitolato "Lunfardia", cantata nel dialetto di Buenos Aires.

E' sposato dal 1964 con la bellissima attrice e cantante Claudia Mori, con la quale ha avuto 3 figli : 
Rosalinda, Giacomo e la mediatica Rosita.




Venerdi' prossimo festeggiamo la Musica !


 
 
 
Come é nata la festa della Musica. 
Il progetto "Festa della Musica" nasce in Francia nel 1981, grazie sopratutto all'intiuzione di tre figure carismatiche del partito socialista: Christian Dupavillon, architetto e amico del Ministro della Cultura; Maurice Fleuret, critico musicale e neo Direttore della Musica; e Jack Lang, nuovo capo della Rue de Valois.
Tutto comincia nell'inverno 1981-1982, quando Maurice Fleuret presenta a Christian Dupavillon una nota dove sostiene che la nuova politica musicale del paese dovrebbe tenere conto di un dato rilevante: i francesi posseggono più di quattro milioni di strumenti musicali.
Dopo un anno di riflessione ed esitazioni, il governo prende dunque la decisione di dare vita ad un fenomeno culturale senza precedenti nelle nazioni moderne: una "festa della musica", nazionale, popolare e gratuita.
La "Fête de la Musique" viene lanciata il 21 giugno 1982, giorno del solstizio d'estate, in una notte pagana che richiama l'antica tradizione delle feste di San Giovanni.
Essa non ha niente in comune con un Festival di musica - generalmente basato su un determinato compositore o genere musicale, secondo una programmazione selezionata da un direttore artistico - al contrario, questa è prima di tutto una festa popolare gratuita, aperta a tutti coloro che desiderano produrvisi, ed a tutti i generi musicali.
Il successo dell'evento è immediato e spontaneo.
In meno di 20 anni la Festa diventa un avvenimento mondiale e uno dei simboli dell'unione culturale tra i Paesi ed i popoli.

La filosofia di questa festa diventata internazionale.

Diversa da un festival, senza vincoli di genere musicale, la manifestazione è "la festa di tutte le musiche" e di tutti i musicisti. Siano essi professionisti o semplici appassionati, a tutti la Festa garantisce un palcoscenico.
E' L'incontro tra generi, culture e professionalità diverse, tra musica classica e rock, colta e popolare, tra passione e mestiere.
Al pubblico, la Festa regala centinaia di concerti gratuiti di tutti i generi musicali, in centro e in periferia, per rispondere a un ideale democratico di manifestazione popolare aperta a tutti e per valorizzare, qualificare ed animare anche gli spazi poco conosciuti della città.
Il progetto è un bell'esempio di come la Festa Europea della Musica diventi uno spazio di sperimentazione e stimolo alla creatività, e faciliti i giovani musicisti nella realizzazione dei loro progetti, offrendo loro la possibilità di realizzare le loro idee e di diventare protagonisti di spazi importanti della città.
Dalla sua nascita, trenta anni fa, la Festa della Musica si propone di offrire un palcoscenico ai giovani musicisti, di stimolare l'ascolto, la pratica e lo studio della musica, di favorire l'incontro tra culture e generi.
Partendo dal principio ispiratore "FATE LA MUSICA", la Festa intende promuovere i patrimoni culturali europei, far conoscere, condividere ed apprezzare la straordinaria vitalità e la diversità del mondo musicale in Europa e allo stesso tempo promuovere la pratica musicale e la musica viva.
 
La Francia sceglie "la voce" come tema per l'edizione 2013 della Festa europea della musica.
A Roma la Festa europea della musica quest'anno è dedicata a Giuseppe Verdi, nel bicentenario della nascita.






sabato 15 giugno 2013

Dress code per Parigi ! Imbarcamento immediato !

Da seguire assolutamente ! ..il consiglio di ELLE Italia : una fuga romantica a Parigi.
Partire il prossimo week end per Parigi, per un viaggio di stile nel segno della bellezza, godendosi gli angoli e gli scorci più suggestivi della Ville Lumière.

Di giorno lungo Canal St. Martin, l’Île de la Cité, o Champ de Mars e il Cimitero del Père-Lachaise, con immancabili tappe nelle boutique di culto o nei tanti negozietti vintage.
Di sera a cena nei bistrot più esclusivi all’Opéra o immergendosi nell’atmosfera bohèmienne e affascinante del Marais e di Montmartre.
Perdersi pure tra i vicoli e le mille meraviglie della città, l’importante sarà tenere ben salda la bussola della stile su un mood chic, classico e bon ton.
La palette del piccolo guardaroba-à-porter si sintonizza così su delicate nuance neutre e pastello, con incursioni nel marinière e nel color block per dare un’interpretazione contemporanea all’allure squisitamente parigina.

Anche il bagaglio si adegua allo spirito francese ed ecco che il cabas disegnato da André Courrèges nel 1972, rieditato in versione week ender e con lo storico logo della maison, diventa il bagaglio perfetto per questa meta.

Da riempire con “les essentiels”: di rigore per il day look : la maglia a righe di Equipment abbinata a un paio di jeans boyfriend (Current Elliott) e alle pantoufle in raso stampato Charles Philip Shanghai. Il bomber ultrawhite griffato Stella McCartney sarà il Vanessa Bruno) e con un paio di sandali rosa cipria (Pedro García).


passepartout in versione 24h da indossare di sera sull’abito in seta con scollo a V e ampia gonna .